IN EDICOLA

Aperto da Citratoso, 08 Febbraio 2010, 07:38:18 AM

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Citratoso

Ciao, belli.
chi fosse interessato, "Automobilismo d'epoca" rimette in edicola vecchi numeri, 2 al prezzo di 1.
Questo mese ho trovato il n.40 e n.41.
Nel 41 del'ottobre 2008, si parla dei 60 anni di arte di vivere, Citroen 2cv.

Ciao

luigi spino

ragazzi, su Quattroruote di questo mese, a pag. 37, una rarità: la foto di una Ami 8 con motore rotante.
  in hoc signo vinces

citronuevo

#2
giusto  (su) ..eccola qua ( scusate la pessima risoluzione)



con motore rotativo, data in uso a normali clienti  (felice)

..ma non è bassettina? pare abbia le sospensioni pneumatiche...


luigi spino

Fra parentesi: ho scoperto che il nome esatto di questa vettura non era Ami 8 (anche perché credo che quell'8 non avrebbe avuto senso per indicare la cilindrata in un birotore), ma M35.
  in hoc signo vinces

citronuevo

Citazione da: luigi spino - 18 Maggio 2010, 13:15:31 PM
Fra parentesi: ho scoperto che il nome esatto di questa vettura non era Ami 8 (anche perché credo che quell'8 non avrebbe avuto senso per indicare la cilindrata in un birotore), ma M35.

si , l'ho letto pure io ( dopo però  (muoio) )..credo che l'8 sia per il numero complessivo di vetri che avevano sia la berlina che la break..sperando di non dire una castroneria..

citronuevo

Sul Ruoteclassiche di giugno , a pag.10 e 11 , c'è un servizio sul "raduno dei raduni" di Vairano con una bella immagina di auto storiche e non lungo il percorso del circuito.
Interessante e nutrita presenza di beneamate  ;D

Woodstock

Quattroruote esce in edicola con la ristampa del primo anno 1956

http://www.quattroruote.it/qrt1956/index.cfm

qualcuno sa se in questi numeri si parla di bicilindriche ?

Grazie



Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica (Ernest Hemingway)

pata2cv

#7
mi sembra che questo articolo fosse nei primi numeri  (??) ma chi sa dire se nel 1956....
sicuramente sul n°5 (come cita la didascalia) ci sono le prove su strada.... o è il suddetto?
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

bulè

Giancenzo Madaro?!?!?!....





Vicè


Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

GeologoBicilindrico

Citazione da: Vicè - 26 Agosto 2011, 10:06:20 AM
Citazione da: bulè - 26 Agosto 2011, 09:59:46 AM
Giancenzo Madaro?!?!?!....




QUOTONE!! (appl) (muoio)


Ahahaha Giancenzo ma che razzo dici, mi sa che non l'hai vista giusta!
EffeCiIEmme

Woodstock

Citazione da: pata2cv - 26 Agosto 2011, 09:46:01 AM
mi sembra che questo articolo fosse nei primi numeri  (??) ma chi sa dire se nel 1956....
sicuramente sul n°5 (come cita la didascalia) ci sono le prove su strada.... o è il suddetto?

Grazie  (abbraccio)

Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica (Ernest Hemingway)

Ludo

Visto che io ,e tanti altri , non hanno visto quel numero  di quattroruote, e non (forse) conoscono il padrone di quel braccio al vento,

MI SPIEGATE?

grassie! ;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia

pata2cv

#13
Citazione da: ludo1 - 26 Agosto 2011, 18:54:10 PM
Visto che io ,e tanti altri , non hanno visto quel numero  di quattroruote, e non (forse) conoscono il padrone di quel braccio al vento,

MI SPIEGATE?

grassie! ;D
penso riferito al commento finale dell'articolo....
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

Ludo

In questo caso, lo alzo anche io l'avambraccio! ;) ;D

Grassie della risposta!
La stupidità divora facce e nomi senza storia

2cvami

All' epoca in Italia si aveva la pretesa (ingiustificata) di essere i tenutari del "Buon gusto" (gusto molto "americano")... Pensate che Giancenzo Madaro affermava che la linea della "Fiat 600" era molto più moderna di quella della 2cv; alla fine la produzione della "600" è terminata nel 1970, quella della 2cv nel 1990, e l' anno di maggior produzione di quest' ultima è stato il 1974! Una grande lungimiranza, insomma!  ;)
Prima con i "modellini", poi con quelle vere: da sempre in 2cv.
Iscriviti al Registro Italiano 2cv:  http://registroitaliano2cv.it
https://www.facebook.com/groups/CSUCitroenistispezzini/276855059173916/?notif_t=like

Ludo

Piccolo O.T.

La 600 ogni 30km aveva l'acqua che bolliva! (stupid)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Roberto Threeyes

anche io mi associo all'ombrelloooneeee!

se permettete aggiungo una chicca delle mie parti:
Giancenzooooo!VA SUCA VA!(con tutto il rispetto s'intende!) (muoio)


Manug75

Amici, non lasciamoci prendere dalla foga dando giudizi facili e approssimativi.
Giancenzo Madaro parlò di "mercato italiano", e in effetti in Italia la 2CV non ha mai avuto un gran successo.
E' stata scoperta solo negli anni Ottanta, a fine carriera, e da una clientela un pò snob, che voleva distinguersi dall'omogeneità del parco automobilistico circolante nel nostro paese.
Parliamoci chiaro, la 2CV in Italia non si è affermata grazie a quella clientela a cui era destinata originariamente, ma è stata rivalutata solo successivamente da una clientela diversa e del tutto particolare, di nicchia.
Per quanto riguarda la linea della carrozzeria, è oggettiva la sua arretratezza rispetto a tutte le altre automobili. Naturalmente questo è anche il motivo per cui noi appassionati del modello, tanto la amiamo.
La 600, nata nel 1955, era certamente più moderna (carrozzeria ponton) e meglio rifinita, ma quest'ultima era un'apposita scelta della casa madre, uno spirito di concepire l'automobile del tutto particolare.
Le regole del mercato non si possono prendere in considerazione solo quando fa comodo ... ;)

bulè

Citazione da: Manug75 - 30 Agosto 2011, 09:47:23 AM
Amici, non lasciamoci prendere dalla foga dando giudizi facili e approssimativi.
Giancenzo Madaro parlò di "mercato italiano", e in effetti in Italia la 2CV non ha mai avuto un gran successo.

Forse anche grazie a lui che lavorava praticamente per FIAT; così come i suoi colleghi di altre testate e telegiornali.

(felice)

luigi spino

Citazione da: bulè - 30 Agosto 2011, 10:47:30 AM
Citazione da: Manug75 - 30 Agosto 2011, 09:47:23 AM
Amici, non lasciamoci prendere dalla foga dando giudizi facili e approssimativi.
Giancenzo Madaro parlò di "mercato italiano", e in effetti in Italia la 2CV non ha mai avuto un gran successo.

Forse anche grazie a lui che lavorava praticamente per FIAT; così come i suoi colleghi di altre testate e telegiornali.

(felice)


e, "aggiugerobbi", anche grazie ai dazi doganali imposti alla vettura d'oltralpe per non far torto alla patria industria automobilistica...
  in hoc signo vinces

luigi spino

Citazione da: ludo1 - 27 Agosto 2011, 11:59:52 AM
Piccolo O.T.

La 600 ogni 30km aveva l'acqua che bolliva! (stupid)

non sempre: a volte prendeva direttamente fuoco. Parlo per esperienza diretta di me bambino sulla 600 di mio padre...
  in hoc signo vinces

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

CitroBaz


Da ieri è in edicola la replica del Numero 5 di Quattroruote di Giugno 1956 in cui c'è la prova della 2cv, come descritto anche nella presentazione:

http://www.quattroruote.it/qrt1956/numero5.html

Buona lettura a tutti!!

"Siamo come ci siamo fatti..."     (Gandhi)

salbifulco

Citazione da: citronuevo - 18 Maggio 2010, 07:45:32 AM
giusto  (su) ..eccola qua ( scusate la pessima risoluzione)



con motore rotativo, data in uso a normali clienti  (felice)

..ma non è bassettina? pare abbia le sospensioni pneumatiche...



scusate l'ignoranza cosa è un motore rotante o biritore? (nonso)
sdeghedè sdeghedè

salbifulco

sdeghedè sdeghedè

push74

da wikipedia (copio prima che venga"imbavagliato" del tutto):

La M35 fu un'autovettura sperimentale, derivata dalla Ami 8 di normale serie, utilizzata dalla Casa francese per testare la bontà del motore rotativo Wankel. Sul corpo vettura della piccola berlina, trasformata in coupé dalla carrozzeria Heuliez, venne infatti installato un monorotore di 497,5cc da 49cv di potenza. La carrozzeria si differenziava dalla Ami 8 di serie oltre che per le 2 sole porte, per tutta una serie di modifiche: padiglione più basso e rastremato, frontale modificato, interni inediti. Dopo una piccola preserie di 6 unità, venne avviata, presso gli stabilimenti Heuliez, la produzione di una piccola serie di esemplari che la Citroen intendeva assegnare direttamente ad una serie di clienti affezionati che dovevano, in pratica, fungere da collaudatori. La Casa transalpina, infatti, credeva molto nelle potenzialità del motore Wankel, tanto che nel 1967, in joint-venture con NSU, aveva fondato la Comotor, un'azienda destinata a produrre motori rotativi per le due Case.
Dei 500 esemplari di M35 previsti in origine ne vennero assemblati, tra il 1969 ed il 1971 solamente 267, a causa dei costi di produzioni elevatissimi. I clienti selezionati per la sperimentazione, inoltre, s'impegnavano a non vendere l'autovettura, che doveva, al termine della sperimentazione stessa, essere restituita alla casa madre.
Durante i test il Wankel evidenziò alcune luci (rendimento doppio rispetto ad un motore a scoppio convenzionale, elevato rapporto tra cilindrata e prestazioni: la M35 raggiungeva i 144 km/h) e molte ombre: consumi molto elevati (sia in termini di carburante che di lubrificante), scarsa elasticità di marcia, virtuale assenza di freno motore e, soprattutto, modesta affidabilità.
Il problema dell'affidabilità, in effetti, era preoccupante: la maggior parte dei rotori della M35 non erano in grado di superare i 60.000 km di percorrenza e molti cedevano dopo appena 30.000.
Il vantaggio teorico del rendimento era poi mortificato dal Fisco che, al fine della tassazione, raddoppiava la cilindrata dei motori rotativi. In Francia (ma anche in Italia), ad esempio, la M35 era tassata come una 1100cc.
Nonostante i problemi evidenziati dalla sperimentazione e le difficoltà incontrate dalla stessa NSU Ro80 (entrata in produzione nel 1968), la Citroèn volle proseguire ugualmente nello sviluppo dei motori Wankel.
La M35, i cui ultimi esemplari vennero ultimati e consegnati nel corso del 1971, servì da banco di prova per la produzione della GS Birotor (prima ed unica Citroen con motore rotativo prodotta in serie) e per la realizzazione di alcuni esemplari di un elicottero a rotore Wankel.
La M35 è, come detto, stata prodotta in soli 267 esemplari marchiati e numerati (curioso come la numerazione abbia comunque superato le 1000 unità); ad oggi ne rimangono pochissimi ciò ne fa una delle Citroen storiche più apprezzate e ricercate.

byqnno

Citazione da: CitroBaz - 07 Ottobre 2011, 19:21:05 PM

Da ieri è in edicola la replica del Numero 5 di Quattroruote di Giugno 1956 in cui c'è la prova della 2cv, come descritto anche nella presentazione:

http://www.quattroruote.it/qrt1956/numero5.html

Buona lettura a tutti!!


(felice)
Mica sapete se è già stata pubblicata la riedizione con le prove della Dyane?

(guid)

CitroBaz

Citazione da: byqnno - 08 Ottobre 2011, 13:11:50 PM
Citazione da: CitroBaz - 07 Ottobre 2011, 19:21:05 PM

Da ieri è in edicola la replica del Numero 5 di Quattroruote di Giugno 1956 in cui c'è la prova della 2cv, come descritto anche nella presentazione:

http://www.quattroruote.it/qrt1956/numero5.html

Buona lettura a tutti!!



(felice)
Mica sapete se è già stata pubblicata la riedizione con le prove della Dyane?

(guid)



Veramente stiamo parlando delle riedizioni dei primi numeri di Quattroruote, ovvero del millenovecentocinquantasei (1956) perciò di quando mancavano ancora 11 anni alla presentazione della Dyane ...

(muoio) (muoio) (muoio)
"Siamo come ci siamo fatti..."     (Gandhi)

Woodstock

Ho acquistato il numero in questione giovedì stesso, pensando andasse a ruba....


... c'è la prova su strada di una Citroen 2 CV AZ da 425 cc (pensate che inseriscono pure il n° di motore e di telaio  (sorpreso) sarebbe interessante sapere se è ancora in circolazione  (guid))

la 2cv immatricolata il 26 gennaio 1956 aveva al suo attivo prima della prova ben 8650 km  (guid).


Sono 7 pagine  più 2 con dei dati, interessante anche se come notato da molti, l'autore dell'articolo non è rimasto molto soddisfatto di questa vetture andando a scrivere:

Allo stato attuale l'interesse può nascere all'estero, ma non in Italia"


Una curiosità, il prezzo di listino era di £ 725.000 (immatricolata £754.900), guardando al fondo della rivista ci sono i prezzi della auto nazionali italiane e alla stessa cifra si poteva acquistare le seguenti vetture nuove:

Fiat 600 Multipla (4/5 posti)£ 730.000
Fiat 600 berlina£ 590.000



P.S. all'interno c'è un servizio sul salone di Torino e le vetture in prova... immaginate cosa si vede  (sorpreso)



Dobbiamo abituarci all'idea: ai più importanti bivi della vita, non c'è segnaletica (Ernest Hemingway)