2CV HaFi Kickbox

Aperto da COIO3, 31 Maggio 2011, 11:49:01 AM

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COIO3

La 2cv canta di suo, altroche' se canta, specialmente quando e' in moto e voi tentate di farla arrampicare su per una salita quantunque moderata.

Prima ancora di entrarne in possesso mi lambiccavo il cervello studiando il modo piu' opportuno e contemporaneamente meno invasivo per farla roccheggiare decentemente, a misura della mia bisogna intendo, che' Beniamino Gigli e i gli odierni "amici di maria" non sono proprio il mio genere.

Per produrre un buon volume sonoro occorre dotarsi di diffusori di buona volumetria e da questo punto di vista il generoso baule posteriore sembra fatto apposta per offrire un'adeguata cassa di risonanza.

Resta il fatto che la gente di buonsenso preferisce mantenere il baule alla sua funzione originaria, contenere "roba" all'occorrenza.

Per quanto io non abbia buonsenso da vendere e mi guardi bene dall'acquistarlo altrove, trovo consolante tenere il baule quasi vuoto, adoro avere possibilita' che non sfruttero' mai.

Per produrre un buon volume sonoro occorre dotarsi di un impianto elettrico in grado di offrire almeno una cinquantina di volts e una buona quindicina di ampere.

Niente di tutto cio' esiste sulla 2cv, a meno che non vi dotiate di un survoltore e "adottiate" un alternatore in grado di fornire qualcosina in piu' dei 380Watt offerti dal titolare che, e' giusto ricordarlo, deve "allattare" tutti.

Ho adottato il termine "HaFi" quale acronimo di Half Fidelity, per due validissimi motivi.

Il primo motivo e' strettamente fisico, ho ripiegato su basse volumetrie e sui 12 canonici Volts dell'impianto originario, niente che assomigli ad un buon volume sonoro esce fuori dalla mia vettura.

Il secondo motivo e' strettamente politico, i maschi di razza sapiens si dimostrano congenitamente incapaci nel ragionare in termini di prestazioni assolute.

La soluzione da me adottata, tra tutte le possibili, non e' certamente la piu' "maschia", non e' sicuramente la piu' "tosta" e, dionescansi, men che meno la piu' "lunga".

Le donne di razza sapiens, inquantamente dotate di cervello versatile, sarebbero capacissime di ragionare in termini di prestazioni assolute, tuttavia la garbata versatilita' intellettuale impedisce loro di farlo e per solito si accontentano di quello che passa il convento, che' a smontare un torre campanaria basta molto meno di un banale smottamento emotivo, e loro lo sanno.

Deve esserci un che di femminile nella mia maschia natura, sono uno che s'accontenta facile.



(felice) Mimmo
Whatever Works ;)

COIO3

E' questa la musica che mi piace.

Deve essere necessariamente "straniera".

Non deve parlare alla mia tempia sinistra, il centro del linguaggio ivi residente e' troppo invadente, si prende il controllo di tutta la corteccia cerebrale e impedisce alla musica di infilarsi drittadritta nel tronco encefalico, spogliandola irrimediabilmente di tutto il suo potere psichedelico; un po' come consumare alcool dall'orificium sbagliato, l'alcool si butta giu non si manda su.

Deve avere una buona base ritmica.

Joan Baetz rinuncio' per parecchio tempo ad infilare nei suoi pezzi musicali basso e batteria, il padre, un predicatore di una qualche confessione protestante, sosteneva che basso e batteria evocassero le movenze del coito.

Il padre di Joan Baetz, per quanto presumibilmente frustrato, sapeva il fatto suo, io adoro la base ritmica proprio per quel motivo e non me ne vergogno; mangiatevi il mondo a morsi, prendetevi i soldi, il potere, la fama e il successo; io so perfettamente qual'e' la cosa migliore che mi sia mai capitata da quando sto al mondo, e so anche dove trovarla, e adoro evocarla "pumping up the volume".


A dirla tutta mi piace anche la "pianola" quella che suona nei primi secondi del brano, e mi piacciano anche le sventagliate di chitarra elettrica; non saprei dire per quale motivo mi piacciono le cose che mi piacciono, per fortuna, niente di cui riesca a farmi una ragione mi e' mai piaciuta in valore assoluto.


Il "jingle" di questa canzone apre una delle mie trasmissioni radiofoniche preferite, Ringo su Virgin Radio.

"Datevi fuoco, bastardi" interloquisce sul jingle di quando in quando una voce telefonica, mi piace ricordarlo per qualche psichedelico motivo che non riesco a spiegarmi ma che rimane encefalicamente rocchettaro, ovviamente.


The Charlatans

The Charlatans - The Only One I Know
Whatever Works ;)

Vicè

Citazione da: COIO3 - 31 Maggio 2011, 11:53:47 AM
Il padre di Joan Baetz, per quanto presumibilmente frustrato, sapeva il fatto suo, io adoro la base ritmica proprio per quel motivo e non me ne vergogno;

E allora buona Musica, fratello! (su)

Luther Allison - Evil Is Going On

Aspetto qui in un angolo la prossima puntata... (felice)

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

COIO3

Non sono dei veri kickbox, fece notare vice', all'epoca conosciuto anche come "il capellone", e infattamente sono solo due casseruole dal volume interno di poco piu' di un litro e mezzo, quasi uno e otto.

Cruell, all'epoca detto il "burbero" (oggi di piu'), ricordo tradusse il termine kickbox come "scatola che prende calci", e, a dirla tutta, mai traduzione fu piu' appropriata, infattamente di scatole si tratta, ne piu' ne meno, e quanto ai calci ... caspita se ne hanno presi.

Qui l'ultima revisione del progetto, ritratto in tutta la sua 'mmaccagnata, vilipesa e ruderalis bellezza.





Quella forma non me la sono inventata, l'ho ricavata per raffinamenti successivi.

Cominciai con l'appoggiare un foglio di giornale alla superfice del fianchetto, sagomandolo con la punta dell'indice e infine evidenziando i bordi facendovi scorrere sopra un pennarello nero che, ricordo, puzzava di acido prussico in maniera cosi' inquietante da trovare liberatorio aprire la cappotte per meglio ventilarmi mentre stavo infilato tra il sedile e i pedali.

Non mi dovetti inventare nulla, questa banale ma efficace procedura fu suggerita su queste stesse pagine dal buon cruell, sempre lui, il quale pero' si dimentico' di accennare alla possibilita' di agire "accovacciandosi" nel lato passegero, li dove la pur ristretta zona operativa consente di operare senza costringersi all'apnea; in quel suggerimento l'amico forumista ci mise un pizzico di malizia, io dal canto mio ci misi un'ostinata e cianotica imbecillita'.

Ancora oggi, tastandomi la calotta cranica posso individuare l'arrotondato solco lasciatovi dal cannotto dello sterzo, per non parlare della levetta delle frecce, di provenienza dddiana, malamente riparata con superattack al prezzo di due visite dal dermatologo, extramutua ovviamente, senza R.F. ... neanche come remota ipotesi, ovviamente.

Ricopiai la mia sagoma, per quanto possibile fedelmente, su un cartone, e quello fu uno sbaglio, la sagoma non si incastrava nel vano deputato ad accoglierla, sicche' tolsi un centimetro torno-torno, quello stesso centimetro che avrei voluto togliere sin dal principio; alla fine mi riusci' di procurare la maschera che mi abbisognava.

Le casse acustiche, per quanto casseruole, devono essere costruite in truciolare o medite o qualche altra diavoleria moderna della quale, pur avendone sentito parlare, non mi sono mai preoccupato di approfondire la natura, se organica o sintetica.

In quella occasione io optai per il legno o, per meglio dire, uno dei tanti sottoprodotti del legno.

Nella fattispecie azionai le quattro frecce e tolsi di mano un cassettone ad un losco individuo che lo stava abbandonando sul ciglio della strada; nonostante l'ex proprietario fosse presente, per quanto interdetto, considerai quel cassettone come fosse res nullius, infattamente lo spinsi nel cofano della mia p@anda e andai via senza ringraziare.

Ricopiai la mia maschera sul fondo del cassettone, ricavandone quattro sagome di cartonaccio.

Fui incapace di praticare tagli angolari nel legno del cassettone, sicche' i fianchi della mia scatola sembravano composti con i mattoncini del lego; poco male, incollai i fianchi alle sagome e poi, a garanzia di maggior tenuta, distribui' una bella manciata di viti, quelle di color giallo tendenti al marroncino, e cercai di sigillare il tutto con una bella insaponata di silicone trasparente, quattro etti circa se non ricordo male.

Due viti extra mi permisero di legare due baffi di ferro filato alla struttura delle mie casseruole, baffi che, legati alla carrozza in punti strategici, permisero loro di suonare senza finirmi tra i piedi.

In quell'occasione tirai indietro il sedile anteriore prima della messa in opera, non sono cosi' scemo come sembro, non sempre.

Accesi l'autoradio che avevo ricevuto in dono da un conoscente che ne aveva comprato una migliore, uno di quelli che: "al meglio non c'e' mai fine", in altre parole ... stipendiato dallo stato.

In quella occasione fotografai il mio impianto nuovo di zecca e il buon cruell, sempre lui, sentenzio' che la mia autoradio era d'infima qualita', del qual giudizio gli rimasi grato, pur sempre di qualita' si parlava.

La performance musicale era accettabile, volendola meglio definire, la direi da delazione mafiosa, con tanto di molletta al naso e fazzoletto sulla cornetta; tuttavia suonava, l'avevo fatta suonare io  8)


Un ultimo consiglio, una perla di saggezza oserei dire  ;)

Se vi serve del cartoncino non usate scatole da scarpe, per nessun motivo, in special modo se le scarpe contenute non appartengono a voi, peggio ancora se le scarpe contenute appartengono alla vostra donna.

C'e' poco da disquisire di musica evocativa  (mang) ... il basso e la batteria non si suonano mica da soli  (hit)


(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

Watson

Citazione da: COIO3 - 31 Maggio 2011, 16:35:01 PM
In quell'occasione tirai indietro il sedile anteriore prima della messa in opera, non sono cosi' scemo come sembro, non sempre.

Sentivo LucaPZ al raduno dei raduni che felice come un bambino (non è un'offesa) mi spiegava del piacere di lavorare sulla sua bicilindrica in riparazione avendo a disposizione una piattaforma elevatrice (forse ha un altro nome, ma è quella che serve per cambiare l'olio alle auto senza doversi infilare sotto, neh  ;))


Immagino che nel tuo garage questa diavoleria moderna manchi  (nonso) ma noto con soddisfazione che il sedile indietro lo tirasti  (su)

(abbraccio) (felice)


Tullio De Piscopo - Assolo di batteria spettacolare!!!

per il basso ti consiglio un mago   (appl)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

COIO3

Citazione da: Watson - 01 Giugno 2011, 11:47:57 AM
per il basso ti consiglio un mago   (appl)

Fai bene ad applaudire, ho fatto un giro a "volo d'uccello" e ho potuto apprezzare il brano proposto  (su)

Sempre a "volo d'uccello" ti ho visto fischiettare in altro 3d  (su)

Aquestopuntamente pero' una domanda mi sorge spontanea, e mi piacerebbe fartela vis-avis, per farti apprezzare la cadenza dialettale, tuttavia ci provo ugualmente  8)

Tu t'abbuffi a patati e iu' m'e' fari abbastari u magu? (matto)


Mi costringi a ribadire il concetto e io ribadisco, lento lento, che' sono vecchio del mestiere e non devo dimostrare niente, e con tutta l'orchestra al completo, che' quando si tratta di musica gradisco non farmi mancare nulla  ;D


Ti ringrazio dell'intervento, dimostra che, essendo ben collaborati, ogni occasione e' buona per proporre un po' di musica, e su questo mi pare noi si sia pienamente d'accordo  ;)



Mark Knopfler

Mark Knopfler, Small Potatoes.
Whatever Works ;)

COIO3

Checche' se ne dica, le dimensioni sono importanti, a maggior ragione quando lo spazio viene a mancare.





In alto, e di mio stesso pugno, le misure delle casseruole; i 7.5cm di profondita' sono strettamente commisurati ad un 42 di piede.

In basso, sempre di mio pugno, le misure del feretro che e' possibile sistemare sotto il sedile posteriore senza sacrificare la seduta; i 19cm di profondita' e i 13cm di altezza sono strettamente commisurati a 70kg di peso.


In realta' i 19cm e i 13cm sono le misure esatte di una scatola da scarpe da donna, la qual cosa dimostra incontrovertibilmente che il maschio di razza sapiens si rivela irriducibilmente recidivo laddove la femmina della stessa specie e' bene che si disponga alla pazienza, tanta pazienza.



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

oxi883

uhm.................. i primi rudimenti di impianto hi-fi" corretto" stanno prendendo forma  :)       (appl) mi fa piacere vedere l'impegno  verso nuove esperienze,d'altronde se si ama la musica nn la si puo' ascoltare con l'autoradio e due cassettine appoggiate sul portaoggetti   (nonso)           dalle foto posso intravedere una buona base di partenza che vale la pena di evolvere       se riuscissi ad aumentare il volume della"scatola" sicuramente avresti un incremento di mediobasse  che ti permetterebbe di ascoltare la voce di Mario Biondi nella sua , interezza senza frammentarla tra il front eil rear, le orecchie ringrazieranno  ;D    nn mi chiedere come,se sei arrivato a questo punto saprai dilettarti su come guadagnare un altro litro e mezzo  ;)                quel coassiale da 13 cm" stona" con il tw  che hai messo sopra,in auto per equilibrare il suono di un altoparlante dai toni alti ci vogliono due altoparlanti dai toni bassi e non viceversa in quanto questa con le imbottiture,i sedili,tappetini e rotolamento ruote si "mangia"i bassi, un bel woofer ti migliorerebbe di molto la situazione  (vecchio) il resto alla prossima puntata,aspetto nuove foto  ;D ;D ;D               ah dimenticavo...................butta via quel brutto accendino,il fumo fa male  ;) ;D ;D ;D

COIO3

Ciao Moreno, ti aspettavo  :)

La premessa e' che adesso l'impianto se po vede e se po senti', diversamente non sarei qui a scrivere, mi sarei vergognato a raccontare bugie, vergognato come un "galantuomo" intendo  8)

I bassi ci sono per quanto possibile, considerati e 12volts e i 12watt dell'autoradio, meglio ancora a vettura ferma, come hai giustamente fatto notare, gli alti non mancano e i medio bassi ... ci sto lavorando  ;)

Il fumo mi fa male, fai benissimo a ricordarmelo, e l'accendino farei meglio a relegarlo all'uso che meriterebbe, un innocuo simbolo di un tempo che fu; CCCP in cirillico si scrive SSSR in italiano, e a me piace giocare con le parole, so che te ne sei accorto.

Ti sarai anche accorto che come fotografo sono un cesso, ne piu' ne meno, resta il fatto che non fotografo a vanvera e tu me lo dimostri.

Vedi, fratello, questa stanza porta il mio nome ma non e' propriamente mia; alcuni ci entrano senza bisogno che li inviti, altri devo chiamarli proprio per nome, ad altri, infine, non posso che lanciare segnali.

Che dirti, Benvenuto, fammi compagnia, se vuoi e quando puoi  (abbraccio)



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

La differenza che passa tra una cassa acustica e una casseruola sta tutta nella qualita' dei materiali utilizzati e nell'accuratezza della realizzazione.

L'unica cosa che puo' e deve vibrare in una cassa acustica e' la membrana dell'altoparlante; trasduttore lo chiamano quelli del mestiere.

A questo scopo, nella realizzazione della cassa acustica si utilizzano materiali in grado di ricevere le vibrazioni del trasduttore e di dimenticarle all'istante, un po' come se gli fosse comminata una condanna senza detenzione.

Sapevo perfettamente che i fondi di cassettone che stavo utilizzando per realizzare i pannelli frontale e posteriore delle mie casseruole avrebbero finito per ricevere le vibrazioni dal trasduttore e, lungi dal dimenticarle, avrebbero finito per aggravarle spettegolandoci sopra.

All'epoca tutto quello che mi premeva era di realizzare un box da almeno un litro di volume e che fosse per quanto smilzo possibile.

Accettai di correre i rischi che sapevo avrei corso e imbullonai alle mie casseruole una coppia di "finti due vie", due "figli di nessuno" da 13cm di diametro a cui il progettista aveva pensato bene di far disegnare in mezzo qualcosa che assomigliasse ad un tweeter e che faceva l'effetto di un incisivo d'argento in una bocca sdentata.

I figli di nessuno li avevo ricevuti in regalo da un conoscente che li aveva quasi sicuramente rubati, infatti si vergognava di possederli e me li consegno' camuffandoli dentro la scatola di una colomba pasquale; la resa sonora e la qualita' di riproduzione erano senz'altro commisurabili al prezzo d'acquisto.

Nella realizzazione dei miei prototipi mi comportai come coloro che negli anni '70, percorrendo la tratta ferroviaria Napoli-Roma, si lasciavano persuadere a comprare intere stecche di Marlboro, sapendo con quasi matematica certezza di trovarvi dentro segatura e fogli di giornale, quasi sempre vecchie copie del quotidiano "Il Mattino".

Nelle mie intenzioni era la realizzazione di un progetto a costo zero, portarlo a termine per quella cifra sarebbe stato come pretendere di occupare un tavolino al bar e vedermi cascare ai piedi avvenenti fanciulle, con questa faccia, con questo fisico, senza sgambettarle.

Cacciai di tasca 12.5 euro e acquistai una coppia di tweeter orientabili.

Li acquistai essenzialmente perche' non trovai un benefattore che fosse uno disposto a regalarmeli, e poi perche' una cassa acustica senza tweeter e' come una "tettarella senza ciuccio": nun se po' guarda'.

Volli i tweeter orientabili per il semplice motivo che piu' si alza la frequenza riprodotta dal trasduttore e piu' si restringe il cono di diffusione delle onde sonore, sia sul piano verticale che su quello orizzontale.

In parole povere: se il "charly" non vi soffia proprio in direzione delle orecchie non lo sentirete neanche passare.


Il solo motivo che mi spingeva ad accendere l'autoradio erano quei 2 tweeter, suonavano con tutta la decenza che mi aspettavo, il resto dello spettro acustico, l'ho gia detto, mi veniva grevemente spifferato come fosse una richiesta di pizzo formulata dentro una cabina telefonica.

Gli sfigati come me finiscono per farsi bastare la propria mediocrita' e, senza contarci troppo, confidano nella vecchia saggezza popolare che, consolatoria, recita: cchiu scuru i menzanotti non po' fari.

Venne il giorno in cui una pallida alba parve voler rischiarare i miei orizzonti musicali.

Mi capito' sottomano una coppia di "veri due vie", troppo giovani per essere d'antan e troppo tecnologici per essere veramente vintage, bastevolmente anni '90 per rinverdire i fasti dei miei vigorosi e giocosamente ritmici trent'anni.

Me li rigirai tra le mani tastandoli e soppesandoli, provai la cedevolezza delle sospensioni spingendo i pollici sulla membrana e infine lessi i dati di targa, mi parvero ottimistici pur senza essere presuntuosi, e li giudicai fattivamente calzanti ai 12watt "puliti" erogati dalla mia autoradio.

Trovai facilissimo disabilitare i tweeter che si portavano in fronte, basto' disaldare un capo del condensatore che limitava in basso la loro risposta in frequenza.

Buttando l'occhio al magnete capi' all'istante che quelli erano i trasduttori "strutturalmente" adeguati ad un musico della mia caratura.







8) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3




Trovarmi tra le mani quel pregevole pezzo d'artiglieria leggera mi convinse della necessita' di provvedere alla costruzione di una nuova cassa acustica che non somigliasse troppo ad una casseruola.

E' una triste constatazione, certe cose, peggio ancora certi individui, sembrano meritare la malasorte che li colpisce, altri, nati sotto una migliore o piu' propizia configurazione astrale, sembrano meritare il meglio; quale che sia questo meglio sembrano meritarlo per diritto di nascita.

Non sono un sudicio trovarobe, quando adocchiai la tavola di truciolare che ritenni utile ai miei scopi ci ragionai sopra un bel po' prima di caricarla in macchina; manco a dirlo la tavola giaceva, discinta ma composta, ai margini dell'asfalto.

Si trattava della base inferiore di un qualche mobiletto da cameretta per bambini, i fianchi e il coperchio del mobiletto erano variegatamente dipinti ed incisi, dove non ferocemente escoriati, per non dire mutilati addirittura.

Tre calci ben assestati disarticolarono il legnoso parallelepipedo.

Presa tra le mani la base del mobiletto, la trovai polverosa ma strutturalmente integra, in altre parole idonea a subire le mie dilettantesche manovre da ebanista in erba.

Dopo averla esaminata la lasciai li dove si trovava, un polveroso cantuccio a margine della strada provinciale che son solito percorrere; quel giorno la percorrevo a cavallo della deutche, non mi sarei mai sognato di impolverare o graffiare le lamiere del baulone posteriore.

Due giorni dopo ero a cavallo della p@nda ma, per inclinazione naturale, rimandai a data da destinarsi il prelievo che avrei potuto effettuare due giorni prima.

La settimana seguente, sotto una pioggerella insistente, fermai la p@anda e caricai la tavola nel baule posteriore; era inzuppata d'acqua, ci sarebbero voluti dei giorni per asciugarsi.

"Ben mi sta", mi rimproverai.

In verita' mi rimproverai ben piu' aspramente, e in ben altri termini, nella remota speranza di imparare la lezione, una buona volta nella vita; la verita' e' che non mi prendo sul serio, chi legge e' padronissimo di fare altrettanto.


(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Per prima cosa ricavai un listello largo 6cm cercando di praticare un taglio dritto ed uniforme; facile, facile come convincersi a non rimandare a domani quello che il buonsenso ti suggerisce di realizzare immediatamente.

Evitai di usare il seghetto alternativo, quell'aggeggio elettrico in grado di trasformare una bertuccia in ebanista provetto.

Ci ho provato tante volte ad usarlo con l'unico risultato di dovergli correre dietro, a denti stretti, attanagliato dal terrore di riceverne concrete e dolorosissime mutilazioni.

Ricordo una volta, balneavo sulla spiaggia di Rodia quando vidi un tizio che provava un motore fuoribordo da 40CV dentro un bidone metallico da 250Lt.

Ecco, il seghetto alternativo nelle mie mani si comportava esattamente come il fuoribordo impazzito mandato a tutta manetta dentro un angusto bidone dal "testa che fischia" che fingeva di aggiustarlo.

Giusti i consigli del "manuale del falegname provetto", acquistato sul far della notte durante lo svolgimento del "festival della sangria" celebrato in occasione della "settimana della cirrosi epatica", feci combaciare la lama del bellicoso seracco sulla lunga linea a matita che ero stato in grado di tracciare a 6cm esatti dal bordo esterno della tavola.

Il manuale suggeriva di "lasciar lavorare" il seracco, incoraggiandolo senza forzargli la mano.

Rigirai il seracco sotto al naso per almeno tre minuti finche' mi convinsi che il manuale si riferiva alle mie mani e non a quelle del seracco e cominciai a darci dentro senza premura, trovando che il consiglio fosse giudizioso, se non altro evitavo di sfiancare il braccio destro.

Lasciando che il seracco "lavorasse da solo", col suo solo peso, avrei ottenuto un taglio naturalmente dritto ed uniforme, prometteva il manualetto.

Come avevo motivo di sospettare il taglio si rivelo' realizzato a enaKidozzaK, nonostante avesse richiesto tutto il tempo che impiegai a far girare, e per ben due volte, l'intera compilation degli Aerosmith, scaricata dal tubo e caricata nel lettore MP3 che mi suonava nelle orecchie.

Lavorai di raspa per il resto del pomeriggio finche', lungi dall'ottenere la pur minima complanarita' dei due lati del listello, convenni fosse il caso di gratificarmi con due piattazzi di cavolfiore stufato, stufato lui, scazzato io: pari e patta.






(sorpreso) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Il pomeriggio successivo mi provai a praticare i famigerati tagli angolari sui fianchi del listello malamente realizzato.

Serve un angolo di 150°? semplice: basta un segno di matita e un banalissimo taglio perpendicolare sul fianco del listello stesso; a taglio terminato basta girare sottosopra il listello appena tagliato ed ecco accoppiati i fianchi adiacenti dell'angolo.

Anche stavolta lasciai che il seracco lavorasse a proprio giudizio, e infattamente lui di testa sua fece.

Altrettante soddisfazioni ricavai dalla realizzazione dei pannelli frontali, per non parlare del buco centrale realizzato a misura di trasduttore.

Quel piccolo depravato nipponico da 13cm sembrava la facesse apposta a trattenere il fiato quando lo misuravo per poi espirare violentemente quando cercavo di "centrare il buco"; anche lui mi costrinse a darci dentro di raspa.

Per farla breve, realizzare fianchi e faccia della mia cassa mi costo' l'usura all'osso di una raspa da legno di marca "buona", ovviamente non da me acquistata, nonche' l'infiammazione di tutti i tendini del polso, quelli fasciati e custoditi dal tunnel carpale; otto giorni dopo, soffiandomi il naso, buttai fuori tanta di quella segatura da riempirci un boccalone da "octoberfest".

Con un guizzo d'intelligenza, guizzo tanto piu' gradito quanto inaspettato, mi ripromisi di accoppiare il pannello frontale al margine esterno del listello, il margine opposto a quello da me martoriato; quello si
che era uniforme e orizzontale, necessariamente visto che non lo avevo toccato.

Resta il fatto che, pur dopo una lunga esposizione allo scirocco, tutta l'umidita' assorbita dalla tavola, assorbita a causa della mia pigrizia, comincio' a far gonfiare ed imbarcare il listello.

Ovviamente tenni duro e non mi scoraggiai, d'altronde una manata di chiodi e una bella imburrata di silicone dona integrita' strutturale e restituisce dignita' a qualunque manufatto, quantunquemente mal realizzato.






Quasi dimenticavo  (stupid) vi servisse musica ... risalite al post n° 2, una buona base ritmica che racconta di lenzuola sudate  8)



;) Mimmo.
Whatever Works ;)

fabri2cv

caro Mimmo, qualche lustro è passato da quando ho abbandonato l'utilizzo di utensili non elettrici per la lavorazione del legno o del ferro perchè stufo di risultati che definire mediocri sarebbe ottimistico. Devo confessare a questo punto i miei studi in materie tecniche che avrebbero dovuto fare di me un mago dell'artigianato, inutile dire che nonostante tanto impegno i risultati erano penosi. L'inontro con l'utensileria elettrica mi rianimo e tranne gli inizi burrascosi con la continua paura di mutilazioni con il tempo riuscii a domare questi aggeggi instancabili. Il taglio retto con sega a mano a me non è mai riuscito, così come non mi è mai riuscito di riportare in piano i cubi metallici con la lima nell'ora di meccanica. Per qualche "inesplicabile" motivo la sega inesorabilmente iniziava a girare verso destra o verso sinistra o nel migliore dei casi, quando il taglio era stato fatto seguendo la linea questo non risultava mai perpendicolare. Ricordo però che una volta vidi un falegnare restauratore fabbricare un oggetto sagomato in legno con il solo utilizzo di utensili a mano, inutile dire che alla fine del lavoro tutto risultava perfetto  (sorpreso) . Ma questi sono soggetti particolari e noi umani comuni dobbiamo accontentarci di soluzioni un po' più pressapochiste nonostante la "tigna" ci imponga di essere più precisi possibile.
Bon lavoro  :) ???
Una 2 cavalli non ti lascia mai a piedi
...sempre che non gli girino le balle!

COIO3

Vi servisse musica  (nonso)

Non importa se le parole sono in lingua madre, se saltano fuori da dietro l'ombelico solitamente non transitano per la tempia sinistra, specialmente se le note riescono a spingerle giu nello stesso posto da  dove son venute fuori.



Negrita

Cambio - Negrita - Negrita (1994) - (Video Ufficiale) - HQ & HD
Whatever Works ;)

COIO3




Tra raspa, chiodi, silicone e matta e disperatissima ostinazione mi riusci' di dare sostanza alle mie creature.

Assemblati coassiali e tweeter, saldati i cavi con stagno di primo taglio (a giudicare dal prezzo), soppesai il prodotto finito e lo trovai ottimo e abbondante, mostrava chiari segnali di ponderosa qualita'.

Poste una accanto all'altra, vis-a-vis come si dice, le creature si rivelarono sufficentemente simmetriche e robuste da poter essere promosse sul campo al ruolo di casserottole, un gradino piu' in alto di casseruola semplice.

In verita' parevano somigliare a piccoli feretri asimmetrici.

Per qualche motivo che non so spiegare, mentre le pesavo con gli occhi mi venne in mente la celeberrima frase: la tomba senza nome accanto a quella di Arch Stanton, circostanza questa che puo' essere annoverata tra i tanti misteri del pensiero associativo.

Collegati i terminali dei trasduttori alla proboscide dell'autoradio mi diedi ad analizzare il comportamento delle mie creature.

I tweeter sibilavano come cospirassero ad un'adunata sediziosa, indubbiamente sapevano il fatto loro, suonavano convinti, motivati e consapevoli.

I coni dei coassiali, sollecitati dai chip di potenza dell'autoradio, mostravano una incoraggiante predisposizione all'ampia e lineare escursione; li giudicai ben disposti all'azione e pronti alla pugna, come si conviene a un giovane spasimante positivamente emozionato davanti alla propria donna.

Insomma, mi parve che le premesse per un ascolto accettabile ci fossero tutte.


(appl) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Per quanto riguarda il posteriore delle casserottole dovetti ripiegare ai vecchi coperchi posteriori delle casseruole, per ragioni di spessore, al fine di minimizzare l'ingombro laterale.

Ci crediate o meno, quei due coperchi di cartonaccio influenzano il suono della casserottola; e' incredibile notare come il timbro espresso dalla creatura cambi solo svitando leggermente le viti.

Tappando le casse con qualcosa di piu' smorzato se ne ricaverebbe un sicuro beneficio sonoro; e' una modifica che mi son ripromesso di realizzare nel piu' breve tempo possibile, solo qualche mese addietro ...  (muro)

Allo stato attuale constato che i coperchi di cartonaccio, per quanto nocivi alla resa sonora, si limitano a spettegolare con i fianchetti della carrozza i quali, con mia grande soddisfazione, troncano ogni mormorazione e tacciono indifferenti  (appl)







(nonso) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3




Posizionati i preziosi manufatti all'altezza dei fianchetti mi resi conto immediatamente che nessun baffo di ferro filato avrebbe impedito a quei due scalpitanti torelli di finirmi sotto i pedali, magari sotto il pedale del freno, magari proprio quando un muro di massiccio conglomerato cementizio mi fosse venuto incontro a velocita' sostenuta  (sorpreso)


Dovetti rimandare la messa in opera, dovetti studiare un modo per incatenare le due belve scatenate (??)

Dopo qualche giorno, rovistando nei cassetti di qualcuno di cui e' pio e saggio tacere anche il nome, mi vennero tra le mani alcune squadrette metalliche sforacchiate, ferramenta minuta messa in commercio ad ausilio di quegli imbranati che pensano basti mettersi in mano un seracco per diventare falegnami rifiniti (lingua)

Scopri', non senza sorpresa, che i fori delle squadrette si adattavano alla perfezione ai fori che si trovano sull'appendice metallica a cui e' fissata l'articolazione inferiore delle portiere  :o

Quella felice combinazione mi parve un segno del cielo. (angel)

Se qualcuno provasse a sbolognarvi la storiella che "il delitto non paga", riferitegli da parte mia che sta raccontando cazzate  (giu)  quand'anche non pagasse ... vi fa risparmiare qualche soldarello  (su)



(bb) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Fissate le casse mi misi in marcia, lanciando l'autoradio a manetta.

Il suono era maschio, virile, "dotato" insomma  (cult)

Ne rimasi positivamente impressionato, al di la di ogni mia piu' rosea aspettativa, considerato che la realizzazione non mi era costata il becco d'un quattrino, o quasi.

Il generoso samurai da 13cm riusciva a riprodurre con vivacita' tutte le corde sottili del basso e le padelle piccole della batteria; i timpani e le corde grosse venivano smorzate dolcemente dal piccolo cuscino d'aria della casserottola e il cono si agitava con la lineare signorilita' di un galantuomo, senza produrre disdicevoli pernacchie ne' indecorose sc...  (salut)

I colibri' da 12.5 euro la coppia gorgheggiavano con la delicata compostezza di una signorinella educata in un convento di carmelitane, prendendo la parola solo quando necessario e senza dar sulla voce ai samurai  (inchino)

La composizione si rivelo' armonica, sembrava progettata e realizzata da qualcuno che sapesse il fatto suo; non mi rimase che constatare la bonta' dell'asserzione: "la fortuna aiuta gli incapaci"  8)

Rotolando a venti metri al secondo, in quarta marcia, potei apprezzare la resa musicale dell'impianto come fossi seduto sulle gradinate piu' alte dello stadio, sufficentemente coinvolgente senza essere invadente.

Insomma, "laggiu'" qualcosa suona  (noncicredo)

L'unica nota stonata era vedere le ponderose casserottole oscillare a ritmo della strada, con un movimento che potrei definire a metronomo lento.

Incoraggiato dal fortunato esito del primo saccheggio tornai a rovistare nei medesimi pescosi cassetti allo scopo di racimolare altra ferramenta che fosse idonea allo scopo, e anche stavolta fui fortunato, la qual cosa dimostra che anche la reiterazione del delitto finisce per pagare.





(bb) (bb) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3




Sistemare i fermi superiori non fu propriamente una passeggiata, in effetti e' difficile passeggiare li dove lo spazio viene a mancare.

Tenendo le casserottole in posizione sagomai le squadrette a forza di pollici e maleparole finche' mi riusci' di produrre due sagome efficaci  :-X

Avvitare le squadrette alle casserottole fu facile, molto meno lo fu avvitarle alla plancia.

L'unica cosa che si riusciva a infilava nell'angusto spazio fu una chiave esagonale da 1.5mm; lavorando in punta di dita mi riusci' di tracciare degli sgraffi li dove avrei dovuto forare la plancia.

Subito dopo aver bucato mi resi conto di aver spertugiato lo sgraffio sbagliato; in effetti l'esile chiave esagonale non riusciva a produrre segni visibili sulla lamiera colorata della plancia  (stupid)

Fui piu' fortunato usando un vecchio chiodo arrugginito che adattai alla bisogna sagomando anch'esso a forza di pollici e parolacce  :-X

Subito dopo fu la volta delle viti di fissaggio a cui accoppiai rondella e dado da 7; in quella specifica circostanza le parolacce si rivelarono totalmente inefficaci  :o

Aguzzando il poco ingegno (??) agevolato dal fatto di aver bevuto poco a pranzo, trovai soluzione guidando rondella e dado tramite la summenzionata chiave esagonale da 1.5mm.

Dopo innumerevoli ed esasperanti tentativi riusci' finalmente ad infilare dado e rondella li dove desideravo ardentemente di schiaffarli e la vite si arrese sconfitta dalla morsa serrante della chiave da 7  (puni)

Subito dopo passai a sistemare la casserottola di sinistra.





Se sono qui a scrivere significa che, alla fine, mi riusci' di sistemare anch'essa; posso solo dire che non fu cosa facile.

Giusto per non sprecare parole riporto stralcio di un dialogo tra capo mastro e manovale, ascoltato a viva voce in un bar di periferia.





Comu finiu?

Finiri finiu bona, ma ci vosi tutta la pacenzia de li curnuti!

E sulu tu potevi spitugghiari sta facenna ...




(sicilia) Mimmo.
Whatever Works ;)

Ludo

 (ot) (ot) piccolo piccolo! ;D

C'è da svenire a metter su altoparlanti......si,si! (sorpreso) (sorpreso)

Oggi, preso dalla vergogna di consegnare la raid con la radio MUTA, mi son messo li, avendo preso spunto da questo 3d.

faccio il primo mobiletto, quello lato passeggero



Poi, faccio il secondo, senza ricordare che li ci sta il pedale della frizione, quindi, prima di foderarlo, traccio una bella diagonale, e come fatto mille volte sul cantiere, imposto la sega con l'altezza massima di taglio, e via,taglio il parallelepipedo completo.

La lama ha deviato di quel tanto che basta per andare a sfiorare l'unico chiodino che avevo messo , ed invece di tagliarlo, l'ha sparato via (sorpreso) (sorpreso) (sorpreso)

Doloreeeeeeee!!! dolore fortissimo al collo, mi tocco e sento qualcosa di duro  corro davanti allo specchio, il chiodo era li, tutto conficcato (sorpreso) (sorpreso)

senza pensarci, l'ho tirato via, e li......son svenuto!!!

Non so quanto sono stato li, non ne ho idea,ora il dolore è forte, ed il sangue tanto!!!!!

Comunque, ho finito il lavoro!



e questo è il bastardone!!!! (stupid)



La stupidità divora facce e nomi senza storia

Vicè

Un metodo facile facile è usare le tasche dell P@nda appese sotto la mensola con tre bulloni. La destra così com'è, per la sinistra basta scaldare il pannello di Sx con la pistola ad aria calda e modellarla per permettere il passaggio del cavo di regolazione dei fari.
Se Paperella o Vincenzo Charleston possono postare una foto, può tornare utile :)

Come suona? (felice)

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

Citazione da: ludo1 - 09 Giugno 2011, 17:42:07 PM
(ot) (ot) piccolo piccolo! ;D

Fammi capire (??) ti spari un chiodo dritto dentro il collo e ... ti preoccupi per un banale OT  (matto)

Diciamocela tutta, Claudio, ai fini della documentazione sarebbero bastate 4 foto e le misure; in verita' mi son costruito questo spazio per fare un po' di casino a modo mio.

Se faccio OT io puoi ben permetterti di farlo anche tu, solo ... trova qualcosa di meno truculento per i prossimi interventi :o

Comunque sia, per grazia ricevuta ti tocca di passare dal j-box e proporre un pezzo rock, rock di circostanza, rock da scampato pericolo, qualcosa di duro  (su)


(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Citazione da: Vicè - 09 Giugno 2011, 20:37:31 PM
Come suona? (felice)

Infatti ... come suona? e soprattuttamente, ce la fa a coprire la voce della marmittona raid ;D




Whatever Works ;)

Ludo

Non male, le casse sono dei piccoli 2vie , purtroppo non ho dati, sono entrambe senza etichette, però si comportano bene.

solo con quelle sarà dura coprire il "raglio" della raid (sorpreso)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

L'Amor che move il sole e l'altre stelle

Una qualche forma d'amore fa girare le rotelle dell'universo, una qualche forma d'intelligenza cosmica, se cosi' gradite sentirvela raccontare  ;D

Resta il fatto che quando una cosa gira genera una oscillazione armonica, e' solo questione di fortuna il trovarsi sulla cresta dell'onda o dentro la pancia della medesima.

Tutti giriamo al ritmo di quelle rotelline ed e' gia una fortuna essersi tirati fuori dalla polvere cosmica acquisendo coscienza di se stessi; nessuno dovrebbe sentirsi in diritto di recriminare alcunche'.







Io sono nato pochi giorni prima che scoppiasse la crisi di Cuba, oscuri presagi macchiavano la volta celeste; era la pancia dell'onda cosmica.

Ai miei tempi le radio, i giradischi, i mangianastri, suonavano come se qualcuno grattasse cartapecora con un pettine.

Le musical box dell'epoca lanciavano strida, poco armonici ammonimenti che sembravano generati direttamente nell'oltretomba, una sorta di cantilenante memento mortem.


Le rotelline cosmiche cominciarono la loro lenta risalita e si giunse all'estate del '69, e si disegnarono nel cielo configurazioni celesti particolarmente propizie; era la cresta dell'onda cosmica.

Dei pazzoidi fecero l'americanata di raggruppare giovani intelligenze, capitali freschi e una terrificante e fino allora sconosciuta dose d'entusiasmo, e alla fine riuscirono a piantare la bandiera del proprio paese sulla luna.


In quello stesso anno, ignaro e insipiente, mi trovai davanti, davanti ad un prodotto di germanica provenienza e teutonica tecnologia e ne rimasi folgorato.

Quell'affare suonava, suonava bene, suonava come ci fossero delle persone dentro; quell'affare vibrava, vibrava bene, vibrava come se avesse un contrabbasso dentro.

L'ascolto di quella musical box mi emoziono' positivamente.

Non fu la mia prima emozione, a quell'eta' i maschietti si emozionano con spontanea e ingovernabile positivita', eppure quella fu la prima vera, consapevole, addominale, positiva emozione; fu quello il primo vero convegno carnale al quale partecipai.

Avevo scoperto la mia innata passione per i bassi e la batteria.



Bob Marley

Rastaman Vibration - Bob Marley (Santa Barbara County Bowl)


8) Mimmo.
Whatever Works ;)

Vicè

Citazione da: COIO3 - 10 Giugno 2011, 09:27:20 AM
Dei pazzoidi fecero l'americanata di raggruppare giovani intelligenze, capitali freschi e una terrificante e fino allora sconosciuta dose d'entusiasmo, e alla fine riuscirono a piantare la bandiera del proprio paese sulla luna.

Jane Birkin & Serge Gainsbourg - 69 annee erotique.wmv

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

COIO3

Azz Vice', e' bella sta cosa  :D


Sarebbe stato un ottimo supporto multimediale alle mie astrolabiche esternazioni e, anche se non ho la minima idea di dove diavolo tu vada a scovare 'ste chicche (muro) son contento l'abbia proposto tu.


Non c'e' vergogna alcuna ad essere surclassati dai migliori. 



(mela) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Domenica pomeriggio in campagna, saziamente satollo, in miracolosa "pole" davanti al caminetto.

Sono io che spacco la legna, sono io che la scelgo e la seleziono e la accatasto e poi la trasporto; sono io che mi sporco le mani e che sudo e tutto cio' in una democrazia elettiva mi relega all'ultimo gradino della scala sociale.

Le infreddolite donne di casa, impossibilitate a cacciarmi via di peso dal mio confortevole cantuccio, decidono di effettuare una scappata esplorativa in un megastore di nuova apertura, a Milazzo.

Mi infilo in autostrada, la mia 2cv apre la pista, altre due vetture mi reggono lo strascico, mi spingono con gli occhi, io tengo gli 80 l'ora, e li mantengo nonostante dal cellulare della mia donna una voce rabbiosa sbraita: "digli a tuo marito di schiaccire quel ... di chiodo!"

Nel piazzale ci sono piu' macchine che peli sulla groppa di una pecora, infilo la chiocciola che mi porta sul tetto; sono i primi mesi del 2008, la vettura ha l'avantreno intraprendente, quei cinque o sei giri affrontati in prima marcia saranno ricordati come l'episodio piu' eccitante dell'intera giornata.

La tramontana, debole e tollerabile al livello del suolo, sul tetto si scatena rabbiosa e taglia la faccia con feroce ostinazione, la stessa ferocia che leggo nello sguardo dei parenti, esasperati a causa del forte ritardo sulla pretesa tabella di marcia.

"Aspettami qui, e non dare confidenza a nessuno!" raccomando alla deuche, giudiziosamente parcheggiata tra un lampioncino cieco e un muretto salvasportellate.

Prima di imbucarmi dentro l'ascensore lancio l'ultimo sguardo alla vettura e il petto mi si riempie d'orgoglio; proprio in quel momento una folata di vento solleva le gonne della mia donna, le solleva parecchio, e il petto mi si riempie nuovamente d'orgoglio.

Sono un uomo fortunato io, donne e motori se non altro.

Dentro, le donne trovano tutto il caldo che andavano cercando, l'atmosfera e' satura d'anidride carbonica, umidita' da traspirazione e metano da flatulenze postprandiali; gli assalti del Vibrio Cholerae vengono rintuzzati dagli addetti alla pulizia abbigliati in assetto da guerra batteriologica.

Dentro, puoi trovare di tutto, puoi trovare anche troppo e magari anche di piu', perche' il senso dell'offerta e' fare in modo di riuscire a stimolare quella forma di sfrenatezza che non domanda sazieta', che non desidera soddisfazione.

E' cosa buona e giusta che ognuno riesca a soddisfare la propria personale lussuria senza freni ne' limiti o, peggio ancora, tempi morti; ci sparpagliamo.

Spengo il cellulare, cosi' chiamato per il semplice fatto di essere etereamente collegato ad un certo numero di celle, un limitato numero di celle, un numero di celle cosi' limitato che finisce per non bastare a tutti, in fin dei conti quasi a nessuno.

Guardo quella brulicante massa di morti di fame infoiati di consumismo, non riesco a diprezzarli come meriterebbero e in ogni caso ho in tasca venti soli euro, non posso degradarmi oltre quel limite.

Son passate due ore e ho il mio fagottello sotto al braccio.

Sul tetto i parenti accusano vaghi malesseri o imprescindibili obblighi che li costringono ad una rapida fuga dal culone della mia lumaca; scompaiono all'orizzonte in un lampo di luce come l'Enterprise quando sgusciava via deformando lo spazio tempo.

Abbiamo le tasche asciutte, ce ne rendiamo conto giusto in tempo per bloccare la fila al casello; effettuo una retromarcia mentre la gente mi bestemmia in faccia senza tante cerimonie.

L'infinita teoria di paesini lungo la costa tirrenica e' ingolfata dallo "struscio" gommato, uno struscio cosi' lento da riuscire ad esasperare persino il mio sonnolento cavallaccio senza nome; infilo la prima salita che mi permette di scavalcare le montagne e metto la prua sullo Ionio spingendo la seconda a 3000 giri.

Poche curve prima di arrivare a casa un allocco enorme plana sul tetto della deuche e scivola via oltre il cofano anteriore perdendosi nel buio della notte.

"Figlio di puttana!" esclamo.

"Mimmo!" ammonisce la donna.

"Che ne sai tu? capace che ho ragione io ..." mi giustifico.


Diciannove e novanta, poco meno di cinque euro al kilo, li ho denudati e li tengo sulla scrivania.

"A che ti servono?" domanda.

"Non lo so ancora" rispondo, "ci devo pensare ...".



Bennato

edoardo bennato feste di piazza
Whatever Works ;)