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Colle del Nivolet

Aperto da Watson, 11 Settembre 2015, 15:43:06 PM

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Watson

Ritorno a parlare di mete turistiche legate a grandi salite bicilindriche  (guid)

questa volta vorrei portarvi su un colle che è tra i più alti d'Europa come passi asfaltati, il colle del Nivolet a 2.612 metri s.l.m.



Ma dove si trova questo mitico colle  (?)


Allora per accedere c'è solo una strada, in quanto questo colle che collega le valli dell'Orco (Piemenote) e della Valsavaranche (Valle d'Aosta) non è stato mai completato  (sorpreso)

in teoria sarebbe dovuta scendere fino a Pont, un tratto di strada la costruirono (oggi vietato alle auto) ma poi essendo quest'area all'interno del Parco nazionale del Gran Paradiso, si decise di bloccare tutto (police1)




Per arrivare al colle bisogna prendere la SP 460 per Ceresole Reale, per chi arriva da Torino la si imbocca dalla superstrada per l'aereoporto di Caselle, invece per chi arriva dalla Valle d'Aosta o dalla Lombardia conviene uscire al casello di Ivrea sulla A5 e proseguire verso Courgnè da dove inizia la lunga valle dell'Orco.






Da questo paese sono 44 chilometri per giungere a Ceresole Reale, (police) ATTENZIONE alla pendenza che c'è nella lunga galleria poco prima del paese, costruita per evitare un tratto tortuoso ed a rischio frane, in realtà per le nostre bicilindriche è un'esperienza indimenticabile (paura), sia in salita che in discesa, state attenti e prendetela in velocità (non ricordo se alla fine ho messo la prima).





Ed eccoci arrivati a Ceresole Reale, piccolo borgo posto accanto al lago, il titolo "Reale" è dovuto al fatto che esso era la sede di partenza per le battute di caccia di Vittorio Emanuele II, il furbacchione istituì sul Gran Paradiso una riserva di caccia ad uso esclusivo  (duel)

il paese non ha un centro essendo formato da una serie di borghi che cingono il lago dal lato nord, una passeggiata permette di percorrere l'intero periplo, passando sulla diga, vi consiglio un giretto a piedi.





Superato il lago inizia la salita verso il colle, da un po' di tempo nei giorni festivi  di luglio ed agosto, la strada viene chiusa al traffico privato, una navetta che parte dal pese porta i turisti fino al colle, le auto in ogni caso possono salire fino alla diga del serrù.



Posto qui una foto dell'agosto del 1994 quando fresco di bicilindrica mi divertivo a salire fino in cima  (guid)




Da qui in poi è un susseguirsi di curve con un panorama davvero bello che si apprezza molto di più una volta arrivati in cima, ma prima di mostrarvelo passiamo vicino all'altra diga dell'Agnel, questa percorribili in auto come si vede da quel famoso raduno dei Gabbiani nel 2008  (appl)





Dal lago al colle sono circa una quindicina di chilometri con un dislivello di 1000 metri, molti tornanti e come dicevo se vi fermate prima di arrivare al colle c'è un belvedere che vi permette di visualizzare tutta l'ultima parte di salita (dove finisce la strada gialla .






continua



W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Il punto panoramico è ben segnalato, lo trovate giustamente a sinistra salendo  ;D




e questa è la strada che vi siete appena fatti  (guid)




Il colle si trova dietro l'angolo e non è proprio un punto in cui ci si può fermare, ma il traffico è davvero inesistente (o meglio non è caotico)  (guid)


Colle del Nivolet quando sul cartello c'era scritto 2617 metri  (?)

chissà che fine hanno fatto i 5 metri mancanti  (nonso)






prima che vi vengano dei dubbi, quello li sono io (non l'ho mai lasciata a nessuno la mia bicilindrica  :P)

la foto è stata scattata nell'agosto del 1990, qualche chilo in meno e molta meno lana sulla faccia  (muoio)


da qui si discende verso il rifugio città di Chivasso che da sul piccolo laghetto del Nivolet (2530 circa)




anche qui spettacolare fu la visione di tutte le bicilindriche al raduno dei gabbiani  (ole)





tempi felici mi verrebbe da scrivere, ma godetevi il posto e non fate caso ai miei ricordi  (su)


Un'ultima informazione (police1) siamo dentro un parco nazionale, quello del Gran Paradiso e mi dispiace ricordare che è VIETATO introdurre animali per preservare l'ecositema, mi dissero che essendo breve la stagione per la ricerca del cibo, un cane potrebbe spaventare gli stambecchi e comprometterne la sopravvivenza  >:(

io non le sapevo queste cose, e in quel raduno insieme a me c'era ancora il vero Watson, felice di viaggiare in duecavalli e ignaro del pericolo occorso ai poveri stambecchi  (stupid)





Chiudo con una sua foto e con il ricordo della bella giornata  (felice)



Spero vi abbia incuriosito e se c'è qualcuno che c'è giù stato e volesse fare vedere le sue foto si faccia avanti ora o mai più, neh  ;D


(watson) Antonio  (felice)
W la vita

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x-ito

 (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)
posto fantastico non lo conoscevo  (nonso)
bellissimo il posto  (su)  (su)
stupenda la 2cv charleston  (superok) (superok)
e fantastico (watson) purtroppo dentro 2cv a causa di forza maggiore
grazie Antonio veramente un bel 3D (superok) (superok) (superok)
Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

Watson

Ma come tu sei piemontese, credevo ci fossi già stato  (sorpreso)


Un tempo mi divertivo a descrivere percorsi verso colli o luoghi carichi di storia qui sulle nostre montagne, poi mi sono addormentato un poco, questo l'ho inserito sperando che Mapp posti le sue foto visto che c'è stato da poco  (su)


Però ora che la mia Charleston ha un bel po' di anni sulle spalle mi rendo conto che salire su per queste strade diventa lungo, prossimamente descriverò la salita al Gran san Bernardo, se cerchi su questa rubrica dei viaggi ne troverai altre e mi sa che tu non vai in montagna, vero  ;D

(abbraccio) (felice)
W la vita

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x-ito

Adoro la montagna  (su)
purtroppo pur essendo Piemontese non conoscevo il colle di Nivolet  (muro) (muro)
ho girato molto il Sud Tirolo anche perchè i Passi Piemontesi per me voleva dire lavoro ,
passando notti e giornate ai trafori del Bianco - Frejus - Piccolo e Gran San Bernardo in attesa di Trasporti eccezionali dalla Francia e/o Svizzera , quindi cercavo di variare un pò il panorama . ;D
P.s: spero di non andare  (ot) postando queste foto se si scusatemi  (rosso)

scusa il catramone nero  (guid) (guid) non è una bicilindrica

era luglio del 2002 e 112 mt sotto il colle di Nivet (sorpreso) (sorpreso)

mia mamma e mia sorella ibernate (appl) (appl) (muoio)



Per tornare in carreggiata sicuramente sarà una delle prossime scampagnate , anzi  aspetterò  di trovare la bicilindrica - mi sembra doveroso (superok) (superok) (su)
Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

x-ito

Prima che mi  (punizione)
correggo errore di battitura :  Colle del Nivolet   
Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

10nico

Citazione da: Watson - 11 Settembre 2015, 16:01:52 PM

e questa è la strada che vi siete appena fatti  (guid)




Mi ricorda vagamente lo Stelvio!  (sorpreso)

Prima o poi dovrò venire a visitare le vostre belle montagne!  ;)

(guid) (guid) (guid)

Grazie di queste "visite guidate" (birra)

Lunga vita e poppErità montanara! (vecchio)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Watson

x-ito, c'è qualcosa che non va nelle foto, non è il col di Nivet, ma il passo dello Hochtor e se ho letto bene fa parte della strada panoramica del Grossglockner, in Austria, giusto  (?)


Certo che i panorami di quella parte delle Alpi sono molto più spettacolari, le nostre montagne (versante piemontese) lo sono molto meno, non dico che non sia bello raggiungere il Nivolet, specialmente la vista dei due laghi artificiali di differente colore è magnifica, ma poi una volta sul colle non è così magnifico  (nonso)



Anche se a vedere questa foto con quella montagna alle spalle sembra davvero incantevole il passo  (su)




Dimenticavo verso fine stagione mi pare che si riescano a vedere gli stambecchi (foto)

(felice)

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Mapp

Ciao carissimi,
sono appena tornato al colle del Nivolet con la "Luisa" la mia 2CV che vedete qui:


Ho scoperto questo posto svariati decenni or sono, diciamo intorno ai miei 20 anni, quindi siamo nel 1984 circa.

Allora mi divertivo a "leggere" gli atlanti stradali del TCI (non esisteva ancora Google maps) e cercavo le stradine più piccole, le strade secondarie più tortuose e cercavo di immaginare come fossero nella realtà. Ci passavo ore e ore.

Un bel giorno nella pagina della provincia di Torino mi imbatto in questa strada lunghissima che, incredibile, dal Piemonte finisce in Val d'Aosta e non si tratta della strada che tutti fanno, ma di una che passa in mezzo alle montagne.
Mi informo meglio e scopro che la strada forse c'è e forse non c'è.

All'epoca non era così facile informarsi... Si dice che la strada sia asfaltata fino oltre il colle provenendo dal Piemonte, ma che i valligiani non desiderino vederla ultimata e quindi vadano di notte a disfare il cantiere e confondere la traccia di strada. Ma sul mio atlante la strada è segnata bella chiara. Non è possibile che si tratti di un errore: è una carta TCI!
Vale la pena di tentare!

Così inforco la mia Vespa (Primavera) e parto. Niente autostrada ovviamente con il 125 a miscela! e ogni 100km circa tocca fermarsi a far rifornimento. Un bel casino.
Comunque arrivo a Novara, tengo a nord verso Ivrea, Castellamonte, Cuorgné, Pont e poi incomincia la valle dell'Orco (nome che già mette i brividi).
Salgo e mi si allarga il cuore per i paesaggi magnifici che attraverso. Altro che brividi.
Non ricordo se indossassi o meno il casco. Mi sembra di no, perché forse all'epoca non era obbligatorio e io ero abbastanza pazzo da non metterlo.
Ricordo la strada che passava letteralmente "intorno" a enormi massi erratici nel bel mezzo della valle.
Arrivo finalmente a Ceresole e faccio riposare un poco la Vespa. Voglio assolutamente arrivare in cima e poi scendere dall'altra parte, se possibile. Voglio sciogliere questo mistero. La strada c'è o non c'è?
Salgo. Il panorama si fa ancora più bello quando, oltrepassati i duemila, gli alberi spariscono quasi improvvisamente e la montagna appare in tutta la sua bellezza.
Ceresole è dominata dalle "tre Levanne" tre cime rosate oltre cui c'è la Francia. Anche la consapevolezza di essere arrivato fin qui col Vespino mi riempie di orgoglio!

Comunque continuo a salire mentre l'aria si fa sempre più sottile, frizzantina.
Arrivo al lago Serrù. Non me lo aspettavo così. Finora lo avevo solo immaginato vedendolo sulla cartina, ma la diga che lo chiude a valle è davvero imponente e sinistra. Penso a cosa succederebbe al paese di Ceresole se la diga cedesse...
Continuo a salire. La strada è ancora lunga visto che voglio arrivare in Valsavarenche, dall'altra parte, in Val d'Aosta...
La strada, dopo il Serrù prosegue in discesa. Ma come? siamo già arrivati? No, si arriva solo ad un altro laghetto artificiale (il lago Agnel) sulla cui diga è ricavata la strada. Ci si passa sopra! bellissimo.

Si prosegue e il Vespino fa sempre più fatica. La strada "la rampèga", come si dice da noi.

Finalmente vedo un cartello: "Col del Nivolet". Ce l'ho fatta!!!! mi fermo un momento a guardarmi indietro e il panorama è stupendo. Come dice Watson c'è un bel punto panoramico da cui si può osservare la valle e la sua strada tortuosissima, appena percorsa.
In lontananza, dall'altra parte, si scorge il "Pian del Nivolet", che sulla cartina non sapevo decifrare. Non mi ero infatti preparato con carte topografiche o altro. Avevo solo l'atlante stradale scala 1:400000.

Il posto è bellissimo. Bisogna andarci per capire. E' proprio un altipiano di diversi chilometri a 2500 metri di altitudine. La scarsa pendenza e l'abbondanza di acqua fanno si che si formino parecchie paludi, con veri e propri canneti abitati anche da rane.

Al centro del piano scorre un torrente formato dagli innumerevoli scoli di acqua che arrivano dai due versanti.

La strada costeggia dapprima un laghetto dove si trova anche un alberghetto (il rifugio Savoia) e un parcheggio, dopodichè prosegue elevandosi sempre di più rispetto al centro del Piano.
Mi fermo e constato che la strada per ora c'è e prosegue oltre la curva che si può scorgere dal rifugio.
Proseguo.
Dopo un po' l'asfalto mi abbandona.
Non me ne preoccupo per ora.
Il Vespino tiene bene ed il fondo è in buone condizioni.
Però la benza incomincia a scarseggiare, finchè... entro in riserva (mezzo litro).
Incomincio ad andarci piano con il gas e a tenere il minimo nei punti in falso piano discendente, però ora mi preoccupa il fatto che il fondo stradale peggiora sempre più ed anche la larghezza della carreggiata diminuisce.

In men che non si dica mi guardo intorno e mi ritrovo su un sentiero di alta montagna a mezza costa ... con una Vespa...
Cosa ci faccio qui?
La conformazione della valle fa rimbombare letteralmente il ronzio del motore, tanto che decido di spegnerlo, anche per risparmiare benzina.
"Parcheggio" e vado avanti a piedi a guardare.

Rimango di sasso quando, svoltato un costone vedo il paese a valle: è LONTANISSIMO e soprattutto IN BASSO!
Nessuna traccia di strada.
Quelli del TCI mi hanno gabbato!
Non resta che tornare indietro, anche perché... s'è fatta na certa.

Giro il Vespino, non senza pericolo e torno indietro a spinta, sia per risparmiare miscela preziosa, sia perché il rombo del motore è assordante e non rispettoso del luogo.

Scopro quanto sia pesante una Vespa specialmente su un sentiero in salita e penso a quanta fatica debba fare il motore, pur senza lamentarsi mai. Alla fine arrivo al rifugio, riaccendo il motore e arrivo al colle con l'ultimo goccio di benzina. Da li tutta discesa, che mi faccio a motore spento a rischio di mandare arrosto i precari freni della Vespa.

Arrivo a casa stravolto ma felice.

Dopo questa tragica, ma istruttiva esperienza, sono tornato un altro paio di volte, sia in Vespa che in macchina e qualche settimana fa ho deciso di portarvi la famiglia e la mia 2CV "Luisa".

Devo dire che ho riprovato le stesse emozioni di una volta. Il paesaggio, forse grazie alla tutela del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è rimasto pressoché inalterato. La strada è stata migliorata in diversi punti pericolosi.

Ma al Pian del Nivolet il tempo si è fermato, perchè li il tempo non scorre mai. L'unica cosa che scorre è il rio, lento, in mezzo al piano.

Massimo


Il punto di partenza è Ceresole. Stavolta mi sono fermato in Albergo e ho fatto il viaggio in due tappe. Qualche anno e qualche soldo in più in tasca me lo permettono stavolta.


Durante la salita ci fermiamo a scoperchiare la capote e fare qualche foto di gruppo. Io sono quello brutto che tiene su la macchina, pardon, la Luisa. Dentro la macchina mio figlio Leo scopre cos'è questo posto meraviglioso. Mia moglie "abbraccia" la Luisa.


Lo spilungone è Lorenzo (non quello con la barba, quello sono sempre io)


Luisa al Lago Serrù


Vista verso il fondovalle dal lago Serrù


Arrivati al Pian del Nivolet! Gli utlimi chilometri tutti in prima! Si vede che siamo pesanti (io di sicuro)


Parcheggiamo la Luisa in un bel posticino adatto a lei con tanti fiorellini.


Passeggiata con incontro ravvicinato con Stelle Alpine, marmotte, laghetti, torrenti, paludi, ranocchie, ecc.


Durante la discesa ci immergiamo nelle nuvole che salgono dal Piemonte. D'altra parte se si chiama "col del NIVOLET" un motivo ci sarà...


Massimo

"So fare tutto. Basta che imparo." Aurora (4 anni)

ginin

 (felice)

Complimenti Mapp  (compl)
Bel racconto e soprattutto bel giro. Me lo segno, anche se sono un po' scomodo.

(su) continua così  (abbraccio)
Tutto quello che non c'è non può guastarsi.

x-ito

  (felice) ciao Watson  (felice)

Citazione da: Watson - 12 Settembre 2015, 19:44:44 PM
x-ito, c'è qualcosa che non va nelle foto, non è il col di Nivet, ma il passo dello Hochtor e se ho letto bene fa parte della strada panoramica del Grossglockner, in Austria, giusto  (?)

Si si il passo è proprio quello , ho postato le foto senza accorgerni che sul 3d non viene la scritta sotto come in galleria  (muro) (stupid)

- Il passo è ad altezza inferiore rispetto al colle del Nivolet -

Comunque non appena ritorno in possesso di una bicilindrica : scalerò la vetta  (guid) (superok)   


Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

x-ito

 (felice)  ciao Mapp  (felice)

complimenti  (appl) (appl) (appl) (appl)
Bello il racconto del tuo viaggio in vespa Primavera  (appl)
Bella la "Luisa"  (superok) (superok)

(bravo) (compl)
 
Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

Watson

Ora ho capito la tua correzione, sai subito non comprendevo quel post riparatore (??)

Dai appena avrai la tua bicilindrica fammi un fischio, che è da un po' che non torno su quel colle, un giro in compagnia me lo rifarei volentieri  (abbraccio)



@Mapp  complimenti per il racconto e per l'avventura con il vespino  (appl)

Sai, che anch'io ho in pratica fatto un'esperienza simile alla tua, solo che non ho avuto il tuo coraggio di ridiscendere verso Pont quella strada per verificare se era aperta  (sorpreso)


Ricordo che all'epoca l'unica fonte di informazione erano le cartine stradali, io avevo quelle edite dall'ACI (mio padre era socio) e in quella del Piemonte Valle d'Aosta c'era appunto indicato un possibile collegamento tra le due valli, ma come si faceva ad aver la certezza  (?)


Così ci salii anch'io una domenica di settembre del 1985 con la Gilera di mio fratello per vedere cosa c'era lassù, ricordo solo di essere arrivato fino in cima e poi di non aver avuto il coraggio di ridiscendere verso Pont come hai fatto tu  (su)



all'epoca non esisteva la digitale e le foto si facevano con parsimonia, al limite se il soggetto era particolarmente importante ricordo che si facevano due scatti perchè non si sa mai, magari se non veniva una, l'altra avrebbe salvato il ricordo  ;D


Ho cercato in rete ed ho letto che quella strada venne costruita principalmente perchè l'AEM aveva intenzione di costruire le due dighe del Serrà e dell'Agnel si in alta valle dell'Orco, poi per compensazione e per richiesta della provincia si fece pure il tratto fino al colle  (guid)

c'era anche l'idea di congiungere con la valle d'Aosta e la strada che prosegue (ora chiusa al transito veicolare) è quella che feci tu, anche da Pont si costruirono un paio di chilometri con ben due gallerie, ma tutto venne bloccato sia per l'abbandono del progetto di costruire una terza diga sul pianoro del Nivolet, sia perchè la consapevolezza ecologica stava montando e visto che si era in un parco nazionale , molti non vedevano di buon occhio questo sfregio della montagna (police1)


Personalmente non saprei cosa pensare, da un punto di vista ecologico è giusto averla fermata, come è giusto chiuderla al traffico privato almeno alla domenica quando c'è l'assalto dei gitanti, ma dal punto di vista del viaggiatore su veicoli a motore, mi dispiace che non si possa ridiscendere, magari così avrei scoperto una valle che non ho mai percorso appunto per via dell'assenza di quel passaggio.



P.S. se hai altri ricordi di scollinamenti o anche solo di giri in bicilindrica non farti pregare e apri pure un nuovo 3D qui o se "storici" in Amarcord, il tuo racconto era scritto bene e ci ha fatto piacere leggerlo  (su)


Buona strada a tutti  (guid)
W la vita

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Pier Le Blanc

Complimenti a tutti e due per questa gita duecavallista al colle, una montagna a due passi da casa mia.

Ricordo di esserci stato con i Gabbiani anch'io e di averci anche girato un breve video.
Non ricordo però se i Gabbiani lassù ci sono stati due volte o una sola anche se ho la sensazione che le volte siano state due. E' possibile Watson?

ciao
(felice)

"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Watson

Si due, però la prima volta io non c'ero  (nonso)

Devo dire che è molto spettacolare salire in solitaria, ma con una comitiva di bicilindriche è più emozionante  (appl)



Ho trovato una bella foto panoramica che si vede dal punto panoramico  ;D


cliccare sull'immagine per ingrandirla  (felice)

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Mapp

Bella la panoramica Watson,

per risponderti, in zona ci sono stato altre volte, ma mai in 2CV tranne quest'anno.

Una gita nella stessa zona, che si potrebbe forse fare in 2CV, e' al lago Teleccio o Telessio che dir si voglia, dove andai in Panda diversi lustri or sono (per poi salire al bivacco Carpano a 3000m s.l.m.).

Probabilmente qualcuno conosce il vallone Piantonetto, che si dirama dalla valle dell'Orco dopo Locana (salendo e' sulla sinistra, quindi verso il Gran Paradiso). E' un posto desolato e solitario, ma spettacolare e soprattutto fuori dalle rotte turistiche.

Mi ricordo la strada, alquanto impegnativa per via della pendenza, della strettezza, specie passando nel paesino di San Giacomo, e del fatto che poi diventa sterrata (almeno quando l'ho fatta io) essendo una strada di servizio AEM per l'accesso alla diga (il Teleccio e' un lago artificiale).

Non so se ho ancora qualche foto della gita (sicuramente non digitale), ma posso cercare e al limite scannerizzare.

Chissa' che a qualcuno venga in mente di andarci in bici(lindrica)...
Massimo

"So fare tutto. Basta che imparo." Aurora (4 anni)

Watson

Mapp, sai che mi hai fatto ricordare qualcosa che mi ero dimenticato  ;D

C'é l'ho... non la figurina, quando si era ragazzini si diceva così se ti manca "Manca" se c'è l'avevi "c'è l'ho" ....

... però non ho quella giusta, ho trovato alcune foto che feci al lago artificiale del teleccio nel lontano luglio 1991, e non c'è la foto del mezzo  (nonso)



qui si intravvede la diga vista dal lago, però in un'altra mi vedo io con lo zaiono e quindi credo di esserci salito in moto, ma non è detto, nel 1991 la 2cv era nuova di zecca e forse forse c'era lei con me quel giorno  (appl)



Però ora che l'ha scritto, mi sono ricordato che la strada era bella ripida, e mi pare di ricordare vagamente la mia bella che mi urlava inorridita per via della salita e del fatto che fosse sterrata (lei non ha mai sopportato lo sterrato  (stupid))


Dai scannerizza e posta, che sono curioso di vedere una foto migliore della mia  (su)
W la vita

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x-ito

 (felice) ciao Watson  (felice)
Non vedo l'ora  (appl) (superok) (guid)

Adesso mi attende una lunga notte di lavoro   (piango) (piango) (piango)
ciao e buonaserata (felice) (felice)
Datemi una leva e solleverò il mondo  (volo)

Datemi un martello e lo farò più tondo  (specchio)

Watson

Non ti invidio, dormire di notte è insostituibile  :)

In questi giorni di maltempo è prevista la quota neve in calo fino ai 2.600   mi sa che lassù nevicherà  (sorpreso)


P.S.  non voglio andare troppo in OT, ma se digiti "cimento" vedrai cose che scommetto non hai mai visto , fare con le nostre bicilindriche (sorpreso)  (guid)
W la vita

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luciodue

....appena ne ho l opportunità lo scalerò in bici .....con 2cv al seguito naturalmente.....e semmai chiederò ragguagli tecnici sul percorso ai vari  Watson e Pier le Blanc.....

Mapp

come prefigura Watson,
in effetti il cimento autunnale di quest'anno è previsto ben oltre i 2600 metri. Certo, farlo il 4 ottobre... Però la voglia è tanta e il posto sembra meraviglioso.
Massimo

"So fare tutto. Basta che imparo." Aurora (4 anni)