Ricordi dal secolo passato

Aperto da mario55, 23 Marzo 2011, 12:37:53 PM

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mario55

Alcuni frammenti di ricordi.

Già a 15/16 anni il mio Babbo mi faceva guidare la 600 nelle strade (sterrate) dietro casa, era un divertimento, anche perché guidare un'auto non mi sembrava assolutamente difficile, anzi era facile e ricordo di non aver mai avuto problemi.

Il tragitto era sempre il solito, 1km poco più, dalla casa dove abitavamo sino alla cascinale dove abitavo il compagno di giochi Claudio (un anno meno di me), li manovra nell'aia, in mezzo a galline, anatre ed altri animali, e poi di nuovo a casa.

Ricordo anche che più di una volta, Claudio di cui sopra, con ovviamente il consenso del padre) mi ha fatto guidare il loro trattore cingolato, veramente uno spasso la guida dei cingolati, per svoltare a destra tiri la leva di destra,  a sinistra quella di sinistra, riesci a ruotare su te stesso con una facilità impressionante.

E poi da militare.

Trento, 19 Ottobre 1975

Arrivammo in caserma io ed il mio amico Lillo di Montecompatri (Roma) ed un altro, tutti e tre freschi della nostra nomina a sottotenente.

Il Capitano ci convoca, e tra i vari convenevoli ci chiede se abbiamo la patente, io e Lillo rispondiamo di si (l'altro non l'aveva), ed il capitano prontamente dice: "Bene farete il corso di guida alle reclute, precisando e sottolineando che noi avremmo fatto solo le lezioni di teoria".

Ricordo ancora queste lezioni un po' improvvisate, almeno all'inizio, in una stanza fredda (l'unico riscaldamento consisteva in una stufa a carbone), ricordo che le delle reclute, una quindicina, ben pochi avevano già la patente, ma la volontà da parte nostra c'era ed in fondo ci si divertiva e riuscimmo a portare a conclusione il nostro compito; e poi era meglio fare scuola guida teorica che portare a marciare le reclute fuori al freddo, Trento nel periodo invernale non è una città calda.

Un giorno avemmo una grande discussione che avemmo io e Lillo riguardante la ventola di raffreddamento del radiatore, cioè se la stessa aspirasse aria dall'esterno oppure la spingesse contro il radiatore (questo in un motore il linea), io ero per la prima ipotesi Lillo era per l'altra.

Discussione che terminò davanti al motore acceso dell'Alfa 1750 di Lillo, con il motore acceso per verificare che avevo ragione io.

O quella volta, che dopo una bella nevicata, ed approfittando dell'assenza del colonnello ci si divertì (sempre con l'alfa) sul campetto sportivo della caserma, salvo prenderci un cazziatone dal capitano, che ci costò una settimana di aperitivi al circolo ufficiali.

O la guida dei vecchi camion CP 48 (camion pesante anno 1948), con le marce non sincronizzate e le ridotte, ricordo sempre la sequenza della cambiata dalla prima ridotta alla prima:
- premere la frizione
- dare un'accellerata
- ripremere la frizione
- alzare la leva della marcia ridotta
- ridare un colpo di acceleratore
- alzare la frizione, e finalmente eri in prima, e così di seguito con le altre marce.

Poi purtroppo il dramma del terremoto in Friuli, ed anche il nostro battaglione fu impegnato nelle opere di soccorso.

Io andai con il secondo turno.

A Gemona.

Il peggio era passato, ma ricordo ancora le immagini di distruzione che vidi il quella terra disastrata (le solite che poi, purtroppo, rividi in Irpinia 4 anni dopo).

Tra i compiti assegnatomi c'erano la realizzazione di una tendopoli, e di partecipare alle opere di sgombero delle macerie, e devo proprio dire che quel triste periodo fu l'unico del servizio militare in cui veramente mi senti utile e con me tutti i ragazzi del plotone che dalla mattina al tramonto si davano da fare con ruspe (inadeguate) e camion inadatti, avevano cassoni adatti al trasporto di terreno e materiali . E non di macerie provenienti dai fabbricati distrutti dal sisma, così come le ruspe più adatte al movimento terra che alla movimentazione di macerie.

Come quella volta che la ruspa, una terna, cioè quelle che hanno la pala escavatrice davanti ed il braccio pescatore al retro; dicevo con la ruspa eravamo in mezzo al Tagliamento a caricare ghiaia per formare il piano per una tendopoli, mi ricordo che facemmo uno strato di circa 1 metro affichè drenasse bene l'acqua piovana.

Quando la ruspa si ruppe, spezzando il supporto del pistone idraulico si conficcò per circa un metro nella ghiaia del fiume, ricordo ancore che riuscimmo a disincagliare la ruspa verso le 9 la sera ed a rientrare in caserma.

Rammento ancora le scorrazzate con la campagnola, in cui avrei dovuto essere passeggero con tanto di autista ma che per 20 giorni guidai solamente io, lasciando all'autista la parte di passeggero.

Effettivamente e ripensarci adesso, a 35 anni di distanza, sembra proprio di ricordare un altro mondo, un'altra era, un mondo diverso e forse più semplice e meno caotico di adesso.

Anche se dietro, già si profilava l'ombra nera delle BR e degli Anni di Piombo.

Mario55
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

Ludo

#1
sarò un'inguaribile romantico, ma pur avendo meno(moooolto meno)anni, e pur non essendo(e qui Mario mi picchia!!!) in età da pensione, ricordo che si viveva mooolto meglio!!!!


P.S. la prima volta che ho guidato, nel cortile di casa, ho piantato il paraurti ed il faro della talbot 1510 gls dei miei contro il portone del garages.............. ;D


Ne ho prese di legnate!!! che ancora fanno male (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Watson

Citazione da: mario55 - 23 Marzo 2011, 12:37:53 PM
Effettivamente e ripensarci adesso, a 35 anni di distanza, sembra proprio di ricordare un altro mondo, un'altra era, un mondo diverso e forse più semplice e meno caotico di adesso.

Anche se dietro, già si profilava l'ombra nera delle BR e degli Anni di Piombo.

I miei ricordi sulla naja risalgono a soli 20 anni fa...

... e non posso dire che era un'altro mondo, ma sicuramente era un periodo felice della mia vita (anche se all'epoca non lo sapevo).


Noto che ci sono delle coincidenze particolari che uniscono le nostre esperienze...

... non ho mai guidato una 600 come hai fatto tu, ma ricordo bene la volta che mio zio mi fece salire sulle sue ganbe e mi mise alla guida della sua 600 nella campagna siciliana

(guid)

UAW, che emozioni dire che stavo guidando o meglio che dirigevo la macchina usando il volante (i pedali erano troppo lontani) e tutto questo all'età di 10 anni (forse), certo poi non ebbi più queste possibilità, tanto che potei guidare nuovamente (usando anche i pedali) solo al compimento dei 18 anni  (nonso)


ma le coincidenze non finiscono qui, c'è anche il luogo dove ho passato 10 mesi di naja.... TRENTO  (sorpreso)

confermo, d'inverno non fa caldo  ;D , solo che per mia sfortuna di mezzi militari non ne ho guidati manco uno, non comprendo perchè fecero il corso di guida ad uno sbarbatello di Scandicci senza patente e non a me che l'avevo gia da un paio d'anni  >:( (ebbene si sono uno dei tanti "rinviati per studio")


ultima coincidenza riguarda il Friuli, non il terremoto, ma la località dove facemmo il nostro campo primaverile, Trasaghis, il paese di fronte a Gemona, particolare come coincidenza vero  ;D

nel '90 ricordo che era tutto ricostruito, non sembrava ci fosse stato un terremoto, ricordo anche che il mio capitano non era del tutto a posto, perche pretese che al campo ci fossero dei camminamenti affiancati da una serie di pietre bianche ... e visto che non si trovavano le dovemmo verniciare

poi per fortuna all'arrivo del Colonnello dall'elicottero si prese un caziatone (almeno così mi dissero), di quel campo ricordo pure la pioggia continua e insistente, le guardie ai mezzi dove c'erano gli specialisti (erano dei camion attrezzati con un cassone chiuso e dentro le apparecchiature per il controllo di non so che cosa (??)) che ci dormivano dentro e noi bagnati fradici a fargli da guardia.....

fu in quelle notti che inizia ad apprezzare i cordiali che ci passava il furiere... e ne apprezzai un bel numero  (bevuta)

.... l'ultimo ricordo di quella esperienza friulana è quando dopo una settimana d'acqua ci trasferirono per una notte a Tarvisio, dove finalmente si potè fare una doccia e dormire all'asciutto, combinazione il giorno dopo uscì il sole e la giornata divenne splendida, solo che invece della licenza, venni spedito immediatamente a fare l'ennesima polveriera  (muro)

(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Ludo

Beh, io la naya l'ho fatta un po da parac......o, non ho avuto la sfortuna/fortuna di essere spedito in luoghi disastrati, ho solo semplicemente sciato ,sciato ed ancora sciato, sulla neve, sull'erba e sull'asfalto, in salita, in piano ed in discesa,, diciamo che la naya la rimpiango, e molto, .un bel periodo!!!!



Ho fatto da apripista alla coppa del mondo del 90, quando Zurbrigghen(si scrive cosi?) vinse di brutto, ed ho aiutato a scolpire la statua di ghiaccio sulla pista......



si era a courmayeur

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