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Adotta "Una coperta per l'Abruzzo"

Aperto da bulè, 03 Novembre 2009, 17:40:23 PM

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bulè

Il 2cv Club Italia ha pensato di organizzare una raccolta fondi per poter donare una goccia di felicità nel mare di disperazione che il terremoto ha portato. Passato il periodo più difficile, siamo ora riusciti a trovare un riferimento a cui poter donare concretamente il ricavato della raccolta, soprattutto grazie ad un duecavallista Aquilano contattato durante la nostra pemanenza a L'Aquila.


La destinazione finale sarà una scuola materna, precisamente la Scuola Materna San Francesco del quartiere Torrione a L'Aquila che ospita 50 bambini, molti dei quali sono finalmente riusciti ad ottenere una casa provvisoria solo da pochi giorni.



"Adotta una coperta per l'Abruzzo"


Adotta una, due o più coperte donando un contributo di 10 Euro l'una (attraverso il Conto Corrente sul volantino); queste non vi saranno spedite, ma andranno ai bambini della scuola. Inoltre, contribuirai all'acquisto di materiale didattico e ricreativo (Non verranno consegnati soldi) che la responsabile del plesso scolastico ci richiederà secondo le loro priorità.
L'iniziativa è già attiva e si possono già effettuare i versamenti; ma mi raccomando, inserite un vostro recapito e nella causale specificate: "una coperta per l'Abruzzo"
La raccolta dei fondi terminerà il 28 febbraio 2010 e nel mese di marzo provvederemo a portare il materiale acquistato alla Scuola.

https://www.2cvclubitalia.com/php/abruzzo.php

lucajack2cv

"..Anche con un sopralluogo non è stato semplice. Alla fine, grazie ad Alessandro, un duecavallista aquilano, ce l´abbiamo fatta, abbiamo trovato ciò che cercavamo: un riferimento."
https://www.2cvclubitalia.com/php/abruzzo.php

(bravo) Grazie ad Alessandro, a Cinzia e a Bulè per aver tenuto i contatti con la scuola ed essere riusciti a definire assieme a loro le più impellenti necessità dell'istituto.

Ora non resta che contare sulla generosità dei duecavallisti italiani, specialmente in quella dei soci dei due club che si son fatti promotori di questa iniziativa.

(felice) Lj




Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

anna

bella idea...posso fare pubblicità anche su altri siti ?

Sarebbe una bella idea anche organizzare un gruppo di 2cv per portare il tutto a destinazione, mi prenoto...
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

Ci

Ciao anna,

certo che puoi pubblicizzare l'iniziativa  :)

Per quanto riguarda la consegna, l'idea era proprio quella di un gruppetto di 2cv, ma non sappiamo ancora in quanti scendere. Sicuramente parteciperanno i due Club uniti.
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

anna

Citazione da: Ci - 05 Novembre 2009, 17:45:12 PM
Ciao anna,

certo che puoi pubblicizzare l'iniziativa  :)

Per quanto riguarda la consegna, l'idea era proprio quella di un gruppetto di 2cv, ma non sappiamo ancora in quanti scendere. Sicuramente parteciperanno i due Club uniti.

Domani metto il link su altri siti e su Facebook ci pensi tu ?

Alla consegna vorrei partecipare...come persona...posso ?
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

bulè

Citazione da: anna - 05 Novembre 2009, 18:01:45 PM

Alla consegna vorrei partecipare...come persona...posso ?

Per la consegna non abbiamo ancora pensato alle modalità.

Cercheremo in ogni caso di portare tutto quello che possiamo cercando di recare meno fastidio possibile; quindi per ora non possiamo confermare nulla.


(felice)

anna

Ovvio che non é il caso di partire con tante auto, anche perché il viaggio in carovana presenta parecchi problemi ma dato che a caldo partirebbero tutti, poi quando arriva il momento non si sa mai quanti sono disponibili, vi conviene tenere conto di tutte le persone interessate, se poi non é possibile accontentare tutti in fin dei conti non é un viaggio premio e non penso che chi resterà a casa debba prendersela, poi manca tanto tempo e chissà cosa può succedere nel frattempo...

Buon lavoro a tutti
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

bulè

Grazie

Citazione da: anna - 06 Novembre 2009, 12:33:19 PM
..... vi conviene tenere conto di tutte le persone interessate..........

Non l'avevo specificato; ma sarà ovviamente così.


Ciao!

nikmar_2cv

Buona idea, ne compro dieci. Devo fare dieci bollettini o ne basta uno solo da cento euro?

bulè

Beh, ovviamente ne basta uno!


Grazie dell'aiuto!!!

nikmar_2cv

allora lunedi' mattina, che mi sono preso libero, faccio un salto all'ufficio postale e regolarizzo....

Ci

Citazione da: nikmar_2cv - 08 Dicembre 2009, 15:33:21 PM
allora lunedi' mattina, che mi sono preso libero, faccio un salto all'ufficio postale e regolarizzo....

ehm....per questa iniziativa i soldi dovrebbero arrivare esclusivamente tramite bonifico bancario (di una cifra multipla di 10, in base a quante coperte vuoi adottare). Questo ci aiuta ad avere una maggiore trasparenza e per facilitare le oerazioni contabili.

Importante...nella causale sempre la dicitura "adotta una coperta per L'Abruzzo".

Grazie mille
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

nikmar_2cv

Citazione da: Ci - 08 Dicembre 2009, 20:03:08 PM
Citazione da: nikmar_2cv - 08 Dicembre 2009, 15:33:21 PM
allora lunedi' mattina, che mi sono preso libero, faccio un salto all'ufficio postale e regolarizzo....

ehm....per questa iniziativa i soldi dovrebbero arrivare esclusivamente tramite bonifico bancario (di una cifra multipla di 10, in base a quante coperte vuoi adottare). Questo ci aiuta ad avere una maggiore trasparenza e per facilitare le oerazioni contabili.

Importante...nella causale sempre la dicitura "adotta una coperta per L'Abruzzo".

Grazie mille

Non avevo notato... Rettifico: lunedi' passo in banca!

Ci

Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

nikmar_2cv

Citazione da: Ci - 11 Dicembre 2009, 14:25:57 PM
Grazie NiKmar  (felice)

Ciao ragazzi, come procede la raccolta fondi? come da impegni, anche se con un certo ritardo, questa mattina ho provveduto ad acquistarne 10.

nikmar_2cv

Ciao ragazzi, come procede l'iniziativa? Quante adesioni?
Io la sto rilanciando sui miei gruppi su Facebook, sperando di aiutarvi a raccogliere altre adesioni.
Fatemi sapere a che puinto siete!

bulè

Ciao!

La raccolta sta andando bene, e sta per finire.

Hai l'opportunità di leggere l'ultima lumaca di latta? c'è un piccolo resoconto di quanto raccolto fino ad ora.


Il ricavato verrà unito al ricavato dell'iniziativa del Club Bicilindriche e con questi soldi verranno comprati i vari oggetti che la scuola ci ha chiesto.

(felice)

Ci

Ultima settimana per le "adozioni".

Per chi fosse interessato, ricordate che c'è tempo fino al 28 febbraio, dopodicchè inizieremo a preoccuparci di ordinare il materiale.

grazie a tutti coloro che hanno  aderito e a coloro che hanno regalato un pò del loro tempo a questa iniziativa
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

Ci

L'iniziativa "adotta una coperta" e quella del calendario solidale sono terminate e hanno dato i loro frutti...

venerdi uno sparuto gruppo di duecavallisti è partito da varie parti del nord Italia: Cuneo, Lodi, Genova e ha raggiunto il capoluogo abruzzese col prezioso carico destinato ai bambini della scuola materna San Francesco del plesso scolastico del Torrione.

Sabato c'è stata la consegna ufficiale con la gradita presenza di alcuni duecavallisti locali e, i genitori dei bimbi, insieme alle maestre, ci hanno abbondantemente rifocillato e tenuto compagnia per tutto il giorno.

E' stato un fine settimana intenso, bello, emozionante e ricco di momenti forti per tutti....noi siamo arrivati carichi di attrezzature e giochi per l'asilo...ma siamo tornati arricchiti da un'esperienza grande e da nuove amicizie.

Grazie a tutti coloro che hanno creduto in queste iniziative e che ci hanno aiutato a donare una goccia nel grande mare di cose che c'è ancora bisogno di fare.

A presto qualche foto
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

luigi spino

Grazie a voi per questa bellissima idea  (appl) (appl) (appl)
  in hoc signo vinces

Gianni Gandini

Generalmente non porto mai la macchina fotografica con me perchè voglio vivere l'esperienza senza l'assillo della foto. Mi piace poi raccontare il viaggio per rivivere le emozioni provate.

Eccovi il viaggio a L'Aquila.


Le formiche e l'elefante

   9 aprile ore 10,00 appuntamento all'autogrill di Sant'Ilario, il primo dopo Genova sulla A12.

   Antefatto:
- ore 5,30 sveglia,
- ore 6,30 aeroporto C. Colombo di Genova per accompagnare mio figlio in partenza per Miami,
- ore 8,00 si ritorna a casa, si lascia la Meriva e si prende la 2CV che avevo già preparato per il viaggio (tolto il sedile, montata l'estensione, caricato il materasso)
- ore 8,30 casa dei miei per chiamare l'assistenza Fastweb perché non potevo lasciarli senza telefono per tre giorni
- ore 10,00 autogrill di Sant'Ilario

   Alle 10,00 puntualissimi i Bulè al gran completo su Ami 8 Break del 77 e Laura ed io su 2CV Special dell'86. I Bulè ci hanno omaggiato dell'adesivo preparato da Alberto per l'occasione, si fa il pieno (perché quando si viaggia in gruppo si fa il pieno sempre tutti assieme) e ............ via, destinazione L'Aquila.

   Autostrada sino a Pisa e poi la FI-PI-LI che con le nostre macchinette è più divertente, più economica e ti sembra di camminare più veloce. A Firenze rientriamo in autostrada e, alle 13,00 al primo autogrill, ecco la prima sosta per il pranzo al sacco.

   Si riparte e sempre sui 100/120km/h si arriva ad Orte. Lasciamo l'autostrada e passando per Narni, Terni, Rieti ed Antrodoco (cittadina strana sia orograficamente che nel nome) siamo arrivati a L'Aquila.

   Era ancora chiaro e, anche senza dirci nulla, Laura ed io cercavamo con gli occhi i danni  subiti dalla città un anno fa. Prima di vedere L'Aquila abbiamo visto sulla sinistra le case a tre piani costruite per ospitare gli sfortunati aquilani, poi ancora campagna e finalmente la periferia della città.

   Tutto ci è sembrato normale, si, qualche muro con le crepe, qualche vetro rotto ma nulla in confronto ai miei ricordi del terremoto in Friuli quando nel 76 ero a militare a Trieste.

   Ci accordiamo con i Bulè per rivederci dopo un'ora di fronte al ristorante della mucca, una grossa statua in resina di una mucca a chiazze bianche e nere illuminata da faretti allo iodio. Loro andavano a prender possesso della stanza d'albergo a 15 km e noi, che avremmo dormito in macchina, ne abbiamo approfittato per fare due passi e per dare un'occhiata ai danni del terremoto.

   Da che parte andiamo? Boh, una parte vale l'altra, andiamo di qua!

   E' iniziata una sfilata di aree delimitate da reti e da striscioni pubblicitari di ditte che noleggiavano ponteggi, piccoli escavatori ed attrezzature edili, ditte aquilane ma anche umbre e laziali. Continuiamo la nostra passeggiata in attesa di cena e di danni, come me li aspettavo, nemmeno l'ombra. Non eravamo nel centro storico e gli edifici erano tutti anni 60 e 70. Alcune crepe nei muri, alcune finestre rotte, tutto lì.

   Lo sconforto più totale ci ha assalito quando, dopo il tramonto, ha iniziato a fare buoi. Tutte le case erano vuote, tutte le finestre spente, mi sono accorto che non c'era nemmeno un panno steso alle finestre. Abbiamo subito respirato un'aria di abbandono, un'aria fredda, un odore di cantina umida. Non voglio dire "aria di morte" perché la parola è troppo pesante ma ............. ci siamo accorti di colpo dell'abbandono totale. Solo poche luci da qualche finestra probabilmente lasciate accese dai proprietari che le avevano dimenticate ritornando a prendere qualcosa o scappando durante le scosse.

   Eppure non si capiva guardando di giorno, sembrava tutto normale.

   Laura ed io ci siamo accorti di quanto per noi è normale vedere un palazzo con molte luci accese, di quanto sia innaturale per noi guardare un palazzo di 5 o 6 piani completamente buio. Si sa che se nessuno accende la luce tutto rimane spento ma non ci siamo più abituati e scoprirlo così di colpo è stato "congelante", ho proprio sentito il freddo dentro.

   Ci siamo poi avvicinati al ristorante e mi accorgo che la 2CV era posteggiata in posto diverso da dove ricordavo! Eppure ..... ma poi ho guardato la targa ed ho notato che era targata Aosta ma aveva una virgola sulla O. Chissà perché? Al ristorante, va beh, chiamarlo ristorante è una parola grossa. Tavoli e panche erano quelli che si vedono alle feste dell'unità, al posto dei tovaglioli un rotolo di carta da officina sul tavolo, il tutto sistemato sotto un immenso gazebo. Alle spalle del ristorante (aperto ininterrottamente dalle 8,00 alle 24,00) il più grosso e fornito negozio di salumi e formaggi che mi ricordi. Una visione rara, se passate da L'Aquila fate un salto in Viale delle Croce Rossa, è un locale da vedere!

   Dopo poco arrivano i Bullo che intanto avevano incontrato in albergo i tre lodigiani (Oreste, Eleonora e Ivan) e ci siamo accorti che le tre persone che chiacchieravano vicino a noi erano i nostri ospiti. Due maestre della scuola ed il marito di una di loro.

   Presentazioni di rito con nomi che nessuno ricorderà e finalmente tutti a mangiare in un'atmosfera veramente amicale, sembrava fossero duecavallisti pure loro, sembrava fossimo ad un raduno e che ci conoscessimo da tempo.

   Finita la cena, penso intorno alla mezzanotte, gli aquilani Rosanna e consorte, ci hanno accompagnato al campo Centi-Colella, nome ormai noto a tutti per aver ospitato una tendopoli. Questa struttura è di proprietà dell'Università cittadina ed è la sede della squadra locale di rugby. I nostri ospiti si erano accordati con il custode della struttura per farci utilizzare bagni e docce delle mitiche aquile rosso-blu. Purtroppo la moderna struttura, che il custode definiva un gioiello, era stata irrimediabilmente compromessa dall'utilizzo post terremoto. Il giovinotto ci ha raccontato, accompagnandoci al posto che ci aveva riservato, che smantellando la tendopoli, per togliere i picchetti, hanno utilizzato una ruspa ed allora addio al fondo del campo, ai tubi del gas, all'acqua calda e alla pavimentazione. Peccato!

   Della comitiva mancava ancora la tribù di Franco da Beinette con camper e rimorchio al seguito. Restiamo d'accordo con il custode per poter fare entrare anche loro e prepariamo la macchina per la notte: sacco a pelo più coperta più altra coperta, scuri isolanti ai vetri e "buona notte".

   Mi sono svegliato alle 7,30 e i bagni a disposizione sono stati provvidenziali. Risistemando l'auto in versione giorno mi sono accorto che la condensa si era ghiacciata sul vetro posteriore, al di fuori degli scuri che ci avevano protetto da una temperatura presumibilmente di 2 o 3 gradi sotto zero. Abbiamo dormito benissimo!

   A quel punto mi sono accorto che Franco aveva posteggiato il camper all'esterno, vicino al cancello perché non aveva voluto disturbarci quando era arrivato, e dire che il custode era stato sveglio sino alle 2,00 aspettandolo!

   Alle 10,00 sono arrivati tutti al campo, maestre comprese, e via tutti in colonna sino alla scuola. La papera con tutte le paperelle. Franco per primo con il rimorchio e tutte le 2Cv dietro.

   Arrivati alla scuola scarichiamo il materiale, lo montiamo fra l'euforia e il conseguente bellissimo fracasso dei bimbi poi visita alla scuola sede della direzione. Scuola fortunata quella perché, siccome è stata una delle poche rimaste in piedi è stata subito riparata e quindi 'sti giovinotti si sono ritrovati con una scuola nuova di zecca.

   Sentire parlare del terremoto per radio e giornali colpisce, vedere tutto il lavoro svolto dai bambini per "digerire" l'orribile esperienza è tutta un'altra cosa. Le maestre hanno fatto costruire loro dei rudimentalissimi sismografi, al muro la cartina mondiale con tutte le faglie evidenziate, la pianta della città con gli edifici principali ricavati da scatolette di cartone. Sapere che quei bimbi  conoscono persone che sono perite durante la scossa delle 3,32 ti mette in una luce diversa l'evento. Vedere i banchi di scuola antisismici mi ha fatto comprendere come si debba convivere minuto per minuto con la paura di sentire la terra tremare e con il terrore di veder il muro che hai di fronte abbattersi su di te. I banchi di quella scuola  hanno gambe in ferro enormi, sono pesantissimi e non hanno il ripiano per riporre la cartella perché in caso di scossa sono stati preparati ad utilizzare il banco come protezione accucciandocisi sotto.

   Ore 12,30 pranzo offerto dalle maestre e dai genitori dei bimbi. In una bolgia infernale, bellissima, rumorosissima, fra sedie e tavolini a misura di bimbo e festoni al soffitto che arrivavano ad altezza spalle le mamme e le maestre ci hanno servito aperitivo, lasagne, arrosto, dolci.

   A me piace molto conoscere le persone del luogo che visito, mi interessa più quello che non il panorama e proprio per questo mi sono seduto con Laura ad un tavolo dove non c'era nemmeno un duecavallista. Abbiamo così fatto conoscenza con alcuni genitori di bimbi e sentire i loro racconti di quella notte, "della notte", fa comprendere come possa essere tremendo un momento simile.

   Sentire che una famiglia abita in una casetta di legno grande come una stanza nel giardino dei genitori, l'altra che è in fitto da amici, l'altra che vive nei M.A.P. (case provvisorie).

   I racconti più assurdi: persone prese dal panico che riuscendo a salire in auto vanno ad urtare sul primo muro senza nessuna ragione, persone che scappano con bimbi, latte e pannoloni sottobraccio, altri che ringraziano perché la moglie non li ha fatti rientrare in casa dopo la scossa delle 11. Famiglie che avevano appena finito di pagare il mutuo, altri che non avevano ancora finito. Chi ha perso il lavoro chi la macchina ma soprattutto penso a quei bimbi che hanno perso i compagni di banco. Quanto ci vuole per superare questo?

   Dopo pranzo Stefano e Daniela, una coppia di genitori con i quali avevamo mangiato, ci hanno invitato a visitare la casa classificata "B" dei genitori di lei.
La classificazione è la seguente
A: agibile
B: inagibile con danni non strutturali (come l'edificio dei genitori di Daniela)
C: inagibile con danni strutturali ma isolati (non distribuiti su tutto l'edificio)
E: inagibile con gravi danni su tutta la struttura (come risulta l'edificio di Stefano e Daniela). A volte la gravità porta alla decisione di abbattimento e non di riparazione.


   Un edificio anni 70 di cinque o sei piani, giardino condominiale recintato, qualche calcinaccio a terra segno che la facciata non ha retto alla perfezione. Entriamo ed è tutta una crepa. I muri non sono crollati ma sono staccati dai pilastri in cemento armato e sono rimasti in posizione. Crepe più o meno grandi ovunque, dagli angoli delle porte, da quelli delle finestre e per ogni crepa un post-it o un pezzo di nastro di carta con sopra scritto delle note del tecnico che è passato per la verifica dello stato dell'edificio.

   Tutte le case sono state svuotate dei mobili e questa coppia di ragazzi la cui casa è classificata "C" ci ha raccontato che i genitori hanno dovuto pagare il trasloco per liberare i locali, stanno pagando il magazzino che conserva i mobili e non si sa quando si potrà iniziare i lavori perché non sono ancora pronte le tabelle che monetizzano i lavori. In poche parole: io mi faccio i lavori e lo Stato poi mi risarcirà seguendo una tabella che però non è ancora stata compilata.

   Indubbiamente lavori ne sono stati fatti ma la rabbia degli aquilani è alta. Che necessità c'era di fornire la lavastoviglie e la batteria di pentole nuove quando uno, le pentole, se le poteva andare a prendere a casa propria. Che bisogno c'è di mettere in sicurezza case degli anni '60/'80 che verranno sicuramente demolite perché "D".

   Nel centro storico della città, dove le maestre ci hanno accompagnato nel pomeriggio di sabato, non vedi altro che mezzi dei Vigili del Fuoco e qualche camionetta dell'Esercito che non fa passare nessuno nelle zone vietate. E' tutto transennato con le griglie da cantiere, ovunque mezzi dei VVF, tutte le case messe in sicurezza (che poi vuol dire fasciarle con delle putrelle di ferro e tenerle assieme con dei tiranti che passano fuori per fuori gli edifici). Sinceramente posso capire i numerosi edifici storici ma le case che hanno cinquant'anni!!

   Altro colpo al cuore è stato vedere l'Hotel Duca degli Abruzzi dove avevamo soggiornato per una notte. La stanza nella quale avevamo dormito non c'era più e con lei tutta l'ala del palazzo. Non sono superstizioso ma ho subito tastato i gioielli di famiglia. Basta poco per farti sentire più coinvolto e una visione come quella ti coinvolge, eccome se ti coinvolge!

   Attraversare L'Aquila, vedere e parlare con gli aquilani mi ha dato l'idea di formiche che tentano in tutte le maniere di portare a casa il proprio semino di grano ma che devono lottare contro un elefante che ha svolto del lavoro ma non è tanto veloce e dinamico per quanto si meriterebbe questa popolazione, un elefante lento che avanza per la sua strada qualsiasi cosa succeda senza accorgersi delle piccole formiche.

   Per ultimo riferisco alcuni interrogativi che mi hanno raccontato più persone anche se mi sembrano leggende metropolitane.
- Perché dopo la scossa delle 11 sono passate delle auto che consigliavano di rientrare nelle case perché il pericolo era cessato?
- La scossa è avvenuta alle 3,32. Alle 4,20 meno di un'ora dopo, erano già presenti le prime colonne di automezzi di soccorso arrivate dall'autostrada. Come avevano fatto a preparasi in così poco tempo?
-

   Alla sera del sabato Franco e famiglia hanno giustamente voluto provare il ristorante della mucca. Laura ed io siamo invece stati invitati in pizzeria da Stefano e Daniela. La pizzeria era situata in una struttura prefabbricata di fianco all'edificio che ospitava il ristorante prima del terremoto, una bella vecchia casa colonica purtroppo impraticabile. Abbiamo scoperto dopo che periodicamente i nostri ospiti si incontrano con famiglie conosciute durante il periodo di "sfollamento". Devono essere stati indubbiamente momenti che aumentano la solidarietà e l'unione ed in effetti si notava una voglia di stare assieme per  pensare il meno possibile a tutto il negativo che li avvolge.

   A fine serata Stefano e Daniela ci hanno riaccompagnato al campo, ci siamo salutati e ci siamo promessi di rivederci a Genova dove lui viene spesso per lavoro. Speriamo!

   Domenica mattina partenza prevista per le 8/8,30. Alle 9 squilla il telefono: "abbiamo deciso di risalire l'Italia seguendo l'adriatica". Beh, a me non conviene. Ok, ci rivediamo alla prossima. Un veloce saluto al casello di L'Aquila Est e alle 9,30 via in marcia verso Roma, un tratto di G.R.A., autostrada sino a Civitavecchia e poi seguendo l'Aurelia su fino a Livorno. Sosta per il pranzo e alle 16 .... Genova e pronti per il prossimo viaggio.

   Un grazie di cuore agli aquilani che abbiamo conosciuto per l'ospitalità semplice, sincera  e serena che ci hanno riservato.

   Grazie, Gianni e Laura da Genova.

   
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

luigi spino

Grande (e dura) storia Gianni. Ci hai fatto sentire lì con voi.
  in hoc signo vinces

fabri2cv

Ciao a tutti, mi presento, sono un neofita del bicilindrico franciuto e sono aquilano, o meglio sono di un paesino dell'aquilano, uno di quelli colpiti dal sisma del 6 aprile. Per caso ho scoperto il vostro sito e la vostra associazione e devo dire che ho scoperto un mondo meraviglioso, il vostro, quello di appassionati di 2cv e simili alla presa con i quotidiani problemi di sistemazioni, restauri, manutenzioni e stramberie.
Nel leggere questa discussione mi sono commosso, aver scoperto che anche voi vi siete dati da fare per i vostri amici aquilani è stato bellissimo!!!! Ringraziando voi voglio ringraziare a nome di tutti gli aquilani tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà, italiani e non. Non mi voglio dilungare sulle problematiche e su quanto successo prima e dopo del terremoto ma voglio solo dirvi grazie di cuore!
Grazie poi a tutti coloro di voi , in primis al Presidente, che si sono recati tra noi per vedere e per capire, ma sopratutto per trasmettere un segnale di fiducia.
Grazie grazie grazie !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(ola)
Una 2 cavalli non ti lascia mai a piedi
...sempre che non gli girino le balle!

bulè

Siamo lusingati che un gesto così "semplice" possa portare un po' di felicità a chi ha avuto tanti problemi.

Quindi GRAZIE a nome del direttivo, e a nome di tutti quelli che hanno aiutato e fatto si che l'iniziatuva andasse a buon fine.


Tra l'altro, la prossima lumaca sarà incentrata proprio su questa iniziativa.


Cedro

Mi permetto di aggiungere...che visto come stanno procedendo le cose da quelle parti, non sarà mai abbastanza  (muro)

Un plauso alla prossima iniziativa!

(felice)
La Meccanica NON è la Moglie del Meccanico!!!