Voi due zia e giovane Sam, siete troppo giovani per sapere o troppo anziani per ricordare, ma la diana in oggetto non è una derivata
ops. dyane , devo ricordarmi che si chiamano dyane, speciale...
... una dyane che va dritto al cuore di chi sà 
una dyane "giallina", dall'aria vissuta, perchè ha vissuto epiche storie che con un poco di curiosità potrete trovare in alcune pagine nel cuore del nostro forum 
una dyane che è la madre di tutte le dyane.... ed io l'ho trovata, usata , rovinata, vissuta, ma ho trovato quella dyane 
spero che con questo non ci sia più nulla da eccepire sui valori reali che battono nel mio cuore, neh 
Doppio eggia' .....La mia Giallina
Storia di ricordi e d’amore in tre parti
1- La nascita
All’inizio era solo un piccolo pensiero nella mia mente.
Spesso mi fermavo a guardare fuori dalla finestra, in quelle giornate grigie e interminabili caratterizzate da una nebbiolina sottile e da una pioggia leggera ma insistente, che penetrava dappertutto.
La mia mente però era a colori, del medesimo colore degli LP che facevano capolino, in bella mostra, sullo scaffale appena sotto il Piatto, vicino all’amplificatore e all’equalizzatore.
In quel periodo, Lei aveva iniziato a entrarmi dentro.
La pensavo spesso, sempre di più, in preda a quella frenesia tipica della gioventù, che non dava tregua, che non dava scampo.
Quando arrivò il giorno, quasi non me ne accorsi.
Ero in piedi dietro a mio Padre, che seduto alla scrivania appose sul Documento quella tanto agognata firma, e Lei nacque.
Da qualche parte, in qualche luogo, Lei iniziò a crescere.
Forse in quel momento era solo un piccolo pezzo di ferro, ma poi piano piano prese forma.
Dopo un po’ era già appoggiata sulle sue ruote, circondata da fili, nuda ma già bella, già conscia che la sua vita stava per iniziare.
E poi venne il gran giorno : Le fu calato quel vestito che la ricoprì per intero, e di colpo anche lei si ritrovò a colori, di un bel giallo canarino.
Si guardò un attimo intorno con imbarazzo, e pensò : ma cosa ci faccio qui, le altre sono tutte verdi, azzurre, beige.
Sembrano così sobrie, ed io invece mi ritrovo così sgargiante !!
Fu solo un attimo, e poi capì che era stata creata così perché era speciale, perché era felice di essere viva, di essere allegra.
Quando uscì alla luce del sole, vide per la prima volta il mondo che la circondava.
Vide tante sorelle proprio uguali a lei, ma anche tante altre molto più grandi.
Non si sentì mai inferiore, o diversa, anzi, da orgogliosa qual era, guardò tutte le altre con un’aria di sfida.
Si fermò in un posto che le aggradava e pazientemente aspettò.
In una calda mattina di Luglio le appoggiarono un foglio sul vetro, e lei, da curiosa com’era, non poté fare a meno di leggere :
“ Novara – Italia !! “
Fu terrore puro : ma dove vado ? Ma che posto è ? Non parlano nemmeno francese ? Ma perché proprio a me ?
Il viaggio per lei fu molto triste.
Vide passare tanti posti,luoghi e nomi che lei, appena nata, già doveva lasciare.
Addio a quelle persone che camminavano frettolose con quello strano pane in mano .....
= continua = .....