Italia : il nostro Paese

Aperto da Gibson, 19 Novembre 2008, 14:29:01 PM

« precedente - successivo »

Mariotto Ami8


(inc) (clava)  Famo che je menamo tutti  (mart) (duel)

... e, per restare nel nostro piccolo mondo lombardo-mantovano, leggete l'articolo scritto il 30 maggio dal direttore della Gazzetta di Mantova nel giorno in cui il governatore Formigoni è venuto a visitare Moglia, il comune mantovano più colpito dal terremoto
http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/05/30/news/formigoni-il-paese-reale-siamo-noi-1.5178390

COIO3

E' lo stesso enigma che lasciava perplesso Primo Levi.


Nel paese di gagliano (aliano) ogni anno si celebrava il santo patrono dando fuoco a petardi e fuochi d'artificio in quantita' tale da bruciare una incredibile quantita' di denaro, tanto denaro da ritenere impossibile fosse venuta fuori dalle tasche di quegli stessi straccioni che a stento riuscivano a nutrirsi a sufficenza.

I paesi del circondario, altrettanto miserabili, facevano a gara nell'eclissare con i propri fuochi i santi patroni degli altri.

Sarebbe bastato sopprimere le celebrazioni patronali per un solo anno, un solo anno di risparmio sarebbe stato utile a debellare la malaria che tante vite si portava via, a dispetto dei tanti santi inutilmente celebrati.


L'enigma e' riuscire a capire se sia cristo che, sponte sua, s'e' fermato a eboli, oppure se non siamo stati noi stessi a cacciarlo via a pedate.


(gatto) Mimmo.
Whatever Works ;)

ALMAURI65

..........dai gas !!

paoloDòCavaj

SISMA IN EMILIA: UN EVENTO PER NULLA INATTESO
http://www.lescienze.it/news/2012/06/06/news/terremoto_emilia_faglia_mirandola_magnitudo_carta_sismica_zonazione-1071789/ - 06 giugno 2012

Temi connessi
30/01/2004
Il 2003, un anno nero per i terremoti
18/10/2011
Sisma giapponese: il più documentato della storia
12/06/2009
01/04/2011
A pochi secondi dal sisma
01/04/1986
Sono prevedibili i terremoti?
01/06/1994
L'identificazione geologica delle faglie sismogenetiche
01/01/1990
La previsione della pericolosita' sismica in Italia

L'inadeguatezza di misure preventive contro i terremoti non è dovuta a una scarsa conoscenza della geologia della Pianura Padana: carte alla mano, si può dimostrare non solo che la zonazione del rischio nel nostro paese è aggiornata e accurata, ma che per le zone colpite la magnitudo attesa già nel 2001 era superiore a quella registrata di Folco Claudi

"Faglia di Mirandola, magnitudo attesa: 6,2". Il dato, riportato nel Database di potenziali sorgenti di terremoti di magnitudo maggiore di 5,5 in Italia pubblicato sugli Annali di Geofisica nel 2001 a firma di Gianluca Valensise e Daniela Pantosti è di quelli che lasciano a bocca aperta dopo i recenti e tragici eventi del terremoto in Emilia Romagna, soprattutto per la coda di polemiche che ne è seguita.
Il rischio che potesse verificarsi un sisma così devastante era dunque già stato stimato? Che ne è stato di questo, come di altri dati già disponibili nella letteratura scientifica, per assistere ancora oggi al rimpallo di responsabilità sulla mancata prevenzione nel campo dell'edilizia?
Un po' di chiarezza può essere fatta ripercorrendo la storia delle mappe sismiche degli ultimi 15 anni, raccontata a "Le Scienze" da uno dei ricercatori che le hanno prodotte: Gianluca Valensise, attualmente Dirigente di Ricerca presso l'Ufficio Relazioni Scientifiche Istituzionali (URSI) dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
"Fino agli anni 96-97 il problema della pericolosità sismica della Pianura Padana era sostanzialmente sconosciuto alla normativa antisismica; poi sono uscite le prime carte di pericolosità che hanno iniziato a considerare quelle che oggi includiamo tra le zone a pericolosità medio/bassa", esordisce Valensise. "Sottolineo, a scanso di equivoci, che bassa pericolosità non significa 'piccoli terremoti' ma terremoti anche robusti ma rari, o in termini più tecnici, una bassa probabilità di forti scuotimenti in un intervallo di tempo breve dal punto di vista geologico, ma confrontabile con la vita umana: diciamo 50 anni".
Chiaramente, questo non significa che su un arco di temporale più ampio non ci possa essere un sisma più forte di quello previsto. "La carta di pericolosità è un prodotto di estrema sintesi ed è anche per questo motivo che può generare incomprensioni sui dati che vi sono riportati, a volte anche da parte di colleghi", sottolinea Valensise.
"A essa segue tutta una serie di allegati in cui viene riportata, zona per zona, la magnitudo massima attesa, e per la faglia di Mirandola, come tutti possono verificare, il valore era 6,2, quindi anche leggermente in eccesso rispetto al sisma che si è verificato".

Mappa sismica della Pianura Padana intorno a Venezia, tratta da Carminati E, Enzi S, Camuffo D, A study on the effects of seismicity on subsidence in foreland basins: An application to the Venice area, Global and Planetary Change 55 (2007) 237–250, sulla base di Valensise G., Pantosti D., 2001. Database of potential sources for earthquakes larger than M 5.5 in Italy. Annali di Geofisica, suppl. to vol. 44). (Cortesia Carminati, Enzi, Camuffo)
Insomma, fin qui è tutto  lineare: i geologi producono la mappatura delle sorgenti sismogeniche sulla base delle misurazioni delle dimensioni delle faglie, direttamente proporzionali alla magnitudo potenziale del sisma che possono produrre. I problemi nascono quando occorre implementare queste indicazioni nelle normative nazionali e regionali. E su questo argomento la storia successiva è eloquente.
"Nel 2002 arriva il terremoto di San Giuliano di Puglia: il governo si rende conto che la normativa in vigore è obsoleta (risale al 1983-84) e che nel frattempo erano state elaborate varie mappe di pericolosità e proposte di zonazione sismica del territorio", prosegue Valensise. "La più nota tra le varie proposte di zonazione era stata sollecitata direttamente da Franco Barberi, allora a capo della Protezione Civile, e fu completata nel 1998.
Era frutto del consenso tra vari enti coinvolti, tra cui l'INGV (allora ancora ING), il CNR e l'allora Servizio Sismico. Ma per vari motivi questa mappa non venne recepita dal governo di allora".
Ecco dunque come si arriva al marzo 2003, quando viene fatta uscire in fretta e furia la zonazione del 1998, che consente una prima riclassificazione del territorio nazionale e che pone finalmente le zone interessate dal recente terremoto in seconda o terza categoria, caratterizzate cioè da una pericolosità media o medio-bassa.
"Nel frattempo il governo chiede all'INGV, nato nel 2001 per 'fare ordine' accorpando tutte le competenze in materia in un unico grande ente, di produrre una nuova mappa con i numerosi dati 'freschi' accumulati tra la fine degli anni '90 e il 2003, ed è quella che ora si vede dappertutto", conclude Valensise.

"Anche questa mappa a sua volta deve attendere fino al 2006 per essere recepita in normativa; poi nel 2008 escono le Norme Tecniche per le Costruzioni, che indicano come si debbano costruire gli edifici secondo le indicazioni della carta. Anche le norme tecniche però rimangono al palo per un po'".
Arriva infine il terremoto dell'Aquila del 2009, dopo il quale il Governo decide di intervenire.

Fatti i conti, per l'implementazione delle conoscenze sismiche nelle normative delle Regioni, che nel frattempo sono diventate competenti anche in questa materia, sono trascorsi cinque anni.

In definitiva, i dati sul rischio sismico in Italia ci sono e sono accurati; sta poi alla politica farne un buon uso.  (inc)


ALMAURI65

..........dai gas !!

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

paoloDòCavaj

vale la pena leggerlo qui tutto...

N.d.e. ha 79 anni, G.d.d. 75, sono marito e moglie: li hanno trovati impiccati nel garage della loro villetta bifamiliare ad Ancarano, in provincia di Teramo. È stato il figlio, che abita al piano di sopra a trovarli.

Vengono nominati, nei brevi dispacci delle agenzie di informazione, soltanto con le iniziali, come se fossero minori da proteggere. Come se fossero adolescenti, forse perché sono gli adolescenti che muoiono tenendosi per mano.

E loro sono morti così: abbracciati.
Erano vecchi, invece. Della vecchiaia di oggi, che non è pace, saggezza, riposo.
È fatica, ansia, tensione.
Perché arrivi all'ultimo tratto di strada ed è tutta in salita.

I figli, che fino a un paio di generazioni fa, erano un investimento per il futuro, perché sarebbero stati meglio di te, più colti, più bravi, più ricchi e ti avrebbero aiutato, adesso sono lì, a dibattersi fra non lavoro, attesa del lavoro, lavoro precario.
Mal pagati, mal messi, mal assestati nella vita. Bisognosi, loro, di essere aiutati.

Loro, che nel corpo sono ancora forti, devono essere aiutati da te, che ogni giorno perdi qualcosa. Un po' di efficienza, un po' di integrità, un po' di energia.
Non è naturale. Non è naturale essere più forte dei tuoi figli. Non è naturale, ma è diventato normale.
Devi farci l'abitudine. La postmodernità va così. È paradossale.

Quando erano piccoli e tu eri una madre giovane, ti sentivi responsabile della loro felicità, del loro benessere. Ginocchia sbucciate, sconfitte scolastiche, prime solitudini, amicizie non corrisposte, paure.
Accorrevi. Consolavi. Curavi.

Era quando la vita stava ancora in ordine.

Passano gli anni e diventa sempre più difficile.
I dolori dei figli adulti ti spaccano il cuore, peggio di prima, perché sono dolori più grandi e più tristi, eppure non puoi farci niente.
E allora il dolore dei figli diventa la misura della tua crescente impotenza.

Come si sente una madre di 75 anni quando suo figlio finisce senza casa, senza un soldo, senza niente?
Questo è successo a G.d.d.: il figlio, artigiano, 50 anni, era pieno di debiti.
Equitalia, sezione recupero crediti.
È uno che non ce l'ha fatta, uno dei tanti.
Uno delle migliaia di giovani uomini e donne stritolati dalla crisi economica.
Uno che ci ha provato e ha fatto un passo falso (si racconta che finì in carcere per tentata estorsione nei confronti del vicino che aveva comprato la sua casa messa all'asta), o non ha fatto il passo giusto.
Ma chi è, oggi, che ce la fa? Non certo i migliori. Bisogna avere i santi in paradiso. Bisogna avere famiglie forti dietro.

Così una sera guardi tuo marito negli occhi, da un lato all'altro del tavolo, e non hai più niente da dire.
Avete cenato insieme per decine di anni, avete affrontato malumori, problemi, conti che non tornano, noia, ripetizione, malattie.
E adesso, che cos'è questo silenzio? Le vite lunghe sono un allenamento formidabile, i matrimoni lunghi sono patti di solidarietà, complicità, sostegno.
Si litiga spesso nei momenti difficili, ci si tira addosso la responsabilità degli errori, poi si trova una soluzione, una toppa, una concausa, si spartiscono le colpe e ci si tira fuori.
Questo quando nei guai ci sei tu, ci siete voi, non quando nei guai c'è tuo figlio. Allora può succedere che scenda sulla tavola quel silenzio freddo.
È una stanchezza terminale, un senso di sconfitta, il tradimento delle attese.
Dunque neanche questo sono riuscita a fare? Non sono riuscita a mettere al riparo, quest'essere che io ho messo al mondo. E domani, come esco per le strade del paese? Come faccio a farmi bella di lui, a farlo amare... perché c'è questo dietro le innocenti vanità materne e paterne, sulle carriere dei figli, sui loro amori, sulle loro qualità, il bisogno di costruire il rispetto e l'amore degli altri attorno a loro.

È un sentimento complicato. Chi ha dei figli lo conosce.

Può portare fino alla decisione di togliersi la vita, la sconfitta di tuo figlio?
Sì. La crisi economica non è un titolo di giornale. Dietro i tecnicismi e le parolette inglesi, dietro le notizie sulle fabbriche che chiudono, dietro le riduzioni del personale per cause oggettive, c'è la vita di migliaia di persone.
La vita quotidiana, materiale, affettiva.
Dietro la necessità di "tutelare i crediti vantati dagli enti impositori", come scrive Equitalia in una precisazione travestita da condoglianza, mettendo all'asta una casa, c'è chi in quella casa ci viveva.
Ci sono suo padre e sua madre.
La vergogna e la disperazione covano dietro i digrammi, le percentuali, i numeri. Forse per questo, nessuno ha pensato a una messa in scena.
A un omicidio travestito da suicidio. Colpevole magari il figlio stesso. Forse è un'ipotesi umanamente intollerabile. O forse è proprio quel dettaglio straziante, dei due corpi senza vita, ma abbracciati.

Il Fatto Quotidiano, 8 agosto 2012


oxi883

Non si puo'morire per una crisi di cui nn si è artefici.................oggi come mai vale soltanto la legge della sopravvivenza, tutto il resto sono soltanto chiacchiere.

Aspes

Citazione da: oxi883 - 09 Agosto 2012, 14:02:12 PM
Non si puo'morire per una crisi di cui nn si è artefici.................oggi come mai vale soltanto la legge della sopravvivenza, tutto il resto sono soltanto chiacchiere.


Invece di "crisi" si muore, eccome, anche senza esserne artefici ...

Non sono i primi, e purtroppo non saranno nemmeno gli ultimi.

E non voler capire una cosa cosi', ecco, quelle si sono "chiacchiere" ...
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

oxi883

CitazioneE non voler capire una cosa cosi', ecco, quelle si sono "chiacchiere" .
questo io l'ho capito da un pezzo,ma forse tu nn hai capito cio' che ho sritto.........               cerchero' di essere + elementare  ;D                                                                                il soggetto che si uccide nn è responsabile della crisi che lo induce a farlo.                             Che nn siano nè i primi e nemmeno gli ultimi è un dato di fatto .                                         Con "legge di sopravvivenza" intendo  che chi predisposto prima di pensare all'estremo epilogo  deve lottare con tutte le forze e oltre........................                                                                  

Aspes

Oh .. cosi' e' molto piu' chiaro .. Grazie Oxi .. !!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

paoloDòCavaj


                         

mario55

una domanda ai forumisti Milanesi, che ovviamente conoscono meglio la situazione, ma di Formigoni detto il Celeste cosa ne pensa la Città?

mario55 (felice)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

Ludo

Citazione da: mario55 - 15 Ottobre 2012, 19:40:56 PM
una domanda ai forumisti Milanesi, che ovviamente conoscono meglio la situazione, ma di Formigoni detto il Celeste cosa ne pensa la Città?

mario55 (felice)


........vai cercando guaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

(muoio) (muoio) (muoio) (muoio)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

mario55

assolutamente, niente guai, solamente il pensiero di chi vive a milano, come se un milanese chiedesse cosa pensiamo in paese del nostro sindaco.

non ci vedo niente di male.

(felice)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

Ludo

Citazione da: mario55 - 15 Ottobre 2012, 19:51:00 PM
assolutamente, niente guai, solamente il pensiero di chi vive a milano, come se un milanese chiedesse cosa pensiamo in paese del nostro sindaco.

non ci vedo niente di male.

(felice)

Stavo scherzando Mario, ............ ;D (felice)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pacifico

neanche io ci vedo niente di male.

Ma abitando nel nord-est personalmente sono più interessato a questo


Il nordest che ce la fa



Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

paoloDòCavaj

#677
Io sono invece molto interessato e alla mia età senza freni inibitori, almeno in queste italiche questioni:

E' dai tempi del suo conclamato "celibato Laico" deposto nelle mani di Don Giussani che si candida come secondo santo generato da  "Comunione&Liberazione".

Smessa il voto di castità, ci appare ogni giorno sugli schermi come se già vivesse su di un altro pianeta, con il suo sorriso assolutorio, distaccato ed autoreferente di chi ormai vive,santificato, in un altro mondo.

Chissà se è finalmente "trapassato".
                                              ?


Ludo

........Ora "scappano " in BRASIL.............. (sorpreso) (stupid)
La stupidità divora facce e nomi senza storia


paoloDòCavaj

Altro che luna, più preoccupante, visto Che tempo che fa di ieri sera, la combutta di mafiosi e sorridenti politici, qui al nord....

Triste la battuta di Rossi "I nostri politici si sono astutamente intrufolati nelle mafie......"

paoloDòCavaj


Ludo

#682
.................Da leggere.............








Migliaia di armi e centinaia di auto (anche Ferrari e Porsche) nei capannoni di Angelo Borra, arrestato per i fallimenti truccati al tribunale di Milano

Mig e carri armati, l' arsenale segreto del patron di Radio 101






1 CARRO ARMATO nascosto nella campagna pavese insieme a cannoni, bazooka, mitragliatori M16, bombe a mano e alcuni mortai 500 LE AUTOMOBILI stivate nei magazzini del patron di Radio 101: molte Jaguar, Ferrari e Porsche Scoperte anche un migliaio di motociclette 2 MIG ritrovati in un cortile Si tratta di vecchi esemplari provenienti dalla flotta aerea dell' ex Unione Sovietica 2 ELICOTTERI parcheggiati in un capannone vicino a Pavia affittato dal patron di Radio 101. Nei magazzini anche blindati e camion Gli investigatori cercano di capire da dove arrivava e a cosa serviva il materiale nascosto nelle campagne pavesi. Anche Ferrari, Porsche e due elicotteri tra i «reperti» Mig e carri armati, l' arsenale segreto del patron di Radio 101 Migliaia di armi e centinaia di auto nei capannoni di Angelo Borra, arrestato per i fallimenti truccati al tribunale di Milano Gran parte del materiale bellico non è funzionante. Nelle casse dell' emittente sarebbe finito il 20% dei 75 milioni di euro che mancano all' appello MILANO - Spazio, serviva spazio. Non bastava semplicemente un cortile, o magari un magazzino, o un paio di capannoni. No, serviva molto di più. Come fare altrimenti per parcheggiare alcuni aeroplani militari, due elicotteri, un carro armato, diversi blindati e camion, furgoni, almeno cinquecento automobili, comprese Jaguar, Ferrari e Porsche? E poi un migliaio di motociclette, un cannone, bazooka, fucili mitragliatori M16, bombe a mano e mortai? Un bendiddio impressionante, verrebbe da dire, se non fosse che di mezzo c' erano anche, secondo i primi accertamenti, armi funzionanti. Per risolvere la questione, quella del parcheggio, Angelo Borra ha dovuto per forza pensare in grande. D' altra parte era lui, il patron di Radio 101, meglio conosciuta come One-O-One, a gestire tutta quella merce ingombrante. Non poteva permettersi di sbagliare e tantomeno di dare troppo nell' occhio. Detto, fatto: Borra si è comprato circa 50 mila metri quadrati di superfici coperte sparpagliate nella campagna pavese. Che poi vuol dire tre capannoni giganteschi. Ma siccome lo spazio ancora non bastava, Borra e compagni hanno anche montato un grande pallone, di quelli che si usano per coprire i campi da tennis nella brutta stagione. Tutto a posto? No, a quanto pare. E allora un paio di Mig sono finiti in un cortile. Mig? Sì, proprio i cacciabombardieri dell' aeronautica sovietica. Due vecchi esemplari se ne stanno tristemente parcheggiati tra le colline dell' Oltrepò pavese, di fronte all' ingresso di un capannone. E da lì, probabilmente, non si muoveranno per molto tempo ancora, perché Borra, una settimana fa, è finito in manette assieme alla sua compagna Carmen Gocini, travolti entrambi dalla storiaccia dei fallimenti truccati al tribunale di Milano. Le sue società, a cominciare dalla radio, sono state sequestrate dai pubblici ministeri. Nel gruppo delle ditte messe sotto chiave dalla magistratura compare anche la Eliship, che possiede i capannoni. Ed è a questo punto, quando i militari della Guardia di finanza hanno fatto i primi sopralluoghi, che da quegli anonimi magazzini è spuntato l' arsenale di armi e mezzi di trasporto. Un colpo di scena da romanzo giallo, che apre d' improvviso nuovi scenari nella vicenda, già di per sé inquietante, delle curatele taroccate. Da dove arrivavano e a che cosa servivano la merce, le armi, le automobili ammassate con ordine maniacale nei magazzini sull' Oltrepò? E' questo l' interrogativo a cui ora stanno cercando di dare una risposta i pm Giulia Perrotti e Margherita Taddei, titolari dell' inchiesta sui fallimenti truccati. I due magistrati si sono messi sulle tracce del denaro sottratto alle procedure fallimentari dalla commercialista Gocini, stretta collaboratrice di Giancamillo Naggi, uno dei più noti professionisti milanesi, anche lui coinvolto nello scandalo (è indagato). Carmen Gocini, in una deposizione «spontanea» del 19 settembre, aveva confessato di aver sottratto «35 milioni di euro in dieci anni» da circa 50 fallimenti a lei affidati. Dopo l' arresto, i primi accertamenti sui conti bancari hanno fatto lievitare il giro d' affari di queste sistematiche spoliazioni a 40 milioni di euro soltanto negli ultimi cinque anni. Il sospetto, però, è che il malaffare sia cominciato molto tempo prima. E secondo i conteggi dei nuovi curatori, chiamati a sostituire l' arrestata, all' appello mancherebbero più di 75 milioni di euro, quasi 150 miliardi di vecchie lire. Il denaro sarebbe affluito nelle casse di Radio 101, come ha sostenuto la commercialista, ma si tratterebbe di non più del 20% del totale. E il resto del tesoro che fine ha fatto? Si è scoperto che l' emittente di Borra aveva aperto un deposito alla Credieuronord, una minuscola banca popolare considerata molto vicina alla Lega Nord. Ovvero il partito che, secondo le cronache di pochi mesi fa, aveva indicato lo stesso Borra (forte di influenti amicizie anche in Alleanza nazionale) come possibile candidato al consiglio di amministrazione della Rai. Il conto corrente, però, funzionava come una porta girevole. I soldi sottratti ai fallimenti affluivano allo sportello della Credieuronord e a stretto giro, a volte addirittura la mattina dopo, venivano prelevati, molto spesso in contanti, oppure in assegni circolari o bancari. Difficile quindi stabilire con esattezza verso quali lidi abbia preso il volo una fetta importante del tesoro. Anche perché almeno il 40 per cento delle somme entrate sul conto principale ne sarebbe uscito in contanti. Quindi senza lasciare tracce. E per il momento non risulta chiaro neppure se la banca abbia provveduto a segnalare queste operazioni all' Ufficio italiano cambi, come prevedono le norme antiriciclaggio. La Procura ipotizza, a questo punto, che anche la Eliship di Borra abbia attinto al tesoro dei fallimenti. E che con quel denaro abbia comprato armi e merci stipate nei magazzini finiti, proprio per questo, sotto sequestro. Il materiale militare, compresi il cannone, i mitragliatori, le bombe a mano e i blindati, sarebbe stato acquistato alle aste dell' esercito. In gergo tecnico si chiamano «Fut», una sigla che sta per «fuori uso tecnico». Si tratterebbe, cioè, di armi non funzionanti. Insomma, non sparano, ma possono contare su una vasta platea di possibili acquirenti tra i collezionisti e i cultori del genere. Ma a sorprendere gli inquirenti è prima di tutto la quantità e qualità del materiale bellico: davvero Borra pensava di piazzare l' intero arsenale «Fut» tra semplici appassionati? Per vederci chiaro, la Procura ha deciso di aprire un nuovo troncone d' inchiesta. Anche perché, secondo le prime valutazioni dei tecnici (in attesa delle definitive perizie), alcune armi sarebbero «perfettamente funzionanti». Paolo Biondani Vittorio Malagutti

Biondani Paolo


http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/24/Mig_carri_armati_arsenale_segreto_co_0_031024059.shtml
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Lu

#683
Da un primissimo approfondimento, Angelo Borra è stato condannato, assieme al fratello e alla compagna, a 8 anni di recluscione nel dicembre 2004. Nel 2009 era ancora rinchiuso a San Vittore.
Chissà poi com'e' andata a finire per tutta la massa di mezzi e armi.
www.registroitaliano2cv.it
Quello che vuoi per me, il doppio lo auguro a te (Totò)

topo

...eppur si muove!!!

Watson

Buongiorno di Massimo Gramellini

Isa. Bella

Capita di rado che un articolo di giornale faccia spuntare i lucciconi. A me è successo con la storia raccontata da Laura Bogliolo sul «Messaggero». In apparenza parla di una signora di 34 anni, Isabella Viola, morta domenica 18 novembre per un malore sulla banchina della stazione Termini a Roma. In realtà dentro quella donna c'è tutto. C'è la pendolare che si sveglia alle 4 ogni mattina per andare a preparare le brioche in un bar del quartiere Tuscolano. C'è l'orfana precoce che la vita ha costretto a crescere in fretta, come se già sapesse di non poterle concedere troppo tempo per esprimere i propri talenti. C'è la mamma di quattro figli che sulla sua pagina Facebook scrive: «Una donna il suo gioiello più prezioso non lo indossa, lo mette al mondo». C'è la sognatrice che fantastica di aprire un forno tutto suo per le brioche. C'è la sgobbona di cuore che risparmia per i regali di Natale dei ragazzini e si agita per trovare casa a tre cani randagi. C'è la malata che da tempo non si sente bene, ma non può smettere di alzarsi alle 4 - a Torvaianica, in faccia a un mare che non vede mai - per prendere un bus e due linee di metropolitana fino al bar del Tuscolano. C'è una vita dura. E una persona vera, completa. 



Da qualche giorno accanto al bar è spuntata una cassetta con la scritta: «Aiutiamo i figli di Isabella». Giovani, casalinghe, impiegati e pensionati sfilano come in una processione, togliendosi magri spicci dalle tasche. Non è un'elemosina. E' l'omaggio a una regina. 

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

salbifulco

sdeghedè sdeghedè

Roberto Threeyes

Negli USA sappiamo che è gia' in Vigore:
Scontrini detraibili per combattere il "nero". In arrivo il conflitto d'interessi fiscale

ecco il link dell'articolo:

Sembra interessante e se ne parla da parecchio, pero' ho sentito in una trasmissione che potrebbe creare problemi questo sistema....poi mi sono addormentato e non ho capito il perchè....

qualcuno sa qualcosa in merito? (?) (felice)

Simone

Citazione da: Roberto Threeyes - 29 Novembre 2012, 10:13:05 AM
Sembra interessante e se ne parla da parecchio, pero' ho sentito in una trasmissione che potrebbe creare problemi questo sistema....poi mi sono addormentato e non ho capito il perchè....

ti sei addormentato perchè era noioso  ;D

Watson

Non ti preoccupare Roberto, il disegno di legge per ora non è passato.....

... e visto che manca un mese alla fine della legislatura (se si vota in anticipo) probabilmente non passserà  :(


E poi tu credevi che lo stato ci rimborsava gli scontrini fiscali per combattere l'evasione  (sorpreso) (sorpreso)

ci credevi veramente  (muoio) (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)

Auguri  (abbraccio) (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi