La 2CV a GPL

Dicembre 1999. Squilla il telefono, una signora di Roma chiede aiuto!!!

“Non voglio buttare la mia 2CV, sono in possesso di altre Citroën attuali ma questa è la mia vita, il mio amore, l’adoro, non la voglio perdere”.

Questa era una delle prime telefonate allarmante in merito alla rottamazione, a sentir dire dai telegiornali o letto sui giornali tutte le vetture non catalizzate sono da “buttare”, ma chissà dove l’hanno sentito, non importa non voglio dilungarmi su queste squallide notizie, ormai ne abbiamo tutti la testa piena. Ritorniamo alla telefonata del dicembre 1999 la signora spiega, “non vogliono farmi circolare con la mia amata nel centro storico, ma io ci abito! Come posso fare? aiutatemi voi!”

La stessa sera inizio a buttare su carta degli schizzi per costruire l’impianto a GPL sulla 2CV. I giorni seguenti mi documento sugli impianti, telefono alla Citroen Italia, chiedo alla Motorizzazione civile, spedisco delle E-mail ai comuni di Milano e Roma per sapere se le vetture a GPL potevano circolare nei giorni di traffico parzialmente bloccato (risposta affermativa) allora si parte deciso modificherò una 2CV per adattarla a gas.

Alcune delucidazioni per poter farvi capire fin dall’inizio il perchè di alcuni problemi ad omologare il GPL.

Sulle 2CV e Derivate: (spiegherò riferendomi alla 2CV ma i problemi sono uguali per tutte le Derivate) la 2CV è una vetture raffreddata ad aria, (credo che tutti voi ne siete al corrente) pertanto il riscaldamento dell’abitacolo avviene facendo passare aria forzata dal ventilatore del motore, attorno alle alette delle testate e attraverso degli scambiatori posti attorno ai collettori e parte dalle marmitte.

Attenzione ecco il “divieto”, non è possibile tutto ciò dopo aver montato un comunissimo impianto a gas, perchè di questo? Il rischio comporta che se durante la marcia della vettura con riscaldamento aperto ci fossero delle perdite di gas, esse verrebbero spinte dalla ventola motore e miscelandole con l’aria ed arrivare nell’abitacolo, con la possibilità di creare gravi conseguenze per l’equipaggio.

Dunque al lavoro subito, non bisogna perdere tempo, un solo secondo perso ed ecco che la mente confusa, frastornata, già colpita da milioni di parole “rottama, rottama” spinge un qualsiasi possessore di “vecchie” macchine a firmare per rottamarle.

Ma dal minuto successivo eccomi a lavorare con la mente. GPL + ACQUA + TUBI + IMPIANTO + SERBATOIO, ecc., un paio di telefonate per vedere di recuperare il materiale necessario per le prove senza spendere più di tanto, altre telefonate per informarmi, per sentire diverse campane, ma la telefonata più importante è stata con la Citroen Italia (la quale nei nostri confronti è stata ed è sempre molto disponibile) ma chi mi darà l’omologazione?, ed ecco il mio squillo arriva sulla scrivania del Dott. Mario Maiocchi ufficio tecnico (firma depositata per l’omologazione nel territorio nazionale) Dott. Mario ci stiamo battendo contro la distruzione del parco macchine 2cv e derivate italiano, questa vettura ha contribuito per anni alla vita della Citroën e negli anni è diventata un mito, non perdiamo le sue tracce, mi dia se è possibile alcune informazioni per omologare il gas su queste vetture.

Io ricordo che addietro veniva montato l’impianto sulla GS (il suo motore era un quattro cilindri anch’esso raffreddati ad aria, un motore simile a quello delle 2cv), ma dopo qualche anno venne bocciato da alcune motorizzazioni, credo per via del riscaldamento ad aria forzata con ventilatore.

Come posso risolvere questo problema? eliminare il riscaldamento originale, e modificarlo ad acqua usufruendo della medesima sia per il GPL che per riscaldare l’abitacolo facendola passare attraverso un radiatore munito di ventilatore con bocchetta dell’aria all’esterno del vano motore.

Prese molte informazioni, (devo dire anche a volte contrastanti tra di loro), scelgo quelle che per me sembrano le migliori e con la mia esperienza quarantennale in Citroen e quindicinale in solo 2CV e derivate si comincia.!

Eliminazione del riscaldamento originale sigillatura di tutti i tubi dal vano motore all’abitacolo, modifica dell’impianto di riscaldamento dell’aria con doppie camere dei collettori di scarico, riempite d’acqua per poter servire il polmone del GAS ed il radiatore per l’abitacolo, vaschetta di carico circa 2 litri, pompa elettrica, termostato e tubazione, attorno il ventilatore motore per raffreddare nel caso si dovesse superare temperature alte.

Dopo giorni di prove con tutti i ricambi smontati da rottamai o presi dal mio meccanico Corrado, compreso un bombolone ,smontato da una DS con dentro alcuni litri di GAS, ecco l’accensione e con vero stupore la 2CV si accende al primo tentativo e funziona a GPL, ma ai me a benzina ci sono dei problemi, al minimo, per intenderci sembra un “taglia-erba” si accelera e disaccelera da sola, preciso che il carburatore era stato bucato da un carburatorista professionale, l’unico pezzo che mi ero per messo di non metterci le mani io, anche perchè non sapevo assolutamente la posizione esatta di dove praticare i due buchi che servono ad immettere il gas.

Un paio ancora di telefonate per risolvere il problema alcune idee e provo a forare io un altro carburatore, ma il problema sussiste naturalmente, passano giorni, settimane, anche perchè questo lavoro viene fatto solo nel tempo libero (sempre difficile da trovare, specialmente per uno che lavora in proprio) la sera nella pausa pranzo, il sabato pomeriggio, la domenica. Ma le precedenti telefonate mi avevano insegnato altre possibilità di iniettare il GAS nel carburatore, ordino un kit,( due tubicini curvi che immettono il gas senza dover bucare il carburatore), ma bisognava fare troppe modifiche per installarlo, allora visto il meccanismo decido di costruirne uno per il nostro carburatore, poche ore di lavoro, tubo di rame e saldatore, ed ecco le pipette pronte, posizionate sul carburatore collegati i tubi, accensione ed ecco nuovamente il rombo del motore ok sia a gas che a benzina.

Questo la mattina del 1° gennaio 2000!! si avete letto bene, il 1° gennaio alle ore 10:00 del 2000 posiziono la targa di prova sulla vettura e via a provare la macchina, mi sembra incredibile “eppur si muove….. anche a GPL” aggiungo io a questa mitica frase.

Ore 11:30 devo dirlo a qualcuno, la voglia è troppa, compongo il numero ed ecco Mattia: “Ciao scusa il disturbo ma volevo chiederti: conosci un pinco pallino qualunque che nella mattina del 1 gennaio 2000 sta lavorando per cercare di salvare almeno una 2cv dalla rottamazione!!!!!!?” credo ancora un po’ frastornato dalla mia telefonata mi risponde no! ma dopo una mia spiegazione eccolo capire e complimentarsi.

Dopo alcuni giorni di prove per perfezionare le registrazioni ordino tutto il kit impianto GPL, serbatoio ciambella, valvole, ecc., rismonto tutto l’impinato usato e lo sostituisco con quello nuovo. Porto tutti i documenti all’agenzia pratiche auto per prenotare il collaudo alla Motorizzazione di Cuneo.

Dopo circa due settimane mi viene assegnato il giorno del collaudo, non vi nascondo il mio timore, oserei dire come quando si va dal dentista, nella tarda mattinata ecco il mio turno, arriva il tecnico controlla i documenti, l’impianto, il polmone, la tenuta della pressione, il serbatoio, i tubi, scrupolosamente , poi una piccola risata e un “dove volete andare con questo macinino” anche perchè le condizioni di carrozzeria della 2CV non erano delle migliori, ma nel frattempo porge la sua firma sui documenti: È FATTA!! le gambe mi tremano.

Torno a casa molto soddisfatto ma oserei dire un po’ incredulo della cosa (penso: “troppo facile”). Primo pomeriggio dello stesso giorno squilla il mio telefono, rispondo: “Motorizzazione Civile di Cuneo buongiorno, è lei che ha collaudato una 2CV a GPL?”, “si”, “dovrebbe riportarla in sede. Chiedo io: “ci sono dei problemi?” “no ma venga domani mattina”.

Notte quasi insonne per questa notizia, cosa sarà successo? Effettivamente mi era sembrato un po’ troppo semplice.

Il mattino seguente eccomi nuovamente in Motorizzazione avverto il tecnico del mio arrivo, allorché dopo alcuni minuti arriva seguito da due tecnici e un ingeniere, controllano nuovamente l’impianto avvertendomi che non si erano accorti che la vettura fosse stata raffreddata ad aria, e pertanto doveva avere determinate modifiche per il riscaldamento dell’abitacolo che però io avevo fatto, preso visione e visto che il tutto era funzionale, ma non volendo prendersi delle responsabilità regionali, mi chiesero di fare una relazione tecnica corredata di foto e disegni da spedire a Roma. Nel frattempo mi rilasciarono un permesso per poter circolare in attesa dell’ok dalla capitale.

Tutto questo a febbraio 2000, passarono alcuni mesi ma ai primi di giugno ecco la carta di circolazione, tutto ok 2cv GPL – BENZINA il gioco è fatto!!!! Ormai possono continuare le prove di funzionalità, in autostrada su per i colli, al mare, e durante l’estate in una sola settimana percorsi ben 3000 km con 2 persone a bordo stracarichi di bagaglio ed il serbatoio sempre pieno di benzina( e bellissimo viaggiare e vedere la lancetta dell’indicatore del carburante segnare sempre 4/4) tutto questo con un consumo di un litro di GPL per 12,9 Km., con circa 25/27 litri di GPL = 320/350 , costo da L.1030 a L. 1055 al litro. Per 335 km il GPL a lire 1045 x 26 litri = 27.000 oserei dire non male!!!!

Sto eseguendo alcune prove tecniche riguardanti l’impianto di riscaldamento dell’abitacolo, dopodiché si darà il via alla commercializzazione, per ulteriori informazioni telefonare allo 0171/384145 e chiedere di Franco.

P.S. UN DUECAVALLISTA NON ROTTAMA MAI LA PROPRIA VETTURA

Franco Grosso