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Aperto da obel-ic, 25 Ottobre 2006, 11:53:25 AM

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obel-ic

http://canali.libero.it/affaritaliani/lauzi2510.html?pg=1

Purtroppo leggo ora che il mitico Bruno Lauzi se ne è andato. Pochi forse se lo ricorderanno, io son cresciuto con le sue canzoni .....in questa giornata grigia di nebbia ed acqua alta la notizia mi colpisce...addio grande e grazie per le meravigliose canzoni che mi hai lasciato!

:(

anna

Ho appena letto anch'io la notizia e devo dire che cosi su due piedi non ricordo molte sue canzoni ma rileggendo i titoli devo dire che sono proprio tante e tutte conosciute, capita spesso di scoprire solo quando qualcuno se ne và quanto era grande
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

GattoKea

Citazione da: obel-ic - 25 Ottobre 2006, 11:53:25 AM
http://canali.libero.it/affaritaliani/lauzi2510.html?pg=1

Purtroppo leggo ora che il mitico Bruno Lauzi se ne è andato. Pochi forse se lo ricorderanno, io son cresciuto con le sue canzoni .....in questa giornata grigia di nebbia ed acqua alta la notizia mi colpisce...addio grande e grazie per le meravigliose canzoni che mi hai lasciato!

:(


L'ho appreso da Radio RAI.  Non l'ascolta nessuno, ma per questo genere di servizi sono imbattibili, parlano per ore ed ore, incredibile! a volte anche in modo sensato....

obel-ic

 
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Notizia del 25 ottobre 2006 - 18:30
Caro nemico, ti scrivo...


La lotta di Bruno Lauzi contro la malattia in una sua lettera ironica e struggente


 
Di: Dienanni

Lettera aperta a Mister Parkinson


Egregio Signore,
non è con piacere che le scrivo questa lettera, ma d'altra parte avrei dovuto parlarle a quattr'occhi, affrontarla di persona, sopportare quel suo subdolo modo di fare che è quanto c'è di peggio per far perdere la pazienza anche ad un santo, figuriamoci a me. Le scrivo, come può notare, col computer, perché la mia calligrafia s'è fatta illeggibile e così minuscola che i miei collaboratori devono usare la lente d'ingrandimento per riuscire a decifrarla...
Perché le scrivo?
E' presto detto: io ho superato con una certa disinvoltura l'imbarazzo che lei ( l'ho scritto senza maiuscola, non la merita) mi ha creato chiedendo pubblicamente la mia mano ed ovviamente ottenendola. Convivere con un ufficiale inglese a riposo, già condannato nel Punjab per ripetuti tentativi di violenza neurologica su qualunque essere di qualunque specie( le cose si vengono a sapere, come vede...) non è stato facile, la mia è una famiglia è all'antica e non ha apprezzato. MA ORA LEI STA ESAGERANDO, signore, glielo devo dire. Quando è troppo è troppo, e il troppo stroppia!
C'è un proverbio arabo che dice: «Se hai un amico di miele non lo leccare tutto», INVECE LEI S'APPROFITTA D'OGNI RILASSATEZZA, DELL'ABBASSAMENTO DELLA GUARDIA NELLA BATTAGLIA QUOTIDIANA, ci proibisce di pensare ad altro, contando sulla superficialità con cui io ho affrontato l'insorgere del male... si sa, gli artisti sono farfalloni incoscienti... no, vecchio caprone, non le sarà facile, né con me né con gli altri, la Resistenza è cominciata. Perché, vede, io e i miei fratelli e sorelle malati abbiamo tante cose da fare, una vita da portare avanti meglio di così! D'ora in avanti prometto che starò più attento ai consigli dei miei dottori, e che mi impegnerò maggiormente nell'aiutarli nella raccolta dei fondi necessari per la ricerca. Anzi sul tema della solidarietà mi ci gioco una mano, la mano che, pitturata e serigrafata fa da piedistallo ad una poesia contro di lei, colonnello dei miei stivali, funzionando da incentivo a dare...già, poiché a chiunque faccia un'offerta per la ricerca verrà inviata « LA MANO» come ricordo e memento...
Siamo in tanti, tante mani si leveranno contro di lei e cercheranno di restituirle colpo su colpo fino a quando non riusciranno ad acchiapparla per la collottola e mandarla all'Inferno cui appartiene, bestiaccia immonda, sterco del demonio, nostra croce senza delizie...
Parola mia, di questo omino per molti un po' buffo, per altri un po' patetico, ma che vive il sogno di poterla, un giorno non lontano, prendere a schiaffi.
A mano ferma.
Mi stia male e a non rivederla.

BRUNO LAUZI
Inviata da G.S.C.

Bruno Lauzi, uno dei maestri della scuola genovese, è morto ieri dopo una lunga e dolorosa battaglia contro la malattia che lo accompagnava da tempo e che in maniera così ironica e straziante aveva raccontato in questa lettera. Quando la sofferenza di un uomo viene resa pubblica in una maniera così piena di dignità e di coraggio dobbiamo cogliere al volo quest'occasione di riflessione. Guardare le nostre vite per capire che per andare avanti ci vuole tanto coraggio nel fare le scelte, nell'affrontare anche le cose brutte che la vita ci regala. Un'occasione per capire che è proprio la sofferenza a ricordarci che non siamo eterni, a farci riscoprire quelle che sono le cose davvero importanti nella nostra vita. La scanzonata malinconia di Bruno Lauzi, la poesia che staripava dalla sua figura piccola e dolce, dalla sua musica emozionante, ci lascia questo dono che non possiamo lasciar cadere.

Tratto da: blog.libero.it/lacatasta






pelikan

un piccolo grande uomo............. 
grande Superpippo!!

Aspes

Penso che scherzare, ironizzare sulle proprie malattie sia virtu' dei grandi.

Molto piu' facile e' lasciarsi andare, lasciarsi compatire, adagiarsi, sprofondare nello sgomento.

Al di la' delle sue canzoni, al di la di tutto quello che di bello e di grande puo' avere fatto nell sua vita, se ne e' andato senza far capire a quella cosa che lo stava sconfiggendo di averlo sconfitto .....

[allegato eliminato dall\'amministratore]
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

LAVVOCATO

...il cammino è lungo ma non infinito, è meglio fermarsi a riflettere per riposare la mente...

Dopo tanta strada e acqua sotto i ponti, rieccomi nel 2022 pieno di ricordi e privo della mia adorabile giallina. Un abbraccio ai superstiti del forum.