io lo chiamo bosco, in effetti è solo un piccolo appezzamento di terreno abbandonato a se stesso, il suo torto è di non essere carrabile, puoi entrarci e uscirci a tuo piacimento, ma l'unico modo di farlo è a piedi.
infilo la lama tra i rovi e, prima di danneggiarlo, vedo un uovo bianco adagiato sul cuscino di annosa vegetazione morta.
il nido era in cima alla corona di spine che assedia la poca fronda di un ulivo che voglio liberare.
è un miracolo che l'uovo sia intero, caduto o espulso dal nido, è ormai freddo, non ospita vita in embrione, anche così lo porto fuori dal sottobosco umido e freddo e lo espongo al sole.
lo fotografo accanto a un accendino (bic) per ricordarmi che era piccolo, me ne voglio ricordare perchè lo lascerò li dove l'ho posto, al calduccio, accanto a una pietra, vicino al verde spettacolare della salsapariglia.
mi piace da morire quel verde, mi piacerebbe si chiamasse 'verde scoppio di vita'.

perchè me ne vado per boschi? per il semplice fatto che il mondo rompe il cazz0, siamo tanti, forse anche troppi, comunque catechizzati a volere tutti le stesse cose.
è in corso una lotta e non serve a nulla chiudersi in casa, meno ancora ritirarsi in un angolo, nessuno mai penserà che sei un poveraccio inoffensivo, si convinceranno che sei commestibile.
lo sai bene com'è, se non possono venderti qualcosa ti mettono in ceppi e poi venderanno te. ti accorgerai in ritardo di valere comunque qualcosa.
se non vuoi lottare contro qualcuno, se sai di non avere forza e coraggio di combatterli tutti, allora combatti per qualcosa, qualcosa di diverso, perchè tu sei diverso.
nessuno ambisce essere te, esalta e valorizza tutto ciò che fa di te un diverso, e fra tutto, questo di quello che ti rende felice.
musica allegra, mi piacerebbe si chiamasse 'musica scoppio di vita', perchè se non hai vita dentro allora, grande o piccolo che sia, il bosco ti metterà addosso una tremenda paura.
War On Drugs