restauro stufa

Aperto da lucajack2cv, 13 Novembre 2008, 12:12:37 PM

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Beppe

Ho letto tutti i post. Che delusione! Credevo che la "stufa" fosse zorro gris!
Ditemi perché, se la mucca fa muuuuu, il merlo non fa meeeee...?

gio K 5000

Citazione da: Beppe - 06 Agosto 2009, 20:44:47 PM
Ho letto tutti i post. Che delusione! Credevo che la "stufa" fosse zorro gris!
mangerai la mia polvere.....
"liberiamo i telai marci!"

da zero a cento? in giornata....

Beppe

Ditemi perché, se la mucca fa muuuuu, il merlo non fa meeeee...?

ezechiele

Citazione da: gio K 5000 - 06 Agosto 2009, 22:24:16 PM
Citazione da: Beppe - 06 Agosto 2009, 20:44:47 PM
Ho letto tutti i post. Che delusione! Credevo che la "stufa" fosse zorro gris!
mangerai la mia polvere.....

quale polvere ? quella del telaio marcio ???? be' in effetti l' ammiraglio Beppe ha ragione a Zorro gris un bel camino non starebbe male il colore si adatta bene, magari anche un bel tender per il carbone ...... (appl)

lucajack2cv

#64
Come due anni fa, quando aprii questo topic, come lo scorso anche quest'anno l'inverno bussa alla porta.

Con un po' di impegno stavolta potremo affrontarlo col beneficio di un salto di vari decenni nel progresso tecnico, entrando di slancio nell'era del riscaldamento centralizzato del XX secolo, riattivando l'impianto a radiatori in ghisa che equipaggia la casa dagli anni 50 che farà finalmente capo ad una moderna caldaia dalle grandi potenzialità:



Si tratta di una caldaia chiamata "Sarbina" composta da elementi modulari in ghisa.  Me ne fece dono il presidente del 2CV Club, Franco Grosso, dopo aver rinunciato ad adottarla per il riscaldamento della sua officina e fu forgiata dalle Fonderie  Bongioanni, probabilmente intorno agli anni Trenta,  nello stabilimento di Cuneo o in quello di Fossano.


"Bongioanni è sicuramente tra i marchi del settore riscaldamento più antichi e ricchi di storia. Bisogna infatti risalire al 1907 per trovare le origini dell'azienda che diede il via ad una delle più straordinarie avventure imprenditoriali del Piemonte e della provincia di Cuneo in particolare. Il nome Bongioanni si deve al suo fondatore, personaggio tenace e capace che seppe guidare con successo l'azienda fino al secondo dopoguerra.
Da semplice officina meccanica l'azienda si ampliò diversificando la produzione e iniziando nel 1916 la fabbricazione delle prime caldaie e di radiatori in ghisa.
Da allora e per tutto il secolo fu un'inarrestabile crescita che portò il marchio Bongioanni in tutta Europa e in tutto il mondo, affermatosi soprattutto come leader nella produzione di caldaie a basamento in ghisa di piccola e media potenza.
Numerosissimi i modelli che nel corso della storia hanno rappresentato punti di riferimento inarrivabili per tutto il settore.
A partire dal 2007, l'anno del centenario, il centro direzionale Bongioanni (dopo una parentesi milanese) ritorna in provincia di Cuneo, a S. Defendente di Cervasca, sede in cui aveva nel frattempo mantenuto la produzione delle caldaie in ghisa."

http://www.bongioannicaldaie.it/index.php?method=section&id=22


Le fonderie Bongioanni, in origine Manfredi-Bongioanni (MB)  hanno in realtà una storia più complessa  e hanno prodotto non solo caldaie ma imponenti macchine per la fabbricazione dei laterizi e la lavorazione del legno. Molti esemplari  sopravvivono  nei laboratori della zona..






..o sparse per il mondo:



Bongioanni Horizontal Bandsaws Models STO/1 - STO/2.
Bongioanni Horizontal Bandsaws Models STO/1 - STO/2. - Differ from other types of horizontal log bandsaws, as besides normal sawing they can be equipped with circular saws for vertical cutting. An electromechanical or electro-magnetic divisor can be installed. Up to nine circular saws can be mounted for cutting vertically.
MANUFACTURER: Fonderie Officine Meccaniche Bongioanni, Fossano, Italy.
http://www.fao.org/docrep/x5400e/x5400e08.htm



La prima sede delle Officine  Manfredi-Bongioanni è fortunatamente sopravvissuta anch'essa, in quella che un tempo era la zona industriale della città  percorsa dai navigli, così come la villa cavallerizio-padronale..







Ma torniamo all'oggetto in questione, che secondo il motto dell'azienda garantirà serenità e  tepore domestico per tutta la brutta stagione..



(vecchio) "Giammai rimpianti, con questi impianti!"
PS  (spett) diffidare delle imitazioni.. http://www.fonderiabongiovanni.it/


Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

#65
Purtroppo non ho foto del ripristino che ha riguardato soprattutto una mega-spazzolatura esterna e interna e la riparazione di alcuni particolari in ghisa danneggiati, per fortuna non gli elementi in cui passa l'acqua.

Dalla precedente impresa avevo già capito che saldare la ghisa è quasi impossibile, con la saldatrice a filo sono comunque riuscito a riparare la cerniera dello sportello superiore, il convogliatore dei fumi sul retro e la farfalla che regola il tiraggio, si vede qui il montarozzo ferroso (in pratica il materiale riportato sui due lati si unisce e imprigiona la ghisa ribelle in una morsa d'acciaio):



Una visione d'insieme in cui si nota il tubone della mandata dell'acqua riscaldata ed il manometro d'antàn..





Questi gli sportelli frontali..





Nella parte superiore è visibile il doppio condotto che raccoglie i fumi anteriormente, come in un forno, e li porta sul retro scaldando la parte più alta dei tubi. In basso la griglia su cui possono comburre tronchi interi, mica legnetti..




Sul retro due galletti d'ottone trattengono uno sportellino d'ispezione mentre in basso è visibile un'altra ispezione, il rubinetto di scarico dell'impianto e l'attacco al tubone del ritorno dei radiatori:





Qui il voletto d'areazione nello sportellino in basso, anch'esso in solida ghisa..


Per sigillare le giunte ho utilizzato il medesimo mastice per altissime temperature usato per la stufa precedente (il cui limite d'impiego è passato frattanto da 1200 a 1600°C) mentre il nero opaco che la rifinisce è una vernice da marmitte garantita a 600°C e prodotta da qualche bòita nella banlieu torinese, vi fornirò gli estremi.

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

#66
Questa specie di locomotiva andrà a sostituire l'attuale caldaia, di cui mi fido assai meno trattandosi di un modello in lamiera smaltata, in cui la fiamma scalda direttamente un polmone metallico le cui condizioni sono molto incerte. Oltretutto la "bocca da fuoco" è minuscola ci entrano solo rametti insignificanti (nonso)


Purtroppo adattare le tubazioni principali alla nuova caldaia sarà causa di irriferibili bestemmie da parte dell'idraulico, per il resto le modifiche non sono molte: qui si nota una parte dell'impianto e dei radiatori vintage..


.. altri radiatori, danneggiati dal gelo e dall'incuria, giacciono per il momento  inutilizzabili:




Ma per fortuna il nostro grande amico metallurgico e duecavallista Giga mi ha da tempo consegnato belli e impacchettati altri radiatori che gli avevo pregato di sabbiare  (su)



infine su questo esemplare potete riscontrare il marchio di fabbrica delle prestigiose fonderie "Manfredi e Bongioanni" alla cui centenaria esperienza affido il comfort della mia famiglia per gli anni a venire..





In realtà l'impianto combina quanto descritto con elementi del XXI secolo, in particolare quattro pannelli solari che contribuiranno a riscaldare l'acqua, non quella sanitaria ma appunto quella del riscaldamento, in collaborazione con un grosso accumulatore isolato (1500 Lt) in grado di immagazzinare il plusvalore energetico generato nei periodi di pieno regime della caldaia, per rilasciarlo al momento del bisogno.

Vi farò sapere se funziona, nel caso qualcuno voglia seguire la stessa via verso la modernizzazione domestica..  (felice) Giammai rimpianti con questi impianti!

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Luis




.. altri radiatori, danneggiati dal gelo e dall'incuria, giacciono per il momento  inutilizzabili:


[/quote]

Bellissima quella locandina!!! Se mai pensi di venderla ....

pata2cv

vuaoooo!! Che bbestia  (sorpreso) questa è un gran bel reperto fossile divora legna (appl) ne avevo vista una simile negli scantinati della mia scuola (ormai non più) paravia di via del carmine, sempre bongioanni e scaldava parte degli uffici militari antecedenti nei locali del pianterreno ...ti parlo di 3/400m° poi diventata laboratorio scolastico di Offset con le pachidermiche Heidelberg a metifoglio posteriore, ma rispetto il modello smaltato più adatto forse al carbone qui puoi veramente usare  ceppi di rovere e faggio e te la dimentichi per tutto il giorno.. ottimo, ottimo esemplare
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

lucajack2cv

#69
Credo anch'io che un simile mostro ai bei tempi scaldasse un intero palazzo, ci confido seriamente e già mi immagino il calore del focolare domestico..


;D Potrei proprio chiamarlo "Il Generale" come la locomotiva di Buster Keaton   (foto)


(felice) Lj

PS: bello sì il poster del raid portugal-marocchino, Luis (su) anch'esso è un dono, di Bruno Caravanpetrol, non potrei mai separarmene..  (abbraccio)

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

COIO3

Complimenti Mastro LJ, un riciclatore da competizione (adoraz)

Seguendo il suo illuminato esempio anche io sto cominciando a riciclare qualcosa, robetta che mi entra in tasca o al piu' nel cofano posteriore della mia "simpatica mula italiana" a 4 umidi cilindri  (muoio) sono ben lontano dal "half-ton" dell'artiglieria da lei strategicamente dispiegata.

Le auguro di riuscire a trovare "polvere" sufficente ad alimentare le spettacolari e ponderose bocche da fuoco asservite alla confortevole magione; ho idea che quest'anno l'algido generale verra' sconfitto.

Mi son sempre chiesto dove rivolga il suo sguardo l'immortale Buster (??)



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

fabri2cv

Condivido lo spirito riciclazionista lord lucajack ma se avessi portato in casa un siffato mangiafuoco mia moglie mi avrebbe relegato con lo stesso nei gelidi boschi del circondario  (compl)
Una 2 cavalli non ti lascia mai a piedi
...sempre che non gli girino le balle!

Pacifico

Vedo che il progresso continua la sua corsa inarrestabile anche in luoghi insospettabili. Adesso Lj si è portato solo ad un secolo di distacco da un sistema tradizionale.
Ho delle riserve sui pannelli solari per uso riscaldamento, non tanto per il funzionamento e neanche per l'aspetto ipertecnologico che daranno al citroranch, ma per l'investimento affrettato .... forse conveniva aspettare il teleriscaldamento offerto dalla prossima centrale nucleare.

A parte gli scherzi, un buon modo per riscaldare un ambiente è di isolarlo per bene. Ritengo i soldi spesi due anni fa per l'isolamento della casa (tetto, cappotto e serramenti) tra i migliori spesi nella mia vita ... consumi abbattuti e sensazione di benessere in tutte le stagioni

Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

narota

D.A. club cochabamba

lucajack2cv

#74
Citazione da: Pacifico - 24 Settembre 2010, 20:59:22 PM
... forse conveniva aspettare il teleriscaldamento offerto dalla prossima centrale nucleare.
..

Ancora non escludo di cambiare all'ultimo la fonte energetica.. Stiamo studiando il prospetto informativo inserito dagli ZD nel sacchetto del raduno Ferrere X..  



Citazione da: Pacifico - 24 Settembre 2010, 20:59:22 PM
..
A parte gli scherzi, un buon modo per riscaldare un ambiente è di isolarlo per bene. Ritengo i soldi spesi due anni fa per l'isolamento della casa (tetto, cappotto e serramenti) tra i migliori spesi nella mia vita ... consumi abbattuti e sensazione di benessere in tutte le stagioni
..

A questo abbiamo in parte già provveduto, in questa imagine possiamo vedere in sezione la muratura del primo piano: al preesistente muro in mattoni pieni di soli 25 cm di spessore ne è stato accostato un altro in blocchi cellulari di gasbetòn, un materiale già molto isolante cun interposto materassino di 4+4 cm di lana di roccia in pannelli semirigidi, con pellicolariflettente interna in alluminio, posato a giunti sfalsati e nastrati con nasto di alluminio  (su)



Naturalmente ciò introduce l'ampio capitolo "The Great Windows Restoration" che è tuttora in corso ed è pubblicato non qui ma sul main topic "Citrogarages": http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=2055.msg199547#msg199547


(felice) Lj

PS1 x Fabri  (su) tutto sta nel generare nella compagna la necessaria fiducia nel possibile raggiungimento dell'obiettivo finale e, naturalmente, la fede nel progresso della tecnica  ;D Tu sei un ragazzo di grande iniziativa, non avrai certo difficoltà in questo!

PS2 x Mimmo tutta quest'atmosfera da secessione confederata mi suggerisce di chiudere il post con un brano musicale, nel tuo stile  ;)





Oui nous sommes les barbariens de la route..
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pata2cv

o mamma  (stupid) se sapesse che mondo realmente gli lasciamo...
l'ometto cresce   (sorpreso)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

Aspes

Bellissimo, come sempre LJ ...

Mi pare di essere stato a Torino in un centro commerciale
che un tempo furono le Officine Buongioanni..

O mi sbaglio?
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

lucajack2cv

#77
Citazione da: Aspes - 28 Settembre 2010, 14:52:26 PM
Mi pare di essere stato a Torino in un centro commerciale
che un tempo furono le Officine Buongioanni..

Boh? (nonso) non lo so se a Torino ci fosse una sede, Cuneo e Fossano erano senz'altro le principali fino al fallimento FOMB dieci anni fa circa. La sede fossanese successiva e quella storica è un'area enorme tra lo scalo ferroviario e la circonvallazione. Attiva tra gli anni 50 e 90 alimentava un indotto di modellatori di stampi (poi riconvertiti in falegnami precisissimi, uno si è persino dedicato a ricostruire autotelai e carrozzerie in legno per auto storiche) e finanziava una scuola professionale presso i salesiani per futuri operai, anch'essa riconvertita. La fonderia tornerà presto in un particolare della nostra storia che continua con la preparazione della postazione del "Generale":





Rimossa la vecchia caldaia, sfondato un tavolato di mattoni forati in cucina.. ecco che rivede la luce il vecchio fireplace da casa della prateria, posizionato secondo la tradizione colonica piemontese sulla parete opposta alla porta che mette in comunicazione con la stalla.  Una canna fumaria in acciaio era già stata infilata da cima a fondo durante i lavori di restauro, si nota in alto un tramezzo orizzontale che interrompe il vecchio camino per evitare la dispersione. Al di sopra, sul lato opposto del muro, è presente una griglia che recupera il calore della canna per scaldare il vano scala. ancora più in alto è visibile un trave inn cemento armato che funge da ripartitore del carico delle putrelle, realizzato durante i lavori di risanamento







Dopo una giornata di demolizioni e rimozione macerie (due camionate.. pare incredibile!) necessarie per risanare questo anfratto molto umido (il setto murario che si vede su lfondo sostiene la scala, per la verità sosteneva quella più antica fatta in mattoni sostenuti da travetti di legno.. polverizzati) e scavando fino ai pietroni di fondazinoe delle murature è stato finalmente possibile verificare su cosa appoggia l'attuale pavimento del locale:




Dalla stratigrafia rileviamo quanto segue, partendo dall'alto:

-marmette in cemento, posate su malta di cemento e calce; (anni50?)
-foglio in catrame; (tentativo di impermeabilizzazione)
-mattonelle in cotto; (precedente pavimento)
-strato di maciafèr ovvero scarto che la ben nota fonderia dispensava credo gratis impiegato con funzione di risanamento;
-ciottoli sparsi; (per drenaggio e risanamento)
-terra vergine.

Nel detrito di fonderia è rintracciabile un reperto: si tratta di un frammento di isolante in ceramica di un vecchi portalampade,il che fa supporre che il pavimento in cotto risalga a non prima dei primi decenni del novecento, quando probabilmente la casa è stata rialzata ed edificata nella sua  forma attuale.

Probabilmente il primo pavimento era ancora più basso, come tutta l'area circostante e, dal momento che la falda idrica non poteva che essere più alta di adesso, i problemi dui umidità che gli antichi costruttori e soprattutto gli abitanti  dovettero affrontare in passato dovevano essere molto seri.

Al risanamento del sottofondo con tecniche contemporanee penseremo poi, per ora procediamo con la sistemazione definitiva del focolare.

(felice) (continua..)







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 Flying home to you..

scanner79

Caro Luca,

vedo che la tua cultura si sta espandendo!!

Ormai non sei solo efferrato in materia citronica, ma anche in lavori edili e gelologici-storici-industriali!!!

Complimenti!!!!

(felice)
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

lucajack2cv

Citazione da: scanner79 - 30 Settembre 2010, 14:30:46 PM
vedo che la tua cultura si sta espandendo!!

In fin dei conti si tratta solo di fare davvero attenzione alle cose che hai sotto gli occhi. Un tempo l'ignoranza impediva di conoscerle davvero, ora solo la svogliatezza. Per esempio sono più di trent'anni che passo accanto ai quattro maestosi lampioni che adornano la via principale della mia città..



Secondo voi ci avevo mai fatto caso?   ;)



tornando alla preparazione del fireplace, ieri bisognava decidere quali materiali usare per pavimentarlo e rivestirlo. A conferma di quanto detto sopra, camminando attorno a casa mi sono imbattuto e ho letteralmente disseppelito i resti  di quella che era probabilemtne della vecchia soglia del portone della stalla o la lastra del ponticello che attraversava il canale all'ingresso della proprietà. E' giusto che si reincarni in qualche cosa, no?





Ecco il vano ben ripulito...



.. ed ecco la prima lastra posata e battuta su di una pastina semiasciutta di sabbia e cemento:



seguita dalla seconda.. posata a mosaico  ;)



(superok)





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lucajack2cv

#80
Simile (soprattutto nello spessore) ma purtroppo completamente a pezzi era la pietra posta in verticale sul fondo del camino, la cui funzione era di proteggere la muratura dalla fiamma viva e riflettere il calore. Anche qui abbiamo "reincarnato" due lose o lastre di pietra di Luserna, meno spesse, di cui una copriva un vecchio comignolo sul tetto mentre l'altra, scalpellinata al centro fino ad ottenere un perfetto cerchio, credo proprio svolgesse funzione di WC antelitteram:




Il pratico foro ci viene in aiuto per incanalare un po' di calore che, convogliato attraverso il tubo in pcv arancione, permette di riscaldare un minibagno ricavato nel sottoscala. Una ex-caditoia in ghisa, ripulita, verniciata e modificata per essere "avvitabile" nasconderà l'antiestetico plasticone:



Ed ecco fare il suo ingresso Il Generale:


Accanto a lui la griglietta col supporto "avvitabile":




:D Già l'insieme emana calore domestico..


(continua..)

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lucajack2cv

#81
Posizionate le pietre e rinforzate le spallette (il muro è del genere "a sacco" cioè un'accozzaglia incoerente di ciottoli, teste di mattoni, calce sabbificata e legnomarcio/terriccio) ecco come si presenta la cavità:



Mentre qui il mio fidatissimo muratore Sandro procede con grande perizia a rivestire le pareti con mattonelle in cotto 40x20x3.5 nuove ma d'aspetto antico, grazie anche ad alcuni anni passati a marcire all'aperto nell'ammasso di materiali edili che ingombra in cortile..



E infine eccola, finalmente in postazione, la ferrigna dispensatrice di calore (spaventato dalla mia descrizione, al telefono l'idraulico mi ha domandato se sto mostro non superasse le 30.000 kilocalorie perchè in tal caso la normativa prevede un locale apposito e compartimentato.. per fortuna le caratteristiche tecniche del manufatto si sono perse nelle pieghe della storia)




La parte superiore sarà completata dopo gli allacciamenti di impianto e canna fumaria. Ci piacerebbe ricavare un pratico scaldavivande attorno al tubo.. Qualcosa si farà.. intanto concentramoci sui  complementi d'arredo ;)


Fiduciosi nel progresso tecnico del riscaldamento centralizzato, ci prepariamo a dare l'estremo saluto alla buona vecchia "Warm Morning" che con l'adozione del doppio diffusore aveva raggiunto il massimo delle sue potenzialità che comunque non andavano oltre il riscaldamento di una sola stanza..


Sul coperchio è già pronta la storica targa in ottone che suggellerà il vecchio condotto fumario  ;)



In conclusione una "storica posa"  del Generale  (foto)


(felice) Lj


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pata2cv

Citazione da: Aspes - 28 Settembre 2010, 14:52:26 PM
Bellissimo, come sempre LJ ...

Mi pare di essere stato a Torino in un centro commerciale
che un tempo furono le Officine Buongioanni..

O mi sbaglio?
Ci vorrebbe il più informato Watson ma credo che tu ti confonda, la Bogioanni (non Bongiovanni) è sempre rimasta ben collocata nel territorio (appunto) FossaCunese
so della ex "Wamar" riconvertita e alcuni stabilimenti fiat e anche la Michelin ma non la Bogioanni  (felice)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

pata2cv

La bella stufa di luca ricorda un po le grandi opere di sane e robusti manufatti che garantivano ancora la solidità anziché la lista centri ricambi  :)
vado un'attimo fuori tema collegandomi al fatto  che siano fallite le officine bongioanni ...non sapevo  :( è triste che continuino a chiudere grandi e noti marchi (torinese scopro un fracco)  ed aprire a seguito una quantità eccessiva  di 'sti nuovi centri commerciali ...non per ultimo all'ex stadio delle Alpi
Ho trovato questa lista di grandi aziende (marchi noti) di torino e dintorni e con rammarico noto (se non tutte quasi) siano andate a farsi fottere  (sorpreso) (non poche direi) ...due punti a capo

   
Borgata Vittoria
Elli Zerboni    Corso Venezia, 11
Borgognan    Via Lanzo
Superga    Via Orvieto, 59

Lucento    
Fiat Ferriere    Corso Mortara, 7
Michelin    Via Livorno, 57
Officine Savigliano    Corso Mortara, 4

San Donato    
Conceria Fiorio    Via Durandi, 10

Barriera di Milano    
Fiat Grandi Motori    Via Cuneo, 20
Fiat Fonderie Ghisa    Via Cuneo, 21
Fiat Acciaierie    Via Cigna, 115
Nebiolo    Via P. Boggio, 26
Snia Viscosa    Corso Romania, 546

Regio Parco
Manifattura Tabacchi    Corso Regio Parco, 142

Borgo Dora    
Arsenale Militare    Piazza Borgo Dora, 3
Manifattura Gilardini    Lungo Dora Firenze, 19
Meccaniche Rasetti    Corso Ciriè, 18/20

Vanchiglia    
SAFOV    Via Buniva, 26

San Paolo
Lancia    Via Monginevro, 99/101

Fiat SPA    Corso Ferrucci, 122
Fiat Materferro    Via Rivalta, 61
Officine Viberti    Corso Peschiera, 249
Carrozzerie PininFarina    Corso Trapani, 107
Carrozzeria Bertone    Corso Peschiera, 225
Westinghouse    Via P. Boggio, 20
Tulli e Pizzi    Via Bardonecchia, 36
Corso Francia    Fiat Aeronautica    Corso Italia, 366
Venchi Unica    Via F. De Sanctis, 4

San Salvario - Nizza
Microtecnica    Via Madama Cristina, 149 (ancora per poco)
Fiat Ricambi    Via Marocchetti, 11
RIV    Via Nizza, 148/154
Fispa    Corso Raffaello, 17/d

Lingotto    
Fiat Lingotto    Via Nizza, 250
Mirafiori - S. Rita    
Fiat Mirafiori    Corso Agnelli, 200

Borgata Vittoria
CIMAT (Costruzioni Italiane Macchine Attrezzi Torino)    Corso Venezia 53
Società Anonima Barbero & C.    Corso Grosseto 40
CIR (Concerie Italiane Riunite)    Via Stradella 180
Società Anonima Ambra    Via Foligno 86/88
Frigt    Via Verolengo 28
Sablis    Via Stradella 16/18
Lucento    Manifattura Mazzonis (la 'Bianchina')    Via Alta Comba 155
Manifatture Paracchi    Via Pianezza 17/29
F.E.R.T. Editori Film    Corso Lombardia 104

San Donato    
Caffarel Prochet    Via Carena 2
Birrificio Metzger    Via S. Donato 68
Pastiglie Leone    Corso Regina Margherita 242 (trasferita ancora esistente)
Birra Bosio & Caratsch    Via Principessa Clotilde 1
Barriera di Milano    Wamar Biscotti    Corso Vigevano 46
CEAT    Corso Palermo 99
Tubi Metallici    Corso Italia (oggi Corso Vercelli) 252
INCET (Industria Nazionale Cavi Elettrici)    Via Montebianco (oggi Via Banfo) 5
Officine Barone    Corso Vigevano 33
FRAM (Fabbriche Molle ed Accessori per Rotabili)    Via Mondovì 17
Regio Parco    Lanificio Maggia    Via Bologna 220
SITTA (Società Industrie Tessili Torinesi Anonima)    Via Rossetti 20
SICMA (Società Italiana Costruzione Molle e Affini)    Via Quittengo 41

Borgo Dora    
GFT (Gruppo Finanziario Tessile)    Corso Emilia 6
Società Anonima Molini Dora    Via Priocca 8

Vanchiglia    
Società Italiana per il Gas    Corso Regina Margherita 52
Schiapparelli stabilimenti chimici e farmaceutici    Via Oropa 71
Opificio Militare    Corso Regina Margherita 16

San Paolo    
COMET (Costruzioni Meccaniche e Fonderie)    Corso Ferrucci 50
Zenit carburatori    Via Freidour 9
FIP (Fabbrica Italiana Pianoforti)    Corso Racconigi 51
Società Anonima Capamianto    Via Sagra di S. Michele 187
Du Bosh Fabbrica ingranaggi    Corso Trapani 95
Baratti & Milano    Corso Castelfidardo 37

Corso Francia    Paravia    Corso Vittorio Emanuele II 199

San Salvario - Nizza    
Fiat Officine di Riparazione e Servizi Urgenti di Soccorso    Corso Dante 81
Emanuel    Via Canova 8
Società Anonima FAST Rivoli    Via Berthollet 30
Lingotto    Fornara    Via Sommaria 14
Carpano    Via Nizza 224
Mirafiori - S. Rita    Laboratorio Chinino di Stato    Via Giordano Bruno 142

fonte: http://www.istoreto.it/to38-45_industria/intro.htm ...chiusa parentesi
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

Pacifico

Dopo il divano fai fuori anche la stufetta!!! E' proprio vero che i figli ti cambiano la vita  ;D

Visto che stai pensando al futuro e che conosci le lungaggini burocratiche che allungheranno di anni la costruzione della centrale nucleare fossanese perchè non provvedere personalmente con il fantastico micro nuclear della toshiba?

Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

lucajack2cv

#85
Veramente pensavo di evitare il plutonio tra le mura domestiche e casomai, nei mesi più rigidi, sostituire il legno con le "cartucce speciali per locomotiva" di Ritorno al fututo III..

... Pata tu che sei informato sullo stato dell'industria piemontese, sono ancora disponibili i rinomati prodotti del Dinamitificio Nobel di Avigliana?


Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

pata2cv

Citazione da: lucajack2cv - 01 Ottobre 2010, 10:40:22 AM
[.....]
... Pata tu che sei informato sullo stato dell'industria piemontese, sono ancora disponibili i rinomati prodotti del Dinamitificio Nobel di Avigliana?


Non sarebbe una cattiva idea organizzare, (con il buon Kaneda), un tour duecavallistico in loco, oltre al museo istituito una decina di anni fa si può fruire di una confortevole sosta grazie ai servizi di caffetteria, ristoro, pasti completi e merende sinoire al "caffè TRITOLO"  (muoio) mi incuriosisce la cosa... al quanto  (esp)

leggo qui: http://www.comune.avigliana.to.it/turismo/dinamitificio.php che la società dei cinque banchieri parigini fosse all'epoca il più importante dinamitificio mondiale (anni '40)  ...uno spaccatimpani per gli abitanti ...e magari qualche candelotto per te lo rimediamo o magari venderlo all'attiguo Mercato dell'antiquariato   (muoio)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

lucajack2cv

(guid) Un  bel "Tour TNT" promette bene,  chissà  che non si riesca, lo pianificherei d'inverno..

Dev'essere molto interessante noto che "Nel 1825 dal piccolo reparto del "primogenito" stabilimento Valloya, su brevetto dell'americana Dupont, prese avvio la fabbrica di vernici Duco, complesso che entrò, in seguito, nel Gruppo Montecatini"  queste vernici Dupont-Duco hanno una storia importante anche nella storia dell'automobile, anche se credo che l'interesse della Montecatini fosse prevalente nel settore esplosivi/armamenti difatti leggo "La successiva crisi delle commissioni militari e le variate esigenze dislocative provocarono il decadimento progressivo del complesso industriale che cessò la produzione negli anni '60 del secolo scorso."

Ciò sembra collegare questo stabilimento agli interessi della Montecatini in Sicilia, di cui ho fatto esperienza in una breve visita alla ex solfatare di Grottacalda presso Valguarnera che riportava questo marchio di fabbrica sui muri dei fabbricati annitrenta:

"La miniera di Grottacalda
Il complesso minerario si trova nell'ampia vallata omonima tra Valguarnera, Enna e Piazza Armerina, ma fa parte del territorio comunale di Piazza Armerina; oggi la miniera di Grottacalda, ben visibile dalla strada Turistica Provinciale, si presenta agli occhi del visitatore come una città fantasma. I tanti ruderi e caseggiati in piccola parte riadattati, fino a qualche decennio fa pullulavano di migliaia di minatori ed operai.

Della parte ipogeica della miniera sopravvivono tantissime bocche di pozzi di aerazione e di piani inclinati per le più primitive vie di accesso ed anche con i più moderni ascensori verticali azionati mediante gli argani elettrici o a vapore muniti di grandi strutture in legno e metallo.

Molti i resti, dei quali tanti di interesse architettonico, come una elegante ciminiera in mattoni di cotto rosso e corona terminale o il pozzo verticale Mezzeno, capolavoro ingegneristico, di disegno neo-romanico.
"


http://it.wikipedia.org/wiki/Parco_minerario_di_Floristella-Grottacalda


Segue in breve la fine dell'era dello zolfo siciliano e dei suoi derivati nazionali:

"Nel 1901 le unità lavorative raggiunsero il livello massimo di trentanovemila con 540.000 tonnellate di minerale di zolfo estratto.[18]

La società anglo-sicula continuò ad operare ma cessò l'attività in conseguenza della diffusione del nuovo metodo di estrazione Frasch che negli Stati Uniti abbassando drasticamente i costi rese non più competitive le miniere di Sicilia alle quali il metodo non era applicabile.

La prima guerra mondiale aumentò le difficoltà di approvvigionamento dei materiali per l'industria e diminuì i minatori in conseguenza della chiamata al fronte della gran parte della forza lavoro. Alla fine della guerra l'industria dello zolfo americana si accaparrò gran parte del mercato mondiale. Nel 1927 il fascismo demanializzò il sottosuolo minerario creando l' Ente Zolfi Italiani con sede a Roma accentrandovi tutte le attività estrattive, commerciali ed economiche non riuscendo tuttavia nell'intento di risollevare il settore. La produzione siciliana di zolfo riprese un po' di fiato solo dopo il 1943, a guerra finita (in Sicilia), ma solo fino ai primi anni cinquanta dato che l'America impegnata nella guerra di Corea canalizzava verso l'industria bellica le risorse. [19]

La successiva ripresa della produzione industriale americana rastrellò di nuovo tutti i mercati bruciando la concorrenza con bassi prezzi nonostante il protezionismo italiano sia a livello di Governo centrale che regionale (che nel 1962 aveva creato allo scopo l'Ente Minerario Siciliano). I provvedimenti adottati non fecero altro che prolungare inutilmente la lenta agonia del settore zolfifero isolano fino a quando la liberalizzazione del mercato voluta dal Mercato Europeo Comune non ne ha decretato la fine.

Nel 1976 la produzione di zolfo isolano non aveva superato nel complesso le 85.000 t. [20] A partire dal 1975 varie leggi hanno prodotto la progressiva chiusura delle miniere Musala, Zimbalio, Gaspa La Torre, Baccarato, Giangagliano, Floristella, Grottacalda, Giumentaro per citarne le maggiori; oggi non ne rimane nessuna in attività.
"


(felice) Arrivederci al TNT Tour dunque, magari s'aprirà un nuovo OT 3d collaterale..

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

luigi spino

  in hoc signo vinces

pata2cv

 (muoio) (muoio) (muoio)
sagace  :D

p.s non penso sia difficile riunire l'intera equipe
;D due potrebbero essere loro:


il TNT Tour   (abbraccio) (appl)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati