Lo sapevate che?

Il logo Citroën


Fu durante il suo viaggio di nozze in Polonia che André Citroën incontro’ la persona che concepi’ degli ingranaggi a doppia dentatura (double chevrons) destinati ai suoi mulini farina. Di ritorno in Francia, Citroën depose il brevetto e apri’ poco dopo una fabbrica nel “faubourg Saint-Denis” a Parigi. Quando comincio’ la produzione delle sue automobili nel 1919, André Citroën si ispiro’ per il suo emblema proprio a questa dentataura, in ricordo della sua prima avventura industriale.
Logo originale
Dall’intervento di Bernard Citroen all’esposizione di Varese l’11.05.2002:….. Logo 1955

Parlando del marchio è Bertoni che ha ridisegnato il logo di Citroën, « les chevrons », i galloni che oggi tutto il mondo riconosce subito. E’ impossibile rifare la storia e ci si potrebbe chiedere cosa sarebbe divenuto Citroën o piuttosto il marchio Citroën senza Bertoni. Non è affatto scontato, che dopo la morte di mio nonno nel 1935, il marchio sarebbe sopravissuto senza il contributo di Bertoni.



La 2cv Pallas


Durante gli anni ’70 la 2CV vede le vendite stagnare, persino declinare. Citroën non sa se deve fermare la produzione del modello o rilanciare le vendite. Diversi sono i progetti elaborati per proporre delle versioni più simpatiche e persino più lussuose. E’ il caso della 2CV Pallas, una versione un po’ retro’ con il cofano che si ispira a quello della celebre Traction Avant e dei bei accessori cromati che richiamano la “Belle époque”. Un po’ troppo “carica” questa 2CV non ha mai superato la stadio di prototipo.



Le Bicéphale


Molti sono i corpi dei pompieri francesi che hanno utilizzato la 2CV.
La più famosa é quella con due anteriori utilizzata dai pompieri di Cogolin nel Var.
Fu pensata dal Colonnello Hourcastagné, ispettore dipartimentale del servizio antincendi del Var, quando durante una ronda di controllo notturna fatta con una 15CV Citroën rimase bloccato in montagna in fondo a una pista non avendo spazio per girar la macchina. DOvette far retromarcia su diversi chilometri guidato da un pompiere con la torcia elettrica alla mano.
Aiutato dal presidente del sindacato dei proprietari forestieri Sig.Espinassy de Venel che aveva a Parigi uno studio di brevetti e grazie ai fondi del consilglio generale del dipartimento del Var, i due uomini acquistano due 2CV a frizione centrifuga. FU cosi’ che nel 1956 negli stabilimenti “Ets Ansart et Teisseire” le due auto furono tagliate in due e le due parti anteriori saldate insieme, indipenenti, ognuna col suo motore cambio e sterzo. Un semplice sistema bloccava il piantone dello sterzo della metà usata come posteriore.
L’auto poteva circolare in un senso oppure nell’altro, senza dover fare inversione. Era un vantaggio molto importante nella lotta contro i terribili incendi delle foreste della Provence.
In fuoristrada poteva funzionare con la prima inserita sulla metà anteriore e la retromarcia su quella posteriore, due persone alla guida cercando di mantenere identico il regime motore…..
Il passo era troppo lungo e l’altezza dal suolo insufficiente per l’uso fuoristradistico, soprattutto in montagna. Inoltre l’auto scatenava strane reazioni sugli automobilisti che si facevano sorpassare su strada….. L’avvento di auto più adatte fece si’ che agli inizi degli anni’70 l’auto fu’ ritirata dal servizio.
Il suo nome in codice era Samba 54 e ne fu realizzato on solo esemplare che cambio’ numero durante gli anni di attività (60, 64 e un numero che finiva per 2); fu ripresa doopo anni di abbandono da un garagista di Draguignan che la conosceva, é stata smontata nell’intento di essere restaurata.


altre curiosità le potete trovare qui