C'erano una ventina di 2cv acciambellate in quella piazza, tutte ugualmente belle; se si progetta di raggiungere Cefalu' d'estate ci si prepara per tempo.
Il borgo antico sembrava ospitasse il festival del "piluabbampatu", tante donnine tutte ugualmente belle; se si progetta di passeggiare a Cefalu' d'estate ci si prepara per tempo.
Similia Similibus, l'incontro era inevitabile.
Una donna, forse non era la piu' bella, decide di sposare la propria immagine ad una 2cv, sicuramente non la 2cv piu' bella fra le convenute al raduno; rimane il fatto che la 2cv in parola era la mia.

Il cammellino di Paperella era in testa al gruppo.
Arrivati in piazza, volendo riservare spazio a tutti i partecipanti la passerella cefaludese, Francesco si era defilato in un angolino a sinistra della maestosa scalinata che conduce al tempio.
Passando mi fa cenno di affiancare la mia 2cv al suo cammellino e io accetto di buon grado; considero un privilegio occupare il fianco destro di Francesco, da tanto tempo continua a farmi dono immeritato del suo affetto.
Facciamo a tempo a spegnere i motori quando una guardia municipale ci chiede di spostare le vetture.
Siamo davanti al Duomo e i Patti Lateranensi impongono allo stato Italiano di riservare un corridoio preferenziale agli alti prelati; il cammellino e il mio cavallo senza nome bloccano insolentemente il suddetto corridoio.
Da bravi figli di Santa Romana Chiesa non ci facciamo ripetere l'invito e spostiamo le vetture che adesso si trovano incuneate e in controtendenza fra le altre 2cv, proprio ai piedi della scalinata che ci accoglie per la foto di gruppo.
Il pizzardone ci ringrazia e dopo averci soppesato con lo sguardo domanda a paperella se ritiene di aver ancora bisogno di aiuto per gestire la situazione.
Che si rivolga a Francesco e' piu' che ovvio, fra tutti i partecipanti e' quello che inequivocabilmente mostra di essere il piu' responsabile ed affidabile.
Mentre parla, il graduato accenna impercettibilmente con il capo in mia direzione; probabilmente pensa che se l 'individuo piu' responsabile riesce a tenere a bada l'individuo piu' inquietante della combriccola allora lui puo' tornarsene tranquillamente a casa per godersi quello che rimane del suo pomeriggio.
Paperella rassicura il tutore dell'ordine, rifiuta l'arma che quello gli offre mentre continua ad ammiccare verso di me, e lo congeda con un sorriso affabile; Francesco e' un signore.
La scalinata del Duomo e' gia piena di 2cvllisti, siamo un bel gruppo; esploro con lo sguardo fino a trovare la bandana di Mario Scanner e mi dirigo verso di lui.
Magari avro' pure un aspetto poco raccomandabile ma nell'animo rimango un bambinone; in certi momenti e' come se la folla mi spaventasse e il ritrovare una faccia amica riesce in qualche modo a rassicurarmi.
Mario mi fa quest'effetto, nonostante l'abbia frequentato solo per poche ore in dodici mesi; Mario fa quest'effetto, sembra che sia una persona di famiglia e se lo conoscete di persona sapete bene di cosa parlo, senza nulla togliere a nessun'altro.
Occupo il mio angolino alla destra del gruppo, il gradone tiepido mi accoglie con affetto e ritrovandomi le mani libere ne approfitto per arrotolarne una, mentre chiacchiero con Mario.
Alla terza boccata mi si spalanca la bocca e la cicca mi rimane appesa mentre Mario mi chiede se mi sono accorto di cosa si e' appoggiato alla mia 2cv; io riesco soltanto ad esclamare: "Minkia!".
E mi chiedevo spaventato e rapito chi fosse costei che si levava davanti a me come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribilis ut castrorum acies ordinata.
Mi sorpresi ad osservare la cappotte semiaperta paragonandola alla bruna chioma fluente che ricadeva sulle spalle di quella fantastica castigliana; socchiusi gli occhi pensando a cosa dovesse essere il guardare quella massa setosa dilagare su un cuscino morbido, nella fresca penombra pomeridiana di una camera di cui tu possiedi la chiave e lei il segreto.
L'occhio fu attratto dal giallo del telo di mare col quale proteggo le mie terga dalla ferocia del sole battente sul sedile; per semplice associazione mentale spostai lo sguardo e rimasi affascinato ad ammirare il variopinto tessuto che fasciava, custodendola, la superba malle bombee di quella portentosa guantanamera.
Vidi ricompensati in un istante i miei sforzi profusi per alzare a 31.5mm il sederone della mia pentolaccia nel momento stesso in cui i miei occhi caddero selle zeppe che costringevano il polpaccetto destro alla pienezza della sua rotondita'.
Vidi premiata la mia artigiana pazienza di seghetto quando potei ammirare il mio scarico laterale raffrontanodolo alla morbida eleganza della cosciotta sinistra mollemente abbandonata verso la cosciotta destra.
Passerei per bugiardo e millantatore se non fosse per l'occhio vigile di Vice', l'uomo che mi legge nel pensiero, l'uomo che ferma l'attimo giusto col suo terzo occhio, l'uomo che stava seduto pochi gradoni sotto di me, l'uomo che in un istante e' riuscito a immortalare il mio rapimento estatico.
Riguardando la foto di Vice' posso ammirare la straordinaria e rotonda pienezza dell'avantreno della mia pentolaccia.
Quando gli occhi mi caddero sull'avantreno dell'habanera mi risovvennero le pagine di Eco ed esclamai nella mia mente:
Pulchra sunt ubera quae paululum supereminent et tument modice.
A riprova che non viaggio mai del tutto scarico e mai del tutto solo, proprio in quell'istante lo sguardo mi si annebbio' e, come in sogno, vidi materializzarsi il volto della mia donna.
Mi rivolgeva uno sguardo carico di somma disapprovazione e scrollava il capo sconsolata mentre mi ammoniva nella lingua dei padri:
a ricogghiti pa casa, porcu!".
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