Luglio, agosto, settembre nero

libro

Noi siamo stati colpiti dalla copertina … chissà se al suo interno si racconta anche qualcosina della Dyane!!

Dopo il romanzo d’esordio “Despero”, Gianluca Morozzi ci delizia con la raccolta di racconti dal titolo “Luglio, Agosto, Settembre Nero”. Il libro prende il nome da una canzone degli Area, che si riferiva all’organizzazione “Settembre Nero”, che nel 1972 sequestrò undici membri della delegazione olimpica israeliana alle olimpiadi di Monaco. I fatti, che si conclusero con la prosecuzione dei giochi olimpici come se nulla fosse, la morte di tutti gli Israeliani e la fuga dei tre attentatori superstiti, hanno lasciato un segno indelebile nella storia dei nostri tempi. Trent’anni dopo un altro avvenimento terroristico si è guadagnato un posto nella memoria collettiva e nei libri di storia per i secoli a venire. Si tratta di quello che tutti abbiamo vissuto come la cosa più spaventosa che avessimo mai visto, cioè gli attentati dell’undici settembre. 
La cosa interessante del libro di Gianluca Morozzi, oltre alle sue qualità di scrittore, è il fatto di essere una cronaca dell’estate più calda che si ricordi, quella iniziata con i terribili fatti del G8 di Genova e finita con gli attentati dell’undici settembre e con la conseguente campagna militare in Afghanistan. Tutto questo però non è l’oggetto dei racconti del libro, ma solo lo sfondo. Racconti realistici ma assurdi, in cui un gruppo di volontari della Croce Rossa può emulare le gesta di Robin Hood sui colli bolognesi. I protagonisti sono giovani universitari, disoccupati, sull’orlo dell’età adulta, ma poco propensi ad accettarne le implicazioni. Il linguaggio è fresco, umoristico, arrabbiato e Morozzi è tra i pochi autori italiani ad avere una voce genuina. Parla di eccessi senza darsi arie da Bukowsky. Parla di sesso e amori infranti senza aria di misoginia. Parla un linguaggio giovane senza emulare Salinger. Insomma, ha una voce tutta sua.
Gianpaolo Mazza
tratto da: http://www.zam.it/1.php?articolo_id=1879&id_autore=123

 

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