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Testata incollata al cilindro.

Aperto da COIO3, 20 Ottobre 2008, 19:36:07 PM

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COIO3

Mi trovo per le mani uno "stracotto" di A06/635.

Le testate sono saldamente incollate ai rispettivi cilindri e non c'e' verso di separarle, neanche a chiederglielo per favore.

Non riesco a capire cosa sia stato usato per ottenere una cosi' straordinaria aderenza fra le parti e, lo confesso, non riesco ad immagginare niente oltre la forza bruta che possa riuscire a separarle.

Ho provato a mani nude e con un randello di legno, ma non c'e' niente da fare, restano incollati come due cani......

Non c'e' nessuno in giro per il forum che abbia affrontato e risolto una cosi stupida ed imbarazzante situazione?




Bye. Mimmo
Whatever Works ;)

liberopensiero2cvllistico

Mai successo, credo che la cosa migliore (visto anche il costo di due teste di ricambio...!) si aaffidarsi ad un meccanico con pressa che scaldi il tutto...  (nonso) Prova a chiedere a Guido  :)

COIO3

Citazione da: liberopensiero2cvllistico - 21 Ottobre 2008, 09:40:50 AM
Mai successo....

Ti credo, in effetti a quanto ho potuto vedere leggendo sul forum nessuno si e' mai trovato in una situazione cosi' assurda.

Prima di ricorrere ad aiuti esterni voglio provare a scaldare la testata tenendola appesa e contemporaneamente percuotere il cilindro con un randello di legno (morbido).

Io mi domando se le varie paste sigillanti possano sortire un effetto cosi' tenace e duraturo  (nonso)


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

guidowi

Hai provato con due cacciaviti ai lati facendo contrasto tra le prime alette del cilindro e la testa (era meglio farlo con i cilindri infilati nel carter, stavano più fermi)?
Considera che le alette dei cilindri sono in ghisa mentre quelle delle teste sono in alluminio e sono fragili.
Forse qualche pirla ha messo un sigillante di tenuta non fidandosi della mancanza di guarnizioni ma non saranno saldate.
Io cercherei comunque di fare forza senza scaldare.

COIO3

Citazione da: guidowi - 22 Ottobre 2008, 20:27:49 PM
Hai provato con due cacciaviti .......

E' la prima cosa che ho fatto, sicuro di avere presto ragione di una coppia cosi' "affiatata"; ad un certo punto ho lasciato perdere, mi son ricordato che la ghisa si spezza ma non si piega e l'alluminio, sia pure "drogato" di silicio, cede anche prima.

Ho gia capito che mi serve una buona dose di pazienza, magari il franzose c'e' l'ha in catalogo......

Grazie del consiglio.


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

Peppebug

quando mi capita con i vw, che sono molto simili prendo il martello con le facce di plastica, e batto sul cilindro sui 4 punti cardinali. in genere dopo un po molla.
talvolta si spaccano le alette, ma per me non e' un problema, il 90% delle volte si cambiano i cilindri e comunque finiscono buttati...

patatacotta

 :o ma è il tuo motore!?!

prova con due palanchini quelli ad esse con la punta piatta, dai dei colpetti a rotazione sotto le alette in ghisa del cilindro  (nonso)

(felice)

Tebo

mi è capitato, da ragazzo, con l' Ami8 che avevo allora,
io lo risolsi in modo molto casareccio (avevo vent'anni!!) facendo "bollire" testa e cilindro in un bidone di ferro, abbastanza grande da contenere un gruppo alla volta, in acqua. L'operazione potrebbe danneggiare i gommini delle guidevalvole, ma li dovevo sostituire quindi nessun problema. Il salto termico (da100°-a temperatura ambiente) "schiodò" la situazione. Oggi mi fa rabbrividire, ma trenta anni fa ha funzionato.

In quel caso non capii mai il motivo dell'inchiodaggio, non trovai ne pasta particolare, nè morchia di olio bruciato nè altro.

Mi raccomando, come diceva il mio vecchio maestro di meccanica, il meccanico bravo usa lo stesso martello dell'orologiaio
un dilettante ha costruito l'Arca,
un professionista........il Titanic

Peppebug

ma a questi motori non si cambiano mai le teste? cioe' durante la revisione generica si riutilizzano le vecchie?

COIO3

Citazione da: patatacotta - 25 Ottobre 2008, 12:02:51 PM
:o ma è il tuo motore!?!

No, Toni, non e' il mio motore; e' una "cosina" che ho preso a puro scopo ludico e didattico.

Giorno verra' in cui dovro' mettere le mani addosso al propulsore ufficiale perche' tutto finisce a questo mondo; solo le camurrie non finiscono mai.

Quel giorno saro' preparato ed edotto sulla tecnica motoristica delle 2cv, ed avro' tutta una serie di pezzi di ricambio, tutti quelli che saro' riuscito a non distruggere durante gli "studi di approfondimento".

I cilindri sembrano quelli originali, non sembrano costruiti con ghisa argentina che probabilmente "vale" quanto il pesos argentino; ho intenzione di rettificarli a 74.5 di alesaggio.

Le testate, come saprai, sono oggetti su cui si possono e si debbono eseguire molti interventi, tutte cose che ho intenzione di "godermi" fino alla sazieta'.

L'oggetto su cui avrei voluto concentrarmi con particolare attenzione risulta essere "spaccato" a meta' sicche' posso affermare che l'albero motore della 2cv e' monolitico finche' non lo metti in condizione di defungere.

Insomma mi stavo divertendo finche' questo "inconveniente" non e' sopravvenuto a ricordarmi che la meccanica non e' materia per "ragazzini frettolosi" sicche' dovro' rassegnarmi a mettere gudizio ed armarmi di pazienza, tanta pazienza.


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

patatacotta

Gli antichi metodi immutati nei secoli non tradivano mai. In fratture naturali o in cavità praticate nella roccia anticamente venivano inseriti cunei di legno che, fatti gonfiare con l'acqua, provocavano il distacco di blocchi di marmo delle dimensione di un'hac-higrek (Hy)

Prova!  ;D

COIO3

Problema risolto, e' giusto documentare.

Ci voleva tutta la cocciuta ostinazione di un mulo per aver ragione di questa tenace accoppiata.

Impossibilitato a "percuotere" il cilindro ai quattro punti cardinali per la presenza delle canne delle aste ho ripiegato sull'uso "paziente" di due giraviti impiegati come leve, spingendo in basso sui manici, via via lungo tutta la circonferenza raggiungibile.

Tempo impiegato 900 sec. per ogni pezzo, neanche tanto a pensarci adesso, a pancia piena e a mani pulite.




Nessuna diagnosi plausibile che possa fare luce sulla possibile causa di tanto "attaccamento" fra i pezzi.

Al primo "distacco" ho notato il margine di accoppiamento testata-cilindro notevolmente usurato con evidente mancanza di materiale; la seconda testata, non meno impegnativa della prima, non presentava nessun segno di usura, sicche' non era questa l'origine del problema.




Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

guidowi

Citazione da: krasni dvalòsciadi - 28 Ottobre 2008, 20:53:49 PM
Problema risolto, e' giusto documentare.

Ci voleva tutta la cocciuta ostinazione di un mulo per aver ragione di questa tenace accoppiata.

Impossibilitato a "percuotere" il cilindro ai quattro punti cardinali per la presenza delle canne delle aste ho ripiegato sull'uso "paziente" di due giraviti impiegati come leve, spingendo in basso sui manici, via via lungo tutta la circonferenza raggiungibile.

Tempo impiegato 900 sec. per ogni pezzo, neanche tanto a pensarci adesso, a pancia piena e a mani pulite.




Nessuna diagnosi plausibile che possa fare luce sulla possibile causa di tanto "attaccamento" fra i pezzi.

Al primo "distacco" ho notato il margine di accoppiamento testata-cilindro notevolmente usurato con evidente mancanza di materiale; la seconda testata, non meno impegnativa della prima, non presentava nessun segno di usura, sicche' non era questa l'origine del problema.




Bye. Mimmo.

In pratica hai fatto così  http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=3986.msg115753#msg115753.
Si direbbe che in quel cilindro sia entrata dell'acqua, potrebbe essere la causa della corrosione e dell'incollatura.
forse un po' d'acque è entrata anche nell'altro, non abbastanza da corrodere ma abbastanza per incollare.
Suppongo che il motore fosse stato quindi esposto alle intemperie senza protezione sulla bocca del carburatore.
Può essere?

ciao
Guido

COIO3

Citazione da: guidowi - 29 Ottobre 2008, 01:04:46 AM
In pratica hai fatto così 

Certo, ho fatto proprio come da te segnalato, serviva solo una bella fetta di pazienza; non dispero, seguendo i tuoi consigli, di diventare un bravo apprendista  (abbraccio)

Confesso di aver percosso i due gruppi dopo averli appesi per aria, servendomi di un bastone di legno d'ulivo; sembrava di giocare alla "pentolaccia", ho smesso prima di fare danno e, soprattutto, prima che mi vedesse qualcuno  ;D

Non so se il motore sia stato esposto "ignudo" alle intemperie, comunque non da quando e' in mano mia.

In effetti il carburatore mi e' arrivato separato dal ragno, e' possibile che ci sia entrato qualcosa dentro ma solo da li; la povera bestia sembrava essere stata immersa in una pozza di catrame, nulla avrebbe potuto penetrare lo strato di morchia.

A quanto ho potuto notare il motore perdeva olio da ogni possibile pertugio o giunzione; mancano le rondelle anche dal tubo di mandata dell'olio alle testate, nonche' da due dei sei prigionieri,le parti in gomma sembrano di bachelite e il manocontatto dell'olio...ho faticato a disseppellirlo.

In sintesi quel motore ha girato senza olio fino a spaccare l'albero motore e bloccare un cuscinetto di biella; eppure le minime incrostazioni sul cielo del pistone e le buone condizioni delle canne mi fanno pensare che non abbia girato poi tanto; certo prima di cedere deve aver preso un bel colpo di calore.

In conclusione debbo segnalare che le valvole hanno preso quel colore dopo essere entrate in contatto con il diluente universale che ho usato per "sgrassare" i pezzi; a dire il vero ho cominciato a pulire usando la benzina, ma sembrava che stessi usando acqua di fonte; il diluente si e' dimostrato piu' energico.


Bye. Mimmo.

Whatever Works ;)

COIO3

Citazione da: COIO3 - 20 Ottobre 2008, 19:36:07 PM
Mi trovo per le mani uno "stracotto" di A06/635.

Comprai quel vecchio relitto per "farmi le ossa", prima o poi avrei dovuto revisionare il mio motore ufficiale, giocare con un motore defunto mi sembrava il modo migliore di fare esperienza senza far danno.

La prima cosa che tentai di recuperare furono le testate; la testata e' la zona piu' sollecitata del motore, e' la zona dove avvengono gli scambi termici, e' la zona dove l'energia chimica viene trasformata in energia meccanica; la testata e' la prima cosa che si revisiona in un motore carico d'anni e di kilometri.

La testata di sinistra mostrava di essere in pessime condizioni, in rettifica mi assicurarono che si sarebbe potuta recuperare, avrebbero saldato materiale d'apporto fino a colmare la parte smangiucchiata della cupola e avrebbero ricostruito per intero il margine inferiore, il margine d'accoppiamento testa-cilindro, margine che deve essere in perfette condizioni per garantire la necessaria tenuta senza permettere trafilamenti di gas.

Fecero un bel lavoro.



Non deve essere stato facile ricostruire quella testata, se la tennero in officina 3 settimane; saldavano e poi tentavano di rettificare, puntualmente il materiale d'apporto saltava via e loro dovevano ricominciare daccapo; alla fine riuscirono a fare un lavoro accettabile, piu' che altro per orgoglio professionale, pretesero il solo compenso prepattuito, si limitarono ad avvertirmi "se ne hai un'altra uguale ... buttala".

La testata di destra era in condizioni migliori, se si esclude una piccola crepa all'altezza della filettatura della candela.




Essendomi ormai impratichito tirai via le mie testate ufficiali e provai a montare le nuove testate, sedi valvole rettificate, valvole nuove, gommini nuovi.

Non fidandomi della testata ricostruita feci la stupidata di spalmare un leggero velo di pasta rossa per garantire un miglior accoppiamento testa-cilindro; fu una delle poche volte in cui trasgredi' al verbo citronico e ne pagai le conseguenze.

Dopo ore spese ad effettuare un rimontaggio certosino, all'atto di avviare il motore ebbi la soddisfazione di sentire le mie testate sfiatare allo stesso modo in cui, penso, doveva sfiatare il celebre treno per Juma; ovviamente la vaporiera non si mise in moto.

Dopo aver smontato e liberato le teste dalla diabolica pasta rossa rimontai provvisoriamente senza ventola ne convogliatori; rimontai per provare l'accensione; il motore ando' in moto, non sfiatava e manteneva un minimo regolare; il rettificatore aveva fatto un buon lavoro.

La pasta rossa si limito' a colmare i vuoti che in officina avevano trascurato di chiudere, probabilmente in preda alla disperazione; sta ancora li dopo tanto tempo e tanta strada.



Per ironia della sorte non fu la testata di sinistra a farmi penare; la sorella di destra dimostro' di essere ben piu' problematica; pur esercitando tutta la prudenza dovuta mi riusci' di spanare sia la filettatura del raccordo di lubrificazione che la filettatura delle viti del collettore di aspirazione.

Avendole smontate entrambe in questi giorni ho notato con soddisfazione che entrambe le teste si mostrano pulite, e non denotano nessun segno di trafilamenti, evidentemente colui che le monto' sapeva il fatto suo  ;D

Alla prossima  (felice)


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

guidowi

Ciao Mimmo,
non ho capito: tu hai marciato con la testa con quella crepa tra la candela e la sede della valvola di aspirazione?
In quella condizione la sede è meno trattenuta in... sede rischiando di uscire e la candela stessa trova una filettatura elastica al serraggio.
In pratica è da buttare.

COIO3

Sapevo che l'avresti detto (muro) Che dire a mia scusante (??)

La crepa che vedi e' meno profonda di quanto appaia nella foto, in ogni caso non mi e' riuscito di montare le testate nel 2008, sono riuscito nell'intento solo nella tarda primavera di quest'anno; avranno accumulato 4000km scarsi, 3o raduno siciliano compreso  (guid)

Le ho montate per ripicca, mi hanno fatto soffrire e desideravo ardentemente di "farle lavorare" ad alta temperatura e cosi' e' stato, hanno trottato per tutta la lunga estate calda; tuttavia, lo giuro, non l'ho mai considerata una soluzione definitiva.

Adesso e' ora che le testate di recupero riposino, le testate originali sono in dirittura d'arrivo; come dicevo altrove, l'inverno e' la stagione della messa a punto  (muoio)

La testata e' ancora crepata, tuttavia ha svolto il suo lavoro in maniera egregia, anche stamane ;)




A volerla raccontare tutta, ricordo di aver fatto notare la crepa al rettificatore e ricordo di avergli chiesto se era possibile recuperarla saldandoci sopra dell'alluminio, cosi' come aveva fatto per la testata di sinistra.

Il rettificatore probabilmente non vedeva l'ora di liberarsi di me; ricordo che chiese ad uno dei suoi manutengoli (un certo Pasquale) di andargli a prendere le pistole nel cruscotto della macchina.

A quel punto evitai di insistere e levai le tende in tutta fretta  (cane)

Cio' non toglie che adesso, a distanza di due anni, io non possa tornare a chiedergli di completarmi il lavoro, pagando s'intende  ;D Mi piace il pensiero di avere due testate di riserva messe da parte per i casi di estrema necessita'.


Si vede chiaramente che la testa destra ha le "meches", e' meno "bruna" della consorella di sinistra, segno inequivocabile di miscela troppo ricca d'aria (muro)

Tra le altre cose, spanai le filettature del collettore di aspirazione; dopo averle fatte recuperare con l'elicoil, all'atto di serrare il ragno in posizione evitai di "calcare la mano", nonostante tutti sostengano che l'elicoil ha una "tenuta"  formidabile.

Insomma, emotivamente coinvolto da quelle esecrabili filettature, evitai di serrare a dovere il collettore di destra, come ben dimostrano le guarnizioni bagnate di benzina.





La cosa sbalorditiva e' che la carburazione non si e' mai dimostrata anomala, nonostante nel cilindro di destra entrasse piu' aria del dovuto il motore si e' sempre dimostrato docile e pronto ai richiami dell'accelleratore, senza parlare dell'accensione immancabilmente pronta, a freddo e a caldo ... punte permettendo (muro)



Egregio Guido, ti sembrera' strano eppure questa meritatissima bacchettata che mi hai somministrato mi ha ... come dire ... riempito d'orgoglio; nessuno puo' dirsi veramente 2cvllista se non si e' mai preso un cazziatone dal guru, magari anche piu' di uno; comunque sia, come vedi, mi e' andata bene  (appl)

Come dice il celebre citroranchero questo posto sembra attirare tutti i balordi ... potevo mancare io?  (matto)


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Quelle testate le ho montate e rimontate almeno cinque volte.

L'esperienza peggiore e' stata il ritrovare riccioli d'alluminio nella coppa delle punterie di destra, subito dopo aver applicato l'elicoil al raccordo di lubrificazione.

Ricordo di aver messo in moto per verificare la tenuta del raccordo e di aver spento subito dopo aver verificato l'assenza di sgocciolamenti.

A quel punto apri' le coppe per verificare un'ultima volta il gioco delle valvole e vi trovai dentro due riccioluti ambasciatori di possibili e irrimediabili disgrazie in zona vilbrequin.

Ricordo di aver ripreso i sensi disturbato dall'urlo di una sirena in rapido avvicinamento; ricordo anche di aver vuotato la coppa dell'olio che l' U.M.R. che mi aveva rianimato non aveva ancora voltato l'angolo.

Rivolsi le piu' scellerate maledizioni al delinquente che mi aveva assicurato un lavoro sicuro e "pulito" e in quel preciso momento decisi che da li in avanti avrei fatto a meno dell'aiuto di incompetenti prezzolati.

Per ripulire la disonesta ed ostinata testata di destra si rendeva necessario togliere il castello delle punterie, le molle e le valvole.

Togliere tutta 'sta roba non e' neanche difficile, il problema e' rimontare il tutto, particolarmente difficile caricare le molle per inserirvi i cunei d'arresto, impossibile operare in mancanza di un attrezzo specifico.

Mi rinchiusi in uno sgabuzzino buio, senza sigarette, fermamente determinato a non uscirne prima di aver partorito una qualche idea risolutiva ... possibilmente brillante.

Dopo sei minuti stavo gia montando in macchina con un idea precisa in testa e la seconda cicca in bocca.

Mi procurai quest'affare, non so come si chiami, so solo di averlo pagato 4.5 euro.




Arrivato a casa applicai al piolo superiore 2 "L" metalliche, le fissai con robusto ferro filato da carpentieri e provai immediatamente a "caricare le molle".

Quest'affare del quale, ripeto, disconosco il nome e' in grado di "serrare" qualsiasi oggetto, qualsiasi oggetto che non sia una testata di 2cv.

Appena posizionati i due pioli fra il fungo della valvola e il piattello della molla corrispondente il mio "estrattore" si rifiutava di collaborare.

A quel punto provai a serrare qualcosa d'altro, qualsiasi altra cosa, da un pezzo di binario ferroviario fino ad un "ruotino" 115/80 R 13; il maledetto ordigno serrava tutto.




Appena messo in tensione, il piolo inferiore si piega leggermente e si ancora alla slitta di scorrimento che funge da manico producendo una spinta in grado di sbriciolare un muro di cemento armato, ma incapace di spingere in basso una banalissima molla da valvole.

Il caso volle che, proprio al culmine della mia impotente disperazione, dalla radio cominciarono a diffondersi inquietanti note ispirate al piu' bieco satanismo; fu la chitarra distorta, credo, ad ispirarmi la soluzione.

Forai il manico dell'accrocco e avvitai un bullone per bloccare il piolo inferiore; due minuti dopo avevo molle, piattelli e valvole fra le mani.

L'attrezzo funziona, a giorni lo fotografero' in funzione; liberi di riprodurlo cedo il brevetto senza royalties.

L'unico consiglio, durante le vostre macchinazioni tenete Virgin Radio a volume sostenuto ... aiuta (appl).


Vasco Rossi-Gli spari sopra


(felice) Mimmo
Whatever Works ;)

fabri2cv

Ciao Mimmo, hai appena affermato che il ragno era serrato male e che da un cilindro trafilava benzina e quandi anche aria ma senza aver problemi di sorta, questo escluderebbe quale possibile causa al mio problema di accensione  (matto)
Una 2 cavalli non ti lascia mai a piedi
...sempre che non gli girino le balle!

COIO3

No, fratello mio carissimo, mi spiace deluderti  :(

Quando spanai la filettatura del collettore di aspirazione destro me ne accorsi subito perche' non mi riusciva di serrare; ti lascio immaginare in che stato d'animo girai la chiave nel quadro ...

La mia speranza che forse un solo bullone avrebbe tenuto ugualmente fu subito delusa dal motore che si metteva in moto solo col cilindro di sinistra e si scuoteva in maniera tale da sembrare che volesse mordermi.

A quel punto ho fatto "elicoilare" entrambe le filettature di destra e la vettura si e' messa in moto immediatamente.

Ho solo detto che le testate mi hanno procurato tanti guai e fedele al motto "finche' funziona non toccare" sono andato avanti con il collettore destro non perfettamente serrato, senza saperlo, me ne sono accorto solo in questi giorni.

Che non desse problemi lo dico con sincerita', ho smontato solo per cambiare cilindri/pistoni, e mi e' sembrato onesto riferire la mia faglianza.

Con altrettanta onesta' non riesco a capacitarmi che andasse bene in quelle condizioni, non detonava, non aveva ritardi all'accensione e nemmeno in accellerazione e tirava la 3a li dove solo pochi mesi prima arrancavo in 2a.

Senza contare che appena montate mi accorsi subito che lo scarico "puzzava" meno; insomma avrei giurato fossero perfette  ???


Bye. Mimmo.

Whatever Works ;)

fabri2cv

Grazie mille per le delucidazioni fratello, allora ho ancora una flebile speranza che possa essere una infiltrazione d'aria.
Per il resto ei un grande! Riesci a trovare soluzioni geniali ai problemi più disparati (anche se a volte con sistemi non proprio ortodossi alla cui vista il Guru inorrodirebbe e dai quali, per ovvie ragioni, prendo le distanze).
La trapanazione e l'esecuzione della filettatura del condotto olio ovviamente avrebbe dovuta essere eseguita a testa in giù, ovvero con forza di gravità favorevole alla caduta dei trucioli di lavorazione.
Per curiosità mi sono informato sul costo di un kit per mettere gli elicoil  (sorpreso) 40-60 euri  (muro)
Una 2 cavalli non ti lascia mai a piedi
...sempre che non gli girino le balle!

COIO3

Un automatismo mi consiglia di prendere in considerazione di aprire un nuovo topic, in questo non ci si posta da piu' di 120 giorni, ma se mi astenessi dal proporre qualche nuova foto non riuscirei a rispondere alla fatidica domanda: come e' andata a finire?


E' andata a finire bene, anzi non sarebbe finita per niente se non mi fossi incaponito a voler rimontare le testate originali  ;D


Di queste vecchie teste, fortunosamente recuperate, non posso lamentarmi, erano malridotte, e' vero, tuttavia il lavoro di recupero ha permesso loro di vivere una seconda giovinezza  (su)





Questo e' lo stato in cui ritrovo la testate dopo circa 20.000km di percorrenza, serena percorrenza, mai un problema  (su)


Particolarmente di questa testata, la sinistra, si nota lo stato di perfetta conservazione, fatto salvo il fisiologico ma modesto trafilamento d'olio in zona "cannocchiali"  ;D


La calotta e il margine di questa testata erano in origine "smangiucchiati", mancava un bel po' di materiale, e mi sembra di averne viste altre in simili condizioni, ultimamente.

E allora io sono qui a testimoniare che la mancanza di materiale puo' essere recuperata da una officina in grado di riportare materiale per ricostruire sia la calotta che il bordo di accoppiamento al cilindro.


La morale e': non buttate via nulla, tutto puo' essere recuperato, quasi tutto  (muoio)




(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Le testate originali le avevo fatte rettificare, sia le sedi che le valvole intendo, e subito dopo le avevo fatte lavare, senza sabbiarle, e infine conservate in luogo asciutto e buio  8)


Eppure anche in condizione di massima protezione, dopo due anni di stoccaggio (o sono 3 (??)) sia le sedi che le valvole avevano sviluppato pit di ossidazione  (sorpreso)






Parlando di valvole e di sedi, si intende siano realizzate in robusto acciaio, mica ferraccio, ed e' per questo che si parla di pit di ossidazione e non di ruggine.

E' difficile che l'acciaio sviluppi quel tipo di ruggine biscottata che tanti pertugi provoca alle lamiere  ;D







Resta il fatto che, sia le valvole che le sedi, dopo la rettifica necessitano di adeguato "rodaggio" al fine di realizzare un piu' intimo accoppiamento, necessario per ottenere adeguata tenuta ai gas di combustione, tenuta che garantisce l'ottimale rendimento termico il quale a sua volta produce la migliore spinta alle ruote  8)


In questa occasione ho provveduto io stesso a rodare valvole e sedi, null'altro spendendo in termini d'esperienza se non le abili mosse del meccanico che aveva provveduto a rodare le valvole delle vecchie testate, abili mosse che mi ero ostinato a tenere a mente, spiando l'artigiano al lavoro.

Ovviamente l'artigiano non era contento di avere il cliente tra i piedi, come si suol dire; tuttavia visto che pagavo ha dovuto sopportare la mia invadente presenza e tutte le mie apparentemente sciocche domande  ;D


Rodando le valvole, i pit di ossidazione sono scomparsi, ovviamente (appl)



;) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Rodare le valvole non e' difficile (vecchio) basta procurarsi il necessaire e armarsi di pazienza  (appl)





E' necessario procurarsi la pasta smeriglio, dalle mie parti la chiamano cosi' e io non ho sufficienti competenze in materia per offrirvi una definizione diversa; tuttavia son sicuro che se chiedete pasta smeriglio al vostro bottegaio di fiducia avrete cio' che chiedete, non posso garantire che non vi ridano in faccia pero'  (sorpreso)


In primo piano, nella foto, lo strumento "francese" sedicente rodavalvole, marchiato con numero di serie, cosi' non avrete difficolta' a procurarvelo, pagando s'intende; manco a dirlo, quel costoso bastoncino a doppia ventosa, non giova a una beata ...  (muro)  la qual cosa non vi impedisce di acquistarlo comunque  ;D


Ricordo di aver acquistato un Rolex, tanto tempo addietro, alla modica cifra di 15.000 lire :o




(lingua) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Il bastoncino a doppia ventosa, una fetecchia  (giu)  dico davvero  >:(


Tecnicamente la ventosa dovrebbe incollarsi al fungo della valvola, ottenuta la perfetta adesione si fa girare il bastoncino tra le mani e la valvola dovrebbe ruotare, forse, quella ventosa non si appiccicherebbe nemmeno al bostik crudo  (muro)


Giusto per il fatto che bisogna spingere la ventosa sulla valvola, considerato che il bordo della valvola e' impedito dalla pasta smeriglio, diventa fisicamente impossibile che la valvola ruoti sul suo asse, e piu' spingete sul bastoncino e meno la valvola si mostrera' disponibile a girare, e piu' vi incazzate e tanto piu' le mani vi suderanno e tanto meno presa faranno sul bastoncino  (muro)


Se riuscite a mantenervi calmi vi verra' la bellissima idea di cambiare orientamento della testata, troverete intelligente smettere di spingere sulle valvole  (eli)


A quel punto prenderete la testata e ve la infilerete tra le cosce, e riprenderete a smanacciare sul bastoncino, ma proprio per il fatto che la testata si trova a 90°  non vi riuscira' di spingere sulla valvola, e la valvola stessa rimarra' ferma nella sua sede, come fosse saldata, senza contare che per operare con coscienza dovrete sistemare i 2 cannocchiali in quella zona in cui solitamente riposano, indifesi, i 2 testicoli che avete in dotazione   (sorpresa)


Quanto ho resistito? poco, molto poco, non fosse altro che tutto quello smanacciare mi ha fatto tornare ai nefasti di un'adolescenza infelice, tanto che io stesso mi son detto: ma che schifo sto combinando  (sorpreso)


Era proprio il caso di cambiare sistema  ;D



Marvin Gaye

Marvin Gaye~Got to give it up



8) Mimmo.
Whatever Works ;)

Marchino

Citazione da: COIO3 - 16 Maggio 2013, 11:25:58 AM

Quanto ho resistito? poco, molto poco, non fosse altro che tutto quello smanacciare mi ha fatto tornare ai nefasti di un'adolescenza infelice, tanto che io stesso mi son detto: ma che schifo sto combinando  (sorpreso)


(muoio) (muoio) (muoio)

COIO3

Il meccanico a cui tentavo di rubare il mestiere, non tutto ovviamente, solo il poco che mi serviva  ;D  aveva cercato di togliermisi dai conigli allettandomi in vari e fantasiosi modi.


Mi informo' che al bar in piazzetta avevano portato un calcio balilla, "quello dei nostri tempi" disse, ma io non me ne detti per inteso e continuai a spiare da sotto la sua ascella sinistra (lingua)


Come ultima carta gioco' quella dell'asparago selvatico, disse che la scarpata proprio dietro l'officina si era riempita di succulenti ricacci, "con queste scarpe?" replicai io, e lui ri rassegno' (lingua)


Lui uso' un trapano professionale, io no, io usai una cineseria di poco prezzo  ;D





Non lasciatevi ingannare dall'assenza del marchio, nemmeno dagli occhi a mandorla (vecchio)  come fosse una sostanza psicotropa, finche' ne fate un uso personale non avrete noie, i problemi nascono quando il trapano stesso si accorge che lavorate conto terzi, in questo caso fonde e si disintegra nel momento stesso in cui infilate la spina nella presa  (sorpreso) esistono troppe testimonianze per temere eventuali smentite.


Il tizio infilo' una punta dotata di ventosa, una ventosa buona intendo, e opero' a suon di grilletto spingendo sul fungo della valvola lato calotta  :(


Io no, in tema di ventose avevo gia dato, e il pensiero di procurarmi una punta da trapano dotata di ventosa non mi sfioro' minimamente, in primo luogo perche' avrei dovuto comprarla, e cio' e' contrario ai miei principi  (giu) e in secondo luogo perche' le ventose, come gia detto, mi erano diventate odiose (vomit)


Non avrei voluto una punta a ventosa neanche se me l'avessero regalata  >:( ma nemmeno se me ne avessero regalate due   >:( 


Certo, se oltre alle due punte mi avessero regalato anche mezzo prosciutto allora si che avrei potuto recedere dalle mie posizioni, salvo che avrei mangiato il prosciutto e cestinato le ventose (lingua)




8) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Lo stelo della valvola va lubrificato (vecchio) 


Lo stelo non va inzuppato  (giu) gli si mette la testa sott'acqua, poi la si fa sgocciolare, poi la si pone in piedi e si lascia lacrimare il residuo lungo il gambo, un po' come ungere una teglia prima di stendervi dentro il mangereccio  ;D 


Non esagerate con l'olio, l'olio ha la pessima abitudine di raccogliere tutto quello che mai vorreste raccogliesse, e altrettanto malvagiamente distribuisce quanto non avrebbe dovuto raccogliere  (sorpreso)


Useremo della pasta smeriglio, la quale con un po' di pazienza riuscira' a smerigliare il solido acciaio, la quale in men che non si dica sbranera' a morsi il tenero metallo biondo della guida delle valvole, ne piu' ne meno come farebbe un mastino che riuscisse a rubarvi dal piatto una costata di vitella  (sorpreso)


Moderate l'uso della pasta smeriglio, cosi' come moderate l'uso dell'olio che la medesima pasta potrebbe raccogliere e portare vicino alla tenera guida :o


Una volta lubrificato lo stelo, inseritelo dentro la guida lato calotta, il lato punterie e' sdraiato sul tavolo; l'eventuale esubero di olio che la guida raccoglie ed espelle si limitera' a scorrere lungo il collettore verso l'uscita; pulite il collettore  ;D






Tirate via la valvola unta dallo stelo e distribuite un velo di pasta smeriglio, prima ovviamente avrete provveduto a rimestare per bene il prodotto smerigliante, e subito dopo prelevate il prodotto usando la  punta di un cacciavite a taglio, piccolo taglio, come fosse una diecieuro ;D


In punta di cacciavite, portate una smoccolata di smeriglio al bordo della valvola, e solo sul bordo, giammai sul fungo, se imbrattate il fungo ripulitelo, diversamente la forza centrifuga portera' l'aggressivo prodotto dove non vorreste che andasse (vecchio)


Non ho fotografato la valvola unta e lo smeriglio distribuito sul bordo della stessa, a quel punto avevo le mani imbrattate  ;D 


Se volete sapere quanto e' un velo di smeriglio, considerate la quantita' di smalto necessario a pittare un'unghia, non la vostra, anche se nulla vieta a un maschio di spennelarsi le unghie  ;D


Magari le unghie di una donna che vi gira per casa, magari le unghie dei piedi, quando accavallano le gambe e poi chinano capo e scollatura e con gesti lenti controllano la distribuizione di una lacrima di prodotto  (mang)


Se riuscite a concentrarvi sulle estremita' giuste saprete perfettamente quanto smalto e' necessario a pittare una singola unghia   ;)




J.L.

John Lennon - Woman




(gatto) Mimmo.
Whatever Works ;)

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

Come si usa il trapano (??)


Consiglierei di sdraiare la testata a calotta verso sotto e punterie verso di voi, il ditino spinge il fungo dal basso e la testa del madrino ingoia la punta dello stelo; ma non e' comodo operare cosi'  >:(  e se solo evitate di far girare il trapano a 15.000 giri allora potete sdraiare la testata su un fianco e tutto diventera' prodigiosamente piu' semplice  ;D


Cosi'  ;)






Se a 15.000 no, allora a quanto (??)

Fate conto di avere la batteria spompa, le candele in corto e il carburatore vuoto, dopo qualche decina di secondi il motorino d'avviamento comincera' a lamentarsi svogliato; questo e' il regime giusto per il vostro trapano  (su) in sintesi regolatevi a orecchio e siate moderati  ;D


Prima di avviare fate aderire la valvola alla sede.

Appena in moto sentirete la valvola masticare, come avesse terminato il caffe' e beccasse lo zucchero in fondo alla tazza.

Dopo qualche secondo sentirete lo zucchero che si scioglie, quello e' il momento in cui si spinge la valvola avanti di pochi millimetri, senza permettere che il mandrino accelleri.

Subito dopo si riporta la valvola in contatto con la sede, lo zucchero ritorna e nuovamente dopo pochi secondi torna a sciogliersi; spingete ancora una volta in avanti e subito dopo tirate indietro.


Quanto dura 'sto vai e vieni (??) 


Fate conto di aver perso il controllo, in questo caso la signora vi rimproverera': "aspetta almeno che si asciughi lo smalto, bestia!" (mang)


Il tempo di smeriglio e' piu' o meno il tempo che impiega lo smalto da unghie ad asciugare  ;D  pochi minuti, forse ne bastano anche due  (appl)




(gatto) Mimmo.
Whatever Works ;)